In sella, alla bersagliera… la tragicomica commedia della sicurezza a Rimini

In sella, alla bersagliera… la tragicomica commedia della sicurezza a Rimini

Stamattina i carabinieri al Parco Cervi. Renzi: "Il tesoretto contro la microcriminalità c'è, 10 milioni di euro delle multe"

In commissione si discute di telecamere, furti, problemi quotidiani del centro storico. Fuori dall'aula c'è chi fa i fatti. Ai danni della bicicletta del capogruppo di Forza Italia, Carlo Rufo Spina.

State sicuri. Il furto arriva. In pieno giorno, in pieno centro, fuori dal consiglio comunale, quando a qualche metro di distanza nella prima commissione si discute una mozione su sicurezza, degrado e controlli nel centro storico. Il fatto è accaduto stamattina e ne dà notizia il capogruppo di Forza Italia Carlo Rufo Spina. Al piano terra del Palazzo ex Aquila d’Oro i consiglieri si confrontano sulla mozione presentata da Carlo Grotti (Lega Nord), c’è anche l’assessore Jamil Sadegholvaad e la rappresentanza della polizia municipale. All’esterno, intanto, l’insicurezza regna sovrana e qualcuno ha messo gli occhi sulla bicicletta di Rufo Spina. Un buontempone del Pd che ha pensato ad una goliardata ai danni del “rivale”? Magari, almeno ci sarebbe stato da ridere.
“Nel mio intervento ho sostenendo la necessità di maggiori controlli “a tappeto” della polizia municipale e di investire 1.750.000 euro per l’acquisto di altre 220 telecamere pubbliche di sicurezza per prevenire i reati e agevolare l’identificazione dei criminali, altrimenti si parla sempre di tante belle intenzioni senza fatti concreti”, spiega l’esponente di Forza Italia. “Appena usciti dalla commissione mi sono accorto che il solito ladro ignoto aveva rubato il sellino della mia bicicletta, legata regolarmente in Vicolo San Martino fuori dal consiglio comunale. Scorato e quasi “divertito” ho mostrato ai colleghi della maggioranza e all’assessore lo stato delle cose a Rimini, in pieno giorno (erano le 10,30), nel centro storico, ad un metro dal consiglio comunale, il luogo che dovrebbe essere il più sicuro e presidiato della città”.
Sì ma lo prenderanno il ladruncolo, vero che lo acciufferanno? Chissà come verrà inquadrato bene in volto dalle tante telecamere installate dall’amministrazione comunale! Ebbene no, “l’assenza di telecamere di sicurezza in quel punto manterrà il ladro nel completo e beato anonimato e il reato nella totale impunità. Con tante grazie da parte della microcriminalità che potrà continuare liberamente a scorrazzare e compiere ogni sorta di illegalità in città”, dice Rufo Spina. Il quale, forte di poter mostrare la sua bicicletta senza l’indispensabile supporto soffice e molleggiato, e deciso a non seguire le orme di Fantozzi contro tutti (ricordate? “In sella, alla bersagliera…), che non è l’esperienza più piacevole sognata da ogni ciclista, spera di fare breccia nei cuori degli amministratori allergici alla sicurezza: “Serve un’immediata azione dell’amministrazione per stanziare la somma necessaria per l’acquisto di nuove telecamere pubbliche di sicurezza così come prevede la mia mozione che sarà discussa a breve in consiglio. Vedremo cosa faranno. Li aspetto al varco. Se non c’è deterrenza e se non c’è punizione, i reati – specie questi di microcriminalità – non diminuiranno mai, anzi, aumenteranno sempre”. Vallo a spiegare a quelli di palazzo Garampi. Uno di loro, il consigliere Bertozzi, fa sapere sempre Rufo Spina (i due nella foto qui sotto mentre discutono davanti al corpo del reato), stamattina in commissione ha detto che no, non si può trasformare la città in un “grande fratello”. Ma neanche in una città dove la bicicletta s’inforca alla bersagliera.

Intanto dal Comune fanno sapere di aver deciso di potenziare la polizia municipale grazie al piano occupazionale 2017 e quello triennale 2017–2019 che la giunta ha approvato ieri. Verranno assunti sei agenti a tempo pieno, attinti dalle graduatorie della mobilità, e sei attualmente a part time verticale passeranno a tempo pieno, mentre per un settimo il part time salirà da sei a otto mesi. A parte che assumere agenti non è in sé la soluzione del problema, dipende poi anche da come li si impiega, e ce ne vorrebbero molti di più in strada, comunque fino a quando la sicurezza non sarà il problema in cima all’agenda dell’amministrazione comunale, e non sarà oggetto dell’impegno (su più fronti) che merita, le risposte continueranno ad essere un po’ fantozziane.

La sicurezza è “il” problema. Stamattina i carabinieri si sono piazzati nel Parco Cervi e per un giorno gli spacciatori sono stati costretti alla ritirata. “Ma gli spacciatori restano, gironzolano nei dintorni, in attesa di ritornare con la “calma”. Per questo, nella commissione di questa mattina, ho chiesto all’assessore Sadegholvaad provvedimenti della Amministrazione Comunale contro il diffuso spaccio della droga nella nostra città, che è un problema grave e preoccupante per la legalità, la sicurezza, la salute dei cittadini e in particolare dei giovani”. Anche Gioenzo Renzi torna all’attacco. E avanza proposte: “Il Sindaco deve chiedere al Prefetto la convocazione immediata del Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza per liberare permanentemente con la collaborazione delle Forze dell’Ordine il Parco Cervi e la zona circostante l’Arco d’Augusto (Vicolo Montironi, dinnanzi al Liceo Valgimigli, Vicolo del Voltone) dagli spacciatori. E’ necessaria l’installazione delle telecamere nel Parco e nella zona circostante l’Arco di Augusto per individuare gli spacciatori e arrestarli, per non spostare il problema altrove ma per contrastare lo spaccio ovunque, nella città”. E, aggiunge, “gli spacciatori stranieri vanno espulsi subito dall’Italia. E’ incredibile, dietro la nostra domanda, come fanno a vivere questi ragazzotti stranieri a Rimini, ben vestiti, con cellulari di ultima generazione, apprendere dall’assessore Sadegholvaad che si tratta di immigrati, accolti per motivi umanitari, ospitati a Rimini dalle Associazioni con vitto e alloggio gratis. A maggior ragione è intollerabile: vanno revocati subito i loro permessi di soggiorno ed espulsi immediatamente nei paesi d’origine.

Renzi reclama anche i Nuclei Cinofili della Polizia Municipale, per contrastare lo spaccio, per controllare i parchi, per la sicurezza degli agenti, per fare fronte alla carenza di organico dei vigili urbani. “L’assessore non può continuare a giustificarsi con la mancanza di risorse quando le entrate di bilancio con le “multe” della polizia municipale ammontano a 10 milioni di euro. Va incrementato il servizio notturno della polizia municipale, dalle ore 1 alle 7 del mattino, che non può essere solo nei mesi estivi o nel fine settimana, per contrastare la micro-criminalità, per la vigilanza sulla città, e far rispettare il Regolamento di Polizia Urbana”.

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