Vuoi vedere che Gnassi si è già pentito del Partito della Nazione?

Nessuno, in una città svagata e distratta come la nostra, s’è chiesto come mai, dopo due settimane di ponzamenti, il sindaco Gnassi non abbia ancora comunicato la composizione della sua squadra di governo.
Addirittura permettendo che, sulle pagine del proprio organ house cartaceo, filtrasse il nome della ciellina Giuliana Moretti come assessore della giunta prossima ventura.
Visti i risultati dei ballottaggi, la cosa appare oggi più chiara.
Nel senso che un politico accorto come Gnassi non poteva non aver messo in conto la possibile sconfitta sia del Pd di Renzi a livello nazionale che della sua strategia del “Partito della Nazione”.
Strategia che fa il paio con quel “Partito della Città” da lui stesso, Gnassi, adombrato quando due settimane fa ha detto che ad aver vinto a Rimini non è stata una parte politica sull’altra, bensì un’”idea di città”.
Le sue stesse esitazioni ad annunciare la squadra di governo dimostrano infatti come il primo a non essere convinto d’una strategia del genere, più subita che accettata (anche se non se ne capisce il perché), sia proprio lui.
Non Melucci, il quale, sul pelo nell’uovo con cui è andato a sfurgatare i numeri di Patto Civico, ha ricevuto una risposta fin troppo acrimoniosa da parte di Pizzolante per non sospettare che sotto ci sia qualcosa di assai più scottante.
E il dato scottante è che la strategia del Partito della Nazione, su cui lo stesso Pizzolante ha puntato tutte le sue carte, è uscita clamorosamente sconfitta dai risultati nazionali.
Il che mette una serissima ipoteca su attendibilità e solidità d’una alleanza (locale) che avrebbe avuto bisogno come, a parte il caso Cattolica, di risultati positivi o almeno non così catastrofici come quelli di Roma e Torino.
Chi vivrà vedrà.