E' il 22 gennaio 2000 quando i mille del Galli scendono in piazza Cavour per reclamare il teatro com'era dov'era. Il 28 ottobre prossimo nella stessa piazza, grazie ad un maxischermo, la "prima" della inaugurazione. Palazzo Garampi avrà invitato al taglio del nastro i protagonisti del progetto di recupero filologico del teatro?
22 gennaio 2000. In piazza Cavour un migliaio di riminesi (fra i tanti anche Tonino Guerra) partecipano alla catena umana per il teatro Galli (nella foto di Venanzio Raggi, archivio fotografico Biblioteca Gambalunga) “com’era dov’era” e contro il progetto Natalini. Ad organizzarla il comitato “Rimini Città d’Arte” che aveva già raccolto qualcosa come seimila firme nella direzione del recupero filologico e che si batterà fino a quando l’allora sottosegretario ai Beni culturali Vittorio Sgarbi, dopo una visita a Rimini nel 2001, investirà della responsabilità di procedere al “restauro e alla restituzione integrale” del Galli il soprintendente Elio Garzillo, con la consulenza dell’architetto Cervellati. Furono proprio loro a presentare nel marzo del 2005, insieme al sindaco Ravaioli, il progetto alla città.
Tutti “attori” decisivi, dunque, rispetto al risultato che si celebra il 28 ottobre con l’inaugurazione del teatro. Senza i quali oggi non saremmo qui a scrivere di inaugurazione. Ma da quel che si apprende l’amministrazione comunale si era dimenticata di invitare Sgarbi, Garzillo e Cervellati al “taglio del nastro”, e pare abbia provveduto su “suggerimento” arrivato dall’esterno. E “Rimini Città d’Arte” avrà l’onore di un posto nel Galli?
Dal gennaio del 2000 all’ottobre del 2018 il salto è lungo. In mezzo c’è la storia di una impresa che sembrava impossibile da portare a termine e che ha visto il contributo di tanti. Oggi l’amministrazione comunale annuncia che in occasione della ‘prima’ attesa da 75 anni sarà allestito un maxischermo (in tulle, sul quale sarà proiettato lo spettacolo, inserito in una particolare scenografia firmata da Sergio Metalli) in piazza Cavour per la storica “Cenerentola” che vedrà la partecipazione di Cecilia Bartoli.
“Uno spettacolo che, in accordo con l’artista, uscirà dalle sale del Teatro, con la voce della Bartoli che avvolgerà anche piazza Cavour. L’opera in forma semiscenica infatti sarà proiettata in diretta grazie ad un pannello lungo oltre 31 metri che sarà posizionato a poca distanza dal Teatro, dando così l’opportunità a chi raggiunge il centro storico di assaggiare l’atmosfera che si respira in sala. Un’opportunità per far vivere ancor di più alla città e alla comunità riminese un momento irripetibile, in una forma non convenzionale, per stringersi ancor di più intorno ad un Teatro che rinasce”, dicono dal Comune.
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