Meglio tardi che mai. Finalmente alcuni dei luoghi più significativi di Rimini sono stati liberati da una vegetazione fuori posto.
Pochi giorni fa pubblichiamo una serie di fotografie scattate in centro storico.
In alcuni degli scorci (fra i più significativi di Rimini) le immagini raccontano senza riguardo ciò che è provocato da scarsa manutenzione. Quella spicciola e terra terra senza la quale, peraltro, tutto assume un aspetto trasandato. Accade così che a svilire il livello estetico contribuiscano in modo decisivo le erbacce che proliferano sul selciato appena fuori dagli edifici del governo riminese, in piazza Cavour. Lo stesso accade ai bordi di via Angherà e di via Tonti.
Così dicasi degli alti steli, ritti sull’attenti davanti ai sarcofagi situati nelle nicchie del Tempio Malatestiano e i ciuffi smeraldini che corrono lungo lo stretto marciapiede che ne costeggia la fiancata in via Leon Battista Alberti.
Ebbene, circa una settimana dopo, sia in via Angherà che in piazza Cavour, delle antiestetiche frange verdi non è rimasto qua e là che qualche sparuto filo ingiallito, mentre il parroco della Cattedrale ha saggiamente pensato di far radere al suolo la vegetazione pertinente alla chiesa che presiede.
La cifra estetica ora è più che soddisfacente, a riprova che basta intervenire (e questo, ovunque) con giusta cadenza.
Peccato che sul lato opposto di via Leon Battista Alberti ci sia tuttora un disordinato trionfo di vegetazione.
Si spera che presto qualcuno intervenga e faccia in modo di non costringerci a farci strada con i machete…
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