A Rimini la crescita del coronavirus non si ferma: l’andamento fino ad oggi

A Rimini la crescita del coronavirus non si ferma: l’andamento fino ad oggi

Sessantasette casi positivi in più oggi in provincia di Rimini. L'incremento più alto di tutta l'Emilia Romagna. Ecco cosa è successo dalla fine di febbraio al 12 marzo.

Siamo arrivati a quota 312, 67 in più di ieri, è il numero più alto dal punto di vista dell’incremento di tutta la regione. A Piacenza, epicentro dell’attacco del covid-19 in Emilia Romagna, dove pure i casi sono 679, oggi la crescita dei positivi è stata di appena 15 unità. “Un dato molto confortante, anche se va preso con le pinze”, ha detto Sergio Venturi, commissario regionale per l’emergenza coronavirus nella conferenza stampa odierna, perché per capire bene l’andamento occorrerà avere ancora qualche giorno. La situazione di Rimini invece descrive una “crescita molto molto rilevante”. E d’altra parte basta metterla a confronto anche con le altre province: Parma 430 (+52), Modena 190 (+27), Reggio Emilia 123 (+9), Bologna 122 di cui 42 nel circondario imolese (+14), Ravenna 41 (+10), Forlì 22 (+5), Cesena 11 (+4) e Ferrara 17 (+5).

Cosa è successo in provincia di Rimini dalla fine di febbraio ad oggi lo mostra il grafico. Dal 3 marzo è cominciata una impennata sempre più massiccia: da 24 a 33 casi, poi più del raddoppio fra il 4 e il 5 marzo (da 33 a 68), per proseguire con più 25, più 11, più 9, quindi un altro salto fra l’8 e il 9 marzo (+51), e ancora più 42, più 39, e il picco di più 67 di oggi.
Dalla prefettura (fonte Ausl Romagna) si apprende un dato di maggior dettaglio: dei 312 pazienti positivi, 302 sono residenti in provincia di Rimini e 10 con residenza fuori regione o stranieri. Perciò l’incremento è di 63 casi di residenti in provincia di Rimini (di cui 38 uomini, 25 donne), e 4 residenti fuori provincia. Si tratta di 21 ricoverati in ospedale e 46 pazienti a domicilio in quanto privi di sintomi o con sintomi leggeri. Ma anche con questa precisazione Rimini ha fatto registrare la progressione più alta.
“Uscire di casa esclusivamente per i bisogni più impellenti, solo in questo modo riusciremo a venirne fuori”, sono state la parole del presidente Stefano Bonaccini. Oggi a Rimini si aggiungono anche altri due decessi (su 33, che portano il totale in Emilia Romagna a 146), due uomini di uomini di 74 e 86 anni.

E’ cambiato di molto il quadro da quando si verificò il primo caso, quello del ristoratore di San Clemente, dimesso una settimana dopo dall’Infermi. Rimini è attualmente la provincia più attenzionata proprio per i dati che mette insieme giorno dopo giorno. Ben 950 persone in quarantena volontaria (pur considerandone 20 che l’hanno terminata), 250 in più rispetto all’8 marzo.

Nuovi articoli

COMMENTI

DISQUS: 0