Il nodo arriva al pettine nel pieno della campagna elettorale e a ridosso del voto. Saranno scintille. Che potrebbero appiccare l'incendio.
Il nodo arriva al pettine nel pieno della campagna elettorale e a ridosso del voto. Saranno scintille. Che potrebbero appiccare l’incendio.
Si svolgerà il prossimo 20 aprile l’udienza preliminare relativa all’inchiesta Aeradria. Come si ricorderà lo scorso novembre la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per 19 persone. I reati contestati ad amministratori pubblici e vertici societari sono l’associazione per delinquere finalizzata a falsare i bilanci, bancarotta e connessi reati fallimentari, abuso d’ufficio e truffa.
Davanti al giudice per le udienze preliminari Cantarini dovrebbero comparire anche il sindaco Andrea Gnassi, il suo predecessore Alberto Ravaioli, gli ex presidenti della Provincia Stefano Vitali e Nando Fabbri, l’ex presidente di Aeradria Massimo Masini, i dirigenti della società che gestivano l’aeroporto Massimo Vannucci (Aeradria) e Alessandro Giorgetti (Air), l’ex presidente della Camera di Commercio Manlio Maggioli e il presidente di RiminiFiera Lorenzo Cagnoni. Tra gli indagati anche l’ex sindaco di Riccione Massimo Pironi oltre a Mario Formica, Cesare Ciavatta, Iliana Baldelli, Ennio Sanese, Maurizio Cecchini, Pierluigi Gasperini, Fabio Rosolen, Santo Pansica e Stefano Fabbri.
La notizia ha un importante risvolto politico perché il sindaco Andrea Gnassi dovrà affrontare l’udienza preliminare proprio nel pieno della campagna elettorale. Un eventuale seguito del procedimento dovrebbe invece iniziare dopo il voto di giugno.
Proprio l’esito di questo processo, che inevitabilmente ha dei riflessi sulla campagna elettorale, è stato al centro di molte discussioni politiche.
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