Aeroporto “Fellini”: un punto sulle rotte di Airiminum

Aeroporto “Fellini”: un punto sulle rotte di Airiminum

Una sorta di radiografia dell'aeroporto di Rimini. La società di gestione, le scelte programmatiche e l’infrastruttura.

LE CONOSCENZE DELLE TEMATICHE AEROPORTUALI DEL VERTICE DI AIRIMINUM 2014
Presidente: Laura Fincato. Lunga militanza politico-parlamentare nel PSI. Come Assessore, nel 2005, ha rappresentato il Comune di Venezia nel C.d.A. della S.A.V.E., società di gestione dell’aeroporto di Venezia. Ha altresì militato nel: Rinnovamento Italiano, La Margherita, L’Ulivo e, attualmente, nel PD. Consulente del Sottosegretario ai Trasporti.
Vice Presidente: Lucio Laureti. Nel 2011 è stato nominato dalla Giunta di centro-destra della Regione Abruzzo Presidente della S.A.G.A., società di gestione aeroporto Pescara.
Dalle risultanze dei bilanci di gestione emerge che: 2010, modesto attivo di euro 18.188; debiti euro 18.124.014. Alla scadenza del mandato, 2013, l’esercizio ha chiuso con un passivo di euro 5.450.808; debiti euro 20.531.073. Movimento passeggeri da 456.104 a 542.963. Insegna economia politica presso l’Università privata LUM di Casamassima (Bari) fondata dall’imprenditore e uomo politico Giuseppe Degennaro.
Amministratore delegato: Leonardo Corbucci. In passato ha ricoperto, per circa un mese, la carica di Amministratore Unico della società di handling ATA Italia, di proprietà di Bellavista Caltagirone (con sentenza del 28 luglio scorso il Tribunale di Roma ha dichiarato il fallimento di ATA Italia srl e fissato per il 14 dicembre prossimo l’esame dello stato passivo).

LA COMPAGINE SOCIETARIA
Una delle componenti locali dell’imprenditoria privata – Rimini Partecipazioni – (Aircoop 50%, T.O. Italcamel 30%, Pollini S.p.A. 20%), stante i difficili rapporti con l’Amministratore delegato, ha venduto il totale delle proprie azioni (23,75%) alla S.r.l. Armonie (Amm. unico L. Corbucci – cap. sociale 10.000 euro), già in possesso del 46% della soc. aeroportuale il cui amministratore delegato Corbucci con il 16% della S.r.l. Synergie (Amm. unico Corbucci – cap. sociale 10.000 euro), governa l’85,75% dello scalo aereo riminese.
Come intreccio societario non c’è male!
La nuova società ha visto l’abbandono di una parte del personale altamente specializzato. Se ne sono andati: il Direttore Generale; il responsabile della manutenzione; il responsabile del commerciale nonostante avesse una profonda conoscenza del mercato russo; il nuovo responsabile del commerciale (persona a suo tempo utilizzata per compiere il sopralluogo della struttura previsto dal bando di gara); il responsabile della sicurezza, già della Polizia di Stato. L’aero club stante le numerose difficoltà operative, è in procinto, speriamo di no, di cessare l’attività grazie alla quale durante i cinque mesi di chiusura al traffico commerciale, voluto dall’ENAC, ha evitato il trasferimento della polizia, dogana, guardia di finanza, prestando gratuitamente la propria assistenza all’aviazione generale.
Fortunatamente gli abbandoni aziendali sono stati colmati dall’assunzione di un ex consigliere regionale che, con tutto il rispetto, conosce gli aeroporti per avere utilizzato il mezzo aereo.

IL MARKETING E LE TIPOLOGIE DI VOLO
Nel catalogo ufficiale della 53a edizione del TTG incontri svoltasi dal 13-15 Ottobre presso Rimini Fiera (oggi ITALIAN EXHIBITION GROUP S.p.A.a seguito dell’importante fusione con la Fiera di Vicenza) la società di gestione aeroportuale Airiminun 2014 si è presentata come “Fellini,- the Romagna airport – verso un nuovo orizzonte”. Nel corso della manifestazione la società ha organizzato il convegno “Why Romagna? Qualche spunto per formulare risposte convincenti”. Relatore il Vice Presidente di Airiminum, che ha sottolineato come “la Romagna ha bisogno di un importante progetto privato, che miri attraverso la costituzione di un soggetto specifico a rilanciare il turismo indirizzando gli investimenti in maniera efficace ed efficiente verso i mercati strategici”. Tale iniziativa – per la quale la società aeroportuale si è proposta come “capofila” e che dovrebbe chiamare a raccolta le categorie economiche – è già prevista nella nuova legge regionale sul turismo, in vigore dal 1° gennaio 2017, che prevede il nuovo ente turistico “Destinazione Romagna” (pubblico) coadiuvato da una “cabina di regia” (privato) della quale fanno parte gli operatori turistici e le associazioni di categoria.

LE CONTRASTANTI STRATEGIE PER LE NUOVE ROTTE
In una intervista rilasciata il 23 agosto 2016 a “Il Sole 24 ore” l’Amministratore Delegato Corbucci dichiarò che il nuovo piano industriale del 2017 si sarebbe sganciato “dalla dipendenza da tour operator e voli charter mirando al primo step di 1 milione di passeggeri entro il 2020”, aumento pari ad un “miracoloso” incremento annuo di circa il 75%. Contrariamente da quanto assicurato dall’A.D. il mese di settembre non ha visto la realizzazione del collegamento con la Cina per il quale, al momento, non risulta essere arrivata nessuna richiesta di autorizzazione ai competenti uffici ENAC. Via i charter e i tour operator e abbracciamo le “tigri asiatiche” come annunciato dall’Amministratore delegato.
Il suo Vice Presidente, invece, nel recente convegno ha ipotizzato “l’apertura di nuove prospettive verso Israele, destinazioni da collegare grazie ai voli charter e di linea”, oltre “allo sviluppo verso il Nord Europa”.

BENI STRUMENTALI – INFRASTRUTTURA – FINANZIAMENTO PUBBLICO
Il 24 novembre 2014 l’allora Amministratore unico di Airiminum 2014 s.r.l. in una lettera di 5 pagine indirizzata a 13 indirizzi, a partire dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, comunicava, “con riferimento specifico ai beni strumentali presenti attualmente nella struttura” che: “alcuni beni non sono più utilizzabili e vanno necessariamente sostituiti; altri beni, per renderli effettivamente utilizzabili, richiedono necessariamente dei seri e importanti interventi di riparazione; altri beni che in apparenza sembrano funzionanti, necessariamente richiedono attente e approfondite attività di collaudo per essere certi circa la loro effettiva ed efficace funzionalità al fine di evitare imbarazzi vari fin dall’aperture al nuovo gestore”.
Risposta della Curatela del 1 dicembre 2014. “…In conclusione, la Curatela non può che respingere con fermezza le infondatissime accuse e valutazioni negative poste in essere da Airiminum, diffidando la stessa dal reiterare tale illegittima condotta, o comunque dal ledere il prestigio e la onorabilità degli Organi della Procedura, nonché la efficacia dell’azione a tutela dei creditori…”, “…la Curatela si riserva insieme con gli Organi della Procedura e con i propri consulenti il Fallimento Aeradria, pertanto non potrà astenersi dal reagire prontamente, nelle forme che riterrà più opportune, di fronte ad eventuali nuove aggressioni agli interessi che essa è chiamata per legge a tutelare.” Aveva ragione la Curatela. Risulterebbe che dal 1° aprile 2015, data di inizio dell’attività aeroportuale, la società Airiminum non ha ancora provveduto all’acquisto di nuovi beni strumentali per l’assistenza agli aeromobili.

Infrastruttura. In una recente intervista la Presidente di Airiminum ha dichiarato che in relazione al fatto che la società è ancora in attesa della firma del decreto (tesoro e infrastrutture) per la concessione definitiva, “non sarà possibile fare alcun intervento sostanziale in aeroporto e la società non potrà accedere ai finanziamenti europei o regionali.” A fronte di tale dichiarazione e nel rispetto degli impegni assunti dalla società sembra utile e opportuno, osservare che: tutte le convenzioni per le gestioni aeroportuali (prima parziali ventennali, oggi totali trentennali) stipulate con ENAC (totale Aeradria/ENAC del 2/11/2009) stabiliscono che “…ed è vincolante per ENAC a decorrere dalla data in cui acquista efficacia il provvedimento di approvazione del presente atto (registrazione alla Corte dei Conti), mentre vincola la concessionaria fin dal momento della sua sottoscrizione”. Pertanto, volendo, nulla osta all’effettuazione di interventi infrastrutturali.

Finanziamento pubblico. Airiminum 2014 S.p.A “è la prima società tra gli aeroporti internazionali italiani minori, a capitale interamente privato”. La società nell’agosto 2014 ha vinto la gara indetta dall’ENAC per la gestione dell’aeroporto di Rimini. Si ritiene che – al pari degli altri tre partecipanti i cui piani risultano essere pubblici – il “Piano economico finanziario di Airiminum” per essere stato considerato vincente preveda risultati migliori degli altri tre concorrenti: esercizio in attivo per tutta la durata trentennale (ivi compresi i finanziamenti necessari per la realizzazione delle infrastrutture, beni strumentali), contributo per passeggero per voli low cost. Non sembra pertanto giustificata la richiesta di Airiminum di accedere a “fondi pubblici” che riteniamo più produttivi se indirizzati al miglioramento della nostra struttura alberghiera, necessaria se vogliamo riacquisire il rapporto con i tour operator per incrementare il turismo estero, a prescindere dalle scelte prospettate dall’Amministratore delegato di Airiminum. Sarebbe di grande vantaggio anche per l’attività del nostro aeroporto.

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