Questa volta l'iniziativa è fortemente legata al Natale. Per l'occasione giunge a Rimini anche la Fiamma di Betlemme.
L’iniziativa detta “Appello all’Umano” ritorna questa sera, 20 dicembre, alle ore 20 non in Piazza Tre Martiri, occupata da bancarelle e giostre, ma sul suggestivo sagrato del Tempio Malatestiano.
È una preghiera con il rosario per i nostri fratelli cristiani e/o di altre religioni, etnie e culture che a causa della loro fede subiscono persecuzioni e discriminazioni. Il livello della persecuzione si alza sempre più e giungono da diverse parti del mondo notizie preoccupanti se non drammatiche. Anche l’Europa subisce un attacco alle proprie radici cristiane ed un laicismo imperante si va sempre più affermando.
L’edizione di dicembre è fortemente legata al Natale, il cui unico significato è la festa per la nascita di Gesù, infatti sul manifesto diffuso in Città appare la seguente frase: “Nulla è così commovente come il fatto che Dio si sia fatto uomo, per accompagnare con discrezione, con tenerezza e potenza il cammino faticoso di ognuno alla ricerca del proprio volto umano” (Luigi Giussani).
Come ormai è tradizione per l’occasione della preghiera giunge a Rimini la Fiamma di Betlemme che lo scautismo porta in tutta Italia viaggiando in treno da Trieste. Singolare la storia: nel 1995 un bambino austriaco accese la fiammella nella grotta di Betlemme dove è nato Gesù ed ebbe il coraggio di chiedere alle linee aeree austriache di portare tale fiammella. Inaspettatamente la compagnia accolse la richiesta. Da quell’anno la Fiamma accesa in quel luogo è portata in tutta Europa partendo dalla cattedrale di Vienna.
Comitato Nazarat di Rimini
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