Bonaccini accartoccia l’alta velocità by Confindustria e Corsini non ne esce bene

Bonaccini accartoccia l’alta velocità by Confindustria e Corsini non ne esce bene

Chi aveva ringraziato Confindustria "per la visione strategica" sul tema? Lui, l'assessore regionale al turismo. Sempre attento a non scontentare nessuno.

“Se ne facciamo una in ogni città non è più Alta velocità e a Rimini c’è già. Il Pnrr è una grande occasione, occorre evitare di usarla per fare progetti per vincere le elezioni di domani. Per la tratta Bologna-Rimini-Bari-Lecce c’è un investimento da 140 milioni di euro per velocizzarla” (Stefano Bonaccini intervenendo al convegno “Pnrr: infrastrutture e mobilità sostenibile”).

Mi riferisco a quanto ha affermato il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, chiedendogli preliminarmente se a cambiare passo devono essere i riminesi oppure anche la sua Amministrazione Regionale nei confronti dei nostri territori.
Per andare al sodo, più che giusto quando il Presidente critica gli Industriali sulle stazioni dell’alta velocità, cosa che era stata fatta notare dal sottoscritto su questo sito, ma poi discutiamo anche di una Regione che fino ad oggi a questi atteggiamenti puerili aveva sempre lisciato il pelo.
Per essere franchi e diretti, questo cambio di passo inizia mandando a casa l’assessore Corsini che è stato il riferimento nel Riminese di tante pochezze politiche? Perché fu lui che applaudì Confindustria Romagna quando quest’ultima lanciò l’idea progettuale della nuova linea alta velocità tra Rimini e Bologna, con la costruzione di una nuova stazione ‘Città Romagna’, localizzata in posizione baricentrica rispetto alle città principali.  “Ringrazio Confindustria”, disse l’assessore Corsini, “per la visione strategica che ci consegna sulla Romagna. Un territorio che, proprio a partire dalle infrastrutture strategiche e sostenibili, può dare un contributo decisivo, all’interno delle politiche e degli indirizzi delineati nel Patto per il lavoro e il clima, alla ripartenza della nostra regione”. Talmente strategica che Bonaccini l’ha accartocciata e buttata nel cestino.
Circa un mese fa, prima che sparisse dai radar locali a fronte della sentenza del Consiglio di Stato, per non rinnegare le sue posizioni, lo stesso Corsini non ha trovato di meglio che ribadire che la soluzione alla sentenza era fare un’altra Legge che nella sostanza avrebbe dovuto lasciare tutto com’era.
Bisognerebbe poi domandarsi quante ne indovina l’assessore al turismo. Dalla questione Condhotel, che si è dimostrata qualcosa … diciamo di bizzarro (avrebbe mai potuto essere questa la soluzione per una riqualificazione turistica?) alla pletora di organismi partoriti sulla promozione turistica.

Giulio Grillo

Fotografia: Stefano Bonaccini e Andrea Corsini (Fotoreporter Regione Emilia Romagna, Riccardo Gallini).

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