Accusare chi ha redatto il comunicato, che peraltro veicola gli stessi contenuti da ormai un anno, di travisare il progetto è stata una sortita che, considerando da chi è venuta, non è passata inosservata. Ma qualcosa non torna.
Sono grato a Melucci per aver ripreso la denuncia che questo sito ha evidenziato a suo tempo, a più riprese (ben tre interventi fra l’aprile e il dicembre dello scorso anno, di cui ne ricordo solo uno) a proposito della operazione area ex Fox. Ma prendersela con chi si occupa della comunicazione del Comune di Rimini, e poi con quei toni, è semplicemente una furbata per spostare l’attenzione – e dunque le meritate critiche – dai veri “colpevoli”, e fra questi è noto figurino anche i compagni di corrente di chi ha lanciato il sasso.
Sparare sulla comunicazione, anziché su chi ha fatto le scelte politiche relative a posti auto, verde, nuovo centro commerciale nell’area Fox, appare ancora più incredibile se a farlo è un amministratore di lungo corso fra Rimini e Bologna. Anche perché i contenuti del comunicato stampa “incriminato” (qui) sono più meno gli stessi che girano e frullano da mesi e mesi, come potrebbe confermare un esegeta dei sacri testi di palazzo Garampi sull’argomento. E allora, la politica non ha niente da replicare sui 20 posti auto?
Un altro aspetto che andrebbe chiarito è se ci siano “supermercati” più uguali di altri. Mi riferisco alle prese di posizione delle associazioni dei commercianti le quali per il centro commerciale di cui si parla nell’area dell’ex Questura di via Ugo Bassi hanno fatto praticamente le barricate, con lo slogan «basta supermercati nel centro storico», mentre per quello previsto nell’area Fox neppure un vagito.
Come? Vi state chiedendo il perché? Ah, saperlo! Il sospetto è che viga una specie di santa alleanza tra i vari presidenti delle associazioni e l’amministrazione comunale, che fa sì che si lavori all’unisono.
Giulio Grillo
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