Bellariva, via Giacometti: il teatro dell’assurdo Trc

Bellariva, via Giacometti: il teatro dell’assurdo Trc

Da anni chi abita in questa zona è costretto a subire anche notevoli disagi legati alla viabilità, oltre a quelli della muraglia e degli spazi che si sono parecchio ristretti. Ecco un caso abbastanza incredibile sollevato da Nicola Marcello in consiglio comunale.

Bellariva City. Siamo in via Giacometti, praticamente alla destra di via Chiabrera muovendosi in direzione monte-mare, all’altezza della linea ferroviaria e quindi anche del tracciato del Trc. Il MetroMare, come è stato elegantemente ribattezzato, ha lasciato vistose ferite in varie parti della città di Rimini e in quella di Riccione. Ce ne siamo occupati più volte in passato: dalle sentenze del Tar di Bologna e del Consiglio di Stato, fino ai fatti più recenti relativi alla entrata in funzione del servizio e al previsto prolungamento dalla stazione di Rimini alla Fiera.

Si aggiunge adesso una perla ulteriore. “Chi percorre la via Giacometti da nord a sud, giunto all’altezza di viale Rimembranze non può uscirne ed è costretto a tornare indietro con difficoltà non piccole vista la ristrettezza della strada (circa 3 metri e mezzo) a doppio senso”. Così nell’ultimo consiglio comunale l’esponente di Forza Italia, Nicola Marcello, ha riassunto il teatro dell’assurdo che va in scena a Bellariva. “La prima progettazione di questa viabilità in concomitanza coi lavori del Trc risalente ai tempi dell’ing. Dalprato, e prevedeva un accesso sulla via Giacometti (lato Ancona con direzione Bologna) attraverso la via Rimembranze, ma è tutto fermo, la strada è ancora chiusa, e per di più vi è anche uno squallido ascensore posizionato nel mezzo, semirotto e usato come latrina da qualche passante. Non siamo certo di fronte ad un’area riqualificata ma abbandonata, deturpata, con disagi notevoli per i residenti e non solo. Credo che l’accesso da sud a nord sia la soluzione ideale per porre rimedio ad uno dei tanti scempi urbanistici compiuti dal Trc ai danni ai cittadini”.

Va aggiunto che tutto ciò è un problema aperto da tempo, e nonostante “un decennio di promesse” di palazzo Garampi ai residenti di via Giacometti, alcuni dei quali “sono stati costretti a chiudere le loro attività” ed altri ad “andare a vivere altrove“, ha aggiunto Marcello, ancora lo stato dell’arte è quello descritto.
Lo sfondamento si farà, gli ha risposto l’assessore Roberta Frisoni in consiglio comunale, “i lavori sono già stati appaltati ed entro l’estate dovrebbero terminare”. Verrà eliminato l’ascensore per consentire l’accesso alla via Rimembranze, e migliorato il sottopassaggio attualmente non a norma per i portatori di handicap, con l’adeguamento della rampa, vanificando così la necessità dell’ascensore, ha spiegato la Frisoni. Ma i disagi, per usare un eufemismo, di cui hanno abbondantemente fatto le spese coloro che abitano e lavorano in quella zona, chi li ripagherà?
Nicola Marcello ha posto anche un’altra richiesta: difendere coloro che vivono a pochi metri di distanza dal luogo in cui transiteranno i mezzi del MetroMare, dal rumore e in particolare dal pulviscolo, assai dannoso per la salute. Servono delle barriere, ha detto. Ma su questo l’assessore non ha proferito parola.

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