La realizzazione della "piazza" ha peggiorato la situazione, già molto critica. Abbiamo verificato cosa succede in coincidenza con l'arrivo e la partenza dei treni più affollati: lunghe colonne di auto sono in attesa, spesso costrette alla doppia fila. Ma la sistemazione studiata dall'amministrazione comunale porterà dei miglioramenti? Ecco quanti posti auto si perderanno.
Lo sa bene chi frequenta la stazione. Negli orari di punta legati all’arrivo e alla partenza dei treni, ancora di più il venerdì e il sabato quando si registra il rientro a Rimini da parte chi studia e lavora altrove, l’area antistante la stazione ferroviaria di piazzale Cesare Battisti diventa un totale caos. Molto più di prima, quando cioè non era stata realizzata la “piazza”.
Non si sa dove fermarsi 10 minuti. Ci vorrebbe l’elicottero. Ecco allora la sosta “volante” in seconda e tripla fila, i lunghi serpentoni di auto con i lampeggianti accesi, i clacson che fanno da colonna sonora all’ingorgo, i tram costretti a zigzagare. E mai, fra l’altro, che si veda un agente della polizia locale a regolare il traffico. Forse perché c’è poco da regolare. Lo spazio davanti alla stazione si è ristretto notevolmente e quello è un tratto trafficatissimo di Rimini. I lavori in corso non aiutano di certo, ma la domanda è: quella che è stata chiamata “riorganizzazione della piattaforma stradale” con “l’adeguamento funzionale di un “Hub intermodale”, migliorerà le cose?
L’impressione è che la filosofia che sta dietro anche a questo intervento sia quella di voler costringere i riminesi a spostarsi in bicicletta o in monopattino, in una sorta di rieducazione dell’automobilista che l’amministrazione comunale sta attuando con impegno. Prima vengono cancellati gli stalli e poi casomai si programmano nuovi parcheggi. E’ successo in piazza Malatesta, in via Circonvallazione Occidentale, sul lungomare, adesso anche in zona stazione.
Vediamo cosa ci attende.
Spiega palazzo Garampi che “diverse sono le funzioni previste per quest’area strategica di accesso alla stazione ferroviaria di Rimini: dalle corsie riservate a Tpl e taxi, agli spazi riservati alla mobilità privata, fino alle aree di sosta gratuite da 15 minuti (kiss and ride) per consentire la sosta veloce a tutti coloro che devono accompagnare in stazione una persona che deve partire in treno o accoglierla all’arrivo. Una tipologia di parcheggio, il kiss and ride, già attivo anche nei parcheggi Metropark. All’interno di questo parcheggio, delimitato dalle sbarre automatiche, a cui si accede dalla rotonda Clementi, infatti è possibile uscire – senza nessun costo – quando la sosta ha una durata non superiore a 15 minuti”.
Andiamo avanti: “La nuova piattaforma stradale di piazzale Cesare Battisti consentirà un miglioramento della funzionalità di uno degli hub intermodali più grandi della città, che rappresenta anche il capolinea della quasi totalità delle linee urbane e interurbane del trasporto pubblico, del Metromare e dei percorsi ciclabili della Bicipolitana. Ricordiamo che il progetto di sistemazione infrastrutturale dell’area Stazione riguarda la riorganizzazione della circolazione e della sosta, attraverso la separazione dei percorsi dedicati al Tpl e ai taxi dalla viabilità privata, riducendo quindi i tempi di percorrenza lungo questa arteria fondamentale per la città. Si andrà quindi a realizzare una piattaforma stradale che comprenderà una corsia dedicata alla sosta del Tpl, una corsia preferenziale di transito del Tpl e taxi, due percorsi dedicati alla mobilità privata, parcheggi per motorini e sosta per auto per 15 minuti. L’aiuola al centro della piattaforma sarà anche il punto di partenza del camminamento centrale riservato ai pedoni, che consentirà di raggiungere la Piazza della Stazione dall’area di sosta su percorsi protetti e privi di barriere architettoniche”.
Infine, “la riorganizzazione della viabilità di piazzale Cesare Battisti va ad integrarsi con l’ampliamento del parcheggio Metropark, che ha raddoppiato la disponibilità di posti auto a disposizione degli utenti e va ad integrarsi con i prossimi interventi, a partire dallo sfondamento del sottopasso centrale della stazione ferroviaria”.
Arrivati in fondo al comunicato dell’amministrazione comunale cosa notate? Mancano i numeri. Gli stalli aumentano o diminuiscono? Gli habitué della stazione sanno più o meno dove potevano lasciare l’auto o la moto fino ad oggi, conoscono gli stalli bianchi come le loro tasche.
Ce n’erano circa 45 per le quattroruote e una novantina per le moto. Ma per chi doveva attendere qualcuno all’uscita della stazione oppure accompagnarlo ai binari, per pochi minuti c’erano a disposizione una serie di spazi “borderline” in vari punti: circa 30. Alcuni sono spariti a seguito della realizzazione della “piazza”, altri si volatilizzeranno grazie al progetto deciso dalla giunta e già avviato. In totale erano più di 70 le possibilità di lasciare un’auto senza doversi piazzare in mezzo alla strada. E adesso?
Non è stato mai comunicato ufficialmente da palazzo Garampi, ma dopo averlo chiesto e ottenuto non senza un po’ di fatica, ecco svelato quello che succederà:
stalli per la sosta temporanea (15 minuti): n. 14
stalli blu a pagamento: n. 18
stalli per moto: n. 40
stalli Polizia Ferroviaria e Giudiziaria: n. 4
stalli NCC: n. 1
stalli Handicap: n. 2
Una diminuzione “secca” di stalli che si farà sentire. Sparisce completamente la possibilità di poter lasciare anche solo per 5 minuti la propria auto sui lati che costeggiano i marciapiedi, perché saranno esclusivamente riservati ai bus. Resta la chance del parcheggio Metropark ma è scomodo e “rischioso”. Scomodo perché bisogna portarsi su via Roma, dirigersi al parcheggio, fermarsi alla sbarra, prendere il ticket e attendere. Rischioso perché se il treno ritarda c’è il rischio di superare facilmente i 15 minuti e quindi dover pagare, cosicché il ‘kiss and ride’ non sarebbe più gratuito.
Anche la rotatoria tra via Roma e via Dante Alighieri subirà una modifica importante: sarà negato l’accesso all’area stazione per i mezzi che transitano su via Roma in direzione nord-sud.
Per quanto riguarda le piante attualmente nella aiuola al centro della carreggiata, saranno salvate solo le magnolie, mentre le altre vengono considerate “in uno stato di evidente sofferenza e quindi in cattivo stato di salute o di scarso interesse paesaggistico”. Faranno la loro comparsa specie tappezzanti, aromatiche e perenni.
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