Chi si aggiudica l’appalto delle “sardine fitness” nel parco del mare?

Chi si aggiudica l’appalto delle “sardine fitness” nel parco del mare?

Dopo circa sette mesi dalla chiusura dei termini per la presentazione delle offerte, si conoscono i risultati. Tre pretendenti per le due tipologie di isole wellnness e per il servizio della applicazione digitale. Due i vincitori.

Sorpresa. Nell’agosto del 2020 Nerio Alessandri fece da apripista alla prima isola wellnness del parco del mare. Ma chi immaginava che ad aggiudicarsi le nuove isole da attrezzare, sulle quali il Comune di Rimini ha attivato un bando europeo, fosse lo stesso marchio, dovrà ricredersi.
Inaugurata sul nuovo lungomare di Rimini l’innovativa Technogym Outdoor per l’esercizio all’aria aperta, scriveva l’azienda con sede a Cesena sul proprio sito internet. «Si tratta dell’anteprima mondiale del concept studiato e realizzato da Technogym per gli spazi pubblici in grado di offrire una soluzione per l’esercizio fisico all’aperto in totale sicurezza ad utenti di ogni età e livello di forma fisica», si leggeva. E d’altra parte il concetto di Wellness Valley è la vision che Alessandri va predicando da anni e anche l’ex sindaco Andrea Gnassi l’aveva più volte valorizzata e rilanciata.
Ma la gara per la fornitura delle attrezzature per il fitness e per l’annessa applicazione digitale ha avuto un esito non scontato.
Anzitutto i tempi. La presentazione ultima delle offerte era prevista entro il 17 maggio scorso. La determina di aggiudicazione a firma del dirigente del settore infrastrutture e qualità urbana è datata 20 dicembre ed è stata pubblicata sul portale del Comune nove giorni dopo.
L’appalto riguardava una fornitura principale, ovvero la posa di tre isole fitness nei tratti 1, 2 e 3 del parco del mare, quindi dal lungomare Tintori a viale Pascoli, ed anche una secondaria, la realizzazione di una «applicazione digitale finalizzata alla fruizione di ciascuna isola fitness e di ogni singolo attrezzo».
Isole piccole (57 mq) e grandi (85 mq più 20 mq di area verde) e di due tipologie: “funzionali”, per una utenza ampia, e “isole calisthenics”, per gli sportivi più rodati. Ma sempre e comunque “sardine fitness”, così battezzate per la loro forma. All’interno parallele, anelli, spalliere, ma anche Monkey bar (scala orizzontale), Battle rope (le corde navali) ed altro.
Così suddivise: isole funzionali, una piccola nei tratti 1 e 3, più una grande nel teatro 2.
Isole “calisthenics”: due piccole nei tratti 1 e 2 e una grande nel tratto 1.
Poi c’era l’applicazione digitale «per la fruizione di ogni singolo attrezzo e di ciascuna aree fitness» (di entrambe le tipologie), che nel corso degli anni andrà implementata per comprendere tutte le “sardine fitness” che andranno a comporre gli ulteriori tratti del parco del mare di Rimini sud, che sono nove. Un’app personalizzata in quanto dovrà fornire anche programmi di allenamento in base alle esigenze dell’utenza, con contenuti in italiano e inglese. Un’applicazione che in seguito dovrebbe essere integrata all’interno di un’altra “app” per promuovere il parco del mare.
L’importo a base di gara ammontava a 205.720 euro (201.622 attrezzature per il fitness e 4.098 euro per l’applicazione digitale) per il lotto numero 1, isole funzionali, più i costi della manodopera. E a 178.070 euro per le isole calisthenics, sempre seguendo lo stesso criterio: attrezzature (173.972 euro) e app (4.098 euro).
L’appalto prevedeva anche la possibilità di introdurre una “modifica in corsa”: la fornitura di ulteriori attrezzature e servizi di applicazione senza una nuova procedura di affidamento, fino ad un importo di circa 1 milione 300mila euro, per arrivare a sei isole fitness grandi e cinque piccole.
E veniamo agli esiti. Arrivare al risultato finale non è stato veloce. Bando chiuso il 17 maggio, come si diceva, nomina della commissione il giorno seguente, e poi quattro sedute come risulta dai verbali di gara: maggio, giugno, agosto, settembre (oltre a due riservate).
Tre le offerte pervenute: Technogym, Metalco Active e Kompan Italia. Tutti ammessi dopo il “soccorso istruttorio” che ha riguardato le prime due.
Per le isole funzionali il punteggio più alto è stato ottenuto da Technogym, per le calisthenics da Metalco. Hanno presentato le offerte economicamente più vantaggiose: Technogym con un ribasso del 40% sull’importo a base di gara e Metalco del 37%. Percentuali importanti.
Alle isole fitness è stato attribuito un enorme valore “turistico” e attrattivo dall’amministrazione comunale. Il progetto (che ha visto anche il coinvolgimento del Dipartimento di Scienze per la qualità della vita del Campus di Rimini) è parte integrante del parco del mare, definito «un’infrastruttura ambientale e di servizi dedicati al benessere, alla qualità della vita, alla sana alimentazione che ha l’ambizione di rigenerare in profondità e nel tempo i suoi 16 km di costa. Una trasformazione che è fisica e spaziale ma che si regge su un profondo cambio culturale e relazionale e che vuole costituire il riferimento per il coinvolgimento di nuovi investitori e il rinnovamento delle attività esistenti». Se sarà davvero questa la leva capace di svecchiare il distretto turistico maturo di Rimini, che ha perso competitività e flussi turistici, in particolare stranieri, sarà solo il tempo a dirlo.

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