Colpo di scena: sugli alberi di piazza Malatesta qualcuno non la racconta giusta

Colpo di scena: sugli alberi di piazza Malatesta qualcuno non la racconta giusta

Le associazioni ambientaliste hanno incontrato l'assessore Montini e i tecnici. È emerso qualcosa di molto diverso rispetto alle rassicurazioni del sindaco. "Hanno ribadito i problemi di stabilità dei platani come scoglio insuperabile al loro mantenimento". Un bel bidone.

“I rappresentanti delle associazioni del Coordinamento e Roberto Mancini/Rimini Città d’Arte e FAI – Fondo Ambiente Italiano, hanno incontrato ieri in videoconferenza l’Assessore all’Ambiente Anna Montini e i tecnici comunali responsabili del progetto. L’intervento prevedeva il taglio di 5 platani e di un pino, definiti malati ed a rischio caduta dalla perizia agronomica, e anche di 4 altri alberi sani in conflitto con il progetto. Ma al contrario, dopo le lettere inviate al Sindaco dall’Arch. Mancini, l’intervento di Andrea Gnassi nei giorni scorsi sui media era stato molto chiaro: ”Quegli alberi non vanno abbattuti. I tecnici studieranno modi … e procedure anche per salvare gli esemplari malati e pericolanti, fino a prevedere magari specifici supporti”. Invece nell’incontro di ieri i tecnici hanno ribadito i problemi di stabilità dei platani come scoglio insuperabile al loro mantenimento, riservandosi però di approfondire il tema nel confronto col Sindaco”. Lo scrivono le associazioni del Coordinamento ambientalista del riminese ed è un colpo di scena. Parrebbe che il sindaco abbia venduto la pelle dell’orso prima di catturarlo.
“Sul problema gli ambientalisti pongono anzitutto una questione di metodo. Non siamo stati mai consultati su un progetto importante come questo, salvo poi essere coinvolti a posteriori quando tutto era stato deciso e dopo il clamore per la protesta di Mancini. E questo dopo oltre tre anni di costruttivo lavoro al tavolo di confronto con l’Amministrazione Comunale. Perciò, auspicando che l’amministrazione intenda realmente portare avanti un confronto reale, ribadiamo per il futuro la ferma richiesta di una informazione preventiva sugli interventi che coinvolgono gli aspetti ambientali della città”. Precisato questo, proseguono: “Nel merito chiariamo che le Associazioni ambientaliste non sono contrarie al progetto complessivo di riqualificazione di Piazza Malatesta, apprezzabile nell’insieme anche per il recupero di permeabilità di ampi tratti dell’area fra Castel Sismondo e il Teatro Galli, anche se su certi aspetti non ci sono stati dati elementi precisi di conoscenza. Ma se lo scopo dell’intervento è “il recupero identitario e la centralità del ruolo della porzione di centro storico … tra Castel Sismondo e Teatro Galli”, nella progettazione si deve tener conto delle preesistenze di valori storico culturali ma anche ambientali e paesaggistici. Concordiamo perciò in pieno con la posizione espressa dal Sindaco Andrea Gnassi, “quegli alberi non vanno abbattuti”. Se c’è un albero a grave rischio stabilità, con pericolo reale di caduta a breve, nessuno farà le barricate. Ma non si può fare del terrorismo sui temi della sicurezza, in nessuna parte della città. E qui ci troviamo in una piazza di cui si vuol recuperare l’identità storico, culturale e paesaggistica, quindi gli alberi vanno curati e mantenuti il più possibile, come i ciottoli del Marecchia della pavimentazione di inizio ‘900, che erano sepolti sotto l’asfalto e che ieri sono stati “ruspati” via senza pietà”. Firmato il coordinamento delle associazioni ambientaliste del riminese (ANPANA Rimini, dnA Rimini, Fare Ambiente, Fondazione Cetacea, Italia Nostra, Legambiente Valmarecchia, L’Umana Dimora Rimini, WWF Rimini), Arch. Roberto Mancini / Rimini Città d’Arte.
Ad essere buoni è un pastrocchio, volendo essere cattivi pare di assistere a un bidone (per rimanere in tema felliniano).

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