“Destinazione Romagna”: si lavora ad un nuovo ente per gli eventi turistici

“Destinazione Romagna”: si lavora ad un nuovo ente per gli eventi turistici

Approvata la nuova legge regionale sul turismo emiliano-romagnolo, si lavora adesso a riempire di contenuti l'impostazione generale attraverso i decre

Approvata la nuova legge regionale sul turismo emiliano-romagnolo, si lavora adesso a riempire di contenuti l’impostazione generale attraverso i decreti attuativi. Da questi si capirà veramente dove Regione e attori pubblici e privati intendono indirizzare le scelte. La riforma dell’organizzazione del sistema di promozione e commercializzazione, che passa “dall’offerta dei prodotti a quella dei luoghi attraverso la valorizzazione dei territori in chiave di marketing turistico integrato delle eccellenze regionali” (Food, Motor, Wellness Valley, Arte e Cultura, Family, Bike), affida ancora più centralità all’Azienda di promozione turistica, e prevede la “cabina di regia” come tavolo di concertazione pubblico-privato in ambito regionale, oltre che per ogni singola destinazione turistica di area vasta (Romagna più la provincia di Ferrara, la Città metropolitana di Bologna e il Nord Emilia). Ma al di là di questi capisaldi, cosa accadrà dal punto di vista della governance? Le soluzioni operative stanno uscendo da un luogo di elaborazione molto ristretto, formato sostanzialmente dall’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini, da Apt e Unione Prodotto Costa. Il pensatoio che ha il compito di indicare la strada da seguire per dettagliare il nuovo ordinamento turistico regionale ha già tratteggiato qualcosa di più di una indicazione. Ad esempio i contorni del nuovo ente che dovrà occuparsi degli eventi: dalla Notte Rosa (nella foto Archivio Apt Servizi/Emilio Salvatori) a Riviera beach games, dal Festival dei bambini al “contenitore” della Pentecoste ed altri che eventualmente spunteranno. Si pensa ad un organismo, che potrebbe chiamarsi “Destinazione Romagna”, che in buona sostanza raccoglierebbe l’eredità della Unione Prodotto Costa, attualmente soggetto coordinatore di questi eventi, destinata ad uscire di scena con la nuova legge regionale. Quale personale utilizzerà? Quello della Upc (di fatto fornito da Gesturist) o altro, magari pescando fra quello in uscita dalle Province? Così come bisognerà capire come il nuovo ente si comporterà per distribuire i contributi ai vari eventi, tema decisivo se si punterà a non ricalcare alcuni dei limiti della legge 7. Su queste scelte, insomma, si giocherà buona parte del successo o dell’insuccesso della nuova legge regionale, ovvero sulla capacità di tenersi lontano dalla logica degli enti “carrozzoni” e delle elargizioni dettate più dalla volontà di finanziare il sistema un po’ consociativo del turismo che il turismo delle destinazioni.

Puccio Carlini

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