I lavori del "comparto Tiberio" si sarebbero dovuti concludere a fine dicembre. Si prolunga ancora per qualche mese l’assurda situazione di una strozzatura pericolosa e fra le più trafficate di Rimini. E per il futuro? La pedonalizzazione del ponte sarà il toccasana? Leggete cosa scrivono gli amministratori comunali nei documenti ufficiali. C'è da sperare in "una graduale modifica delle abitudini della cittadinanza". C'è poco da stare allegri.
Sembra sonnecchiare il cantiere del “progetto 4 – il canale”, che da mesi ha provocato la chiusura al traffico di via Bastioni Settentrionali.
Le alterne vicende del Comparto Tiberio, più volte trattate e discusse nelle pagine di Riminiduepuntozero, hanno visto trascorrere il tempo senza che si vedesse la fine. In particolare, i lavori lungo il lato destro del canale dovevano essere conclusi entro il 31 dicembre 2017, ma ad oggi tutto è ancora transennato.
Siamo andati a dare un’occhiata. In pieno orario di lavoro non abbiamo trovato nessuno. Più tardi arriva un operaio che parcheggia il suo mezzo all’interno del cantiere. Ci spiega che, dopo l’interruzione, i lavori sono ripresi e dovrebbero terminare entro aprile. Il verbo ci è stato fornito al condizionale e così lo riportiamo.
Come i cittadini riminesi ben sapranno, la chiusura dei Bastioni ha determinato una deviazione del traffico veicolare proveniente dal ponte di Tiberio e da via Circonvallazione Occidentale, verso il Corso d’Augusto, per una cinquantina di metri, e con svolta a gomito a sinistra per via Ducale.
E’ proprio qui che si è determinato un rallentamento – per la massiccia presenza di pedoni e due ruote sul corso – ed una vera e propria strozzatura. Infatti, il caso ha voluto che dopo l’inizio dei lavori sul canale e la deviazione, poco prima degli uffici comunali di via Ducale sia stato aperto anche un cantiere privato che interessa parte della carreggiata.
Si vede bene nelle foto a corredo dell’articolo: i furgoni più comuni, di circa 2 metri di larghezza, riescono a passare ma solo rallentando e facendo attenzione. Leggermente più agevole risulta il passaggio del “varco” alle normali berline (larghe circa 1 metro e mezzo).
Se si trattasse di una zona normalmente poco congestionata, sarebbe semplice e indolore farci il callo.
Ma qui parliamo di tutt’altro. Siamo in una delle zone di Rimini in assoluto più trafficate sia d’estate che d’inverno, considerando sia il centro che la periferia.
Non lo diciamo noi, e non lo dice solo l’esperienza. Lo dicono i numeri, certificati dallo stesso Comune di Rimini, responsabile di questa non agevole situazione.
Palazzo Garampi ha infatti varato il Piano Urbano della Mobilità nel 2008, non prima di avere fatto lunghi studi, i più interessanti dei quali ci dicono qualcosa sui numeri di auto, moto e quant’altro di passaggio lungo le nostre strade.
Nella sezione stradale “Ponte Porto Canale via dei Mille”, in estate la media giornaliera dei flussi totali, in tutte le direzioni consta di 23.267 veicoli al giorno, con un flusso massimo orario di 943 veicoli il venerdì fra le 11 e le 12. Sempre in estate, il flusso massimo giornaliero per direzione è di 15.135 veicoli al giorno.
Una sezione analoga – “viale Matteotti tra via Marecchia e interno V.le Matteotti Casa Cura” – misura d’inverno una media giornaliera di 18.607 v/g, con flusso massimo orario di 765 passaggi il sabato dalle 17 alle 18.
Un paio di esempi di sezioni stradali che superano la zona di nostro interesse: via Marecchiese / SS16 Adriatica (25.443 v/g d’estate, 22.210 v/g d’inverno); via della Repubblica / SS16 / via Euterpe (16.047 v/g d’estate, 26.240 v/g d’inverno ma in via della Repubblica altezza via Moretti).
Puntualizziamo: la “sezione Ponte Porto Canale via dei Mille” – così denominata dai rilevatori del Comune – non è precisamente l’intersezione ponte di Tiberio-Circonvallazione Occidentale-Bastioni Settentrionali, ma siamo lì. Per completezza, possiamo fornire i dati riguardanti “viale Valturio a monte intersezione con Circ. Occidentale/Meridionale”: 19.028 v/g (media giornaliera flussi totali) d’estate, 17.917 d’inverno.
Le due coppie di dati ci restituiscono la realtà (anche se risalente al 2008) del traffico che pesa sulla porzione urbana che va dalla odierna rotatoria Castel Sismondo e quella del Ponte dei Mille: siamo nell’ordine delle decine di migliaia di veicoli al giorno, con picchi fino a quasi 1.000 veicoli all’ora.
Attualmente le diverse migliaia di veicoli passano attraverso uno stretto – e pericoloso – “guado” nella vecchia via Ducale. In attesa che ritornino (a fine aprile) i Bastioni Settentrionali, peraltro un passaggio non meno disagevole.
E il futuro? Il Comune, non pago di aver fatto il PUM (Piano Urbano della Mobilità) nel 2008 senza portarlo a termine, ha cominciato nel 2016 i lavori di un nuovo piano, il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). In entrambi i documenti si parla della pedonalizzazione del ponte di Tiberio. Una soluzione che – si badi bene – creerà nuovi problemi da risolvere. Lo affermano gli stessi pianificatori di palazzo Garampi nel Documento preliminare del PUMS: “E’ altresì evidente come la chiusura del Ponte al traffico ridurrebbe i punti di attraversamento carrabile del Porto Canale, che rimarrebbero solamente quelli di viale Matteotti e di via Coletti. L’organizzazione degli schemi circolatori dovrebbe quindi verificare sia l’adeguatezza degli attraversamenti carrabili rimanenti sia l’accessibilità locale a corso d’Augusto e ai Bastioni Settentrionali”. Tanto che la pedonalizzazione si potrà fare solo a determinate condizioni: “attraverso una diversa distribuzione dei flussi di traffico, una maggior fluidificazione dell’Asse Mediano (s’intende via Roma – Ugo Bassi e proseguimento) ed una graduale modifica delle abitudini della cittadinanza nella scelta dei percorsi di desiderio”. Quando mai?
L’appesantimento del traffico su viale Matteotti e via Coletti, conseguenti alla pedonalizzazione, sono stati così valutati nel PSC (Piano Strutturale Comunale): “in questa sede si è valutato con attenzione gli effetti degli interventi previsti sulla circolazione sul lato-mare, dove, per alleggerire la sovrassaturazione dell’’asse Matteotti-Mille, non ci sono soluzioni né a breve né a medio termine, se non nella realizzazione del nuovo asse stradale proposto dagli uffici comunali in affiancamento alla ferrovia lato mare e in una efficace riconnessione di quest’ultimo con la viabilità a monte della ferrovia”.
Ipotesi, progetti, parole. Nel frattempo ce la dobbiamo giocare con il pavimento di porfido sconnesso del Corso e la strozzatura di via Ducale. Disagi da moltiplicare per migliaia di veicoli al giorno.
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