Assalto alla roccaforte: mentre crescono i mal di pancia nel movimento 5 stelle in vista dell'alleanza col "nemico" Stefano Bonaccini, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia scaldano i motori. Ecco i nomi in ballo.
Si stanno scaldando i motori nei partiti riminesi in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio 2020.
I giochi non sono ancora fatti, ma alcune notizie sulle candidature locali sono trapelate dalle segreterie. Per avere qualche ufficialità su candidature e alleanze si dovrà attendere comunque l’esito delle elezioni regionali in Umbria che, a dispetto di quanto affermato dal premier Conte, saranno fondamentali per ridisegnare i rapporti di forza delle coalizioni ed anche i confini delle stesse, particolarmente in vista delle regionali in Emilia Romagna.
Per quanto riguarda il Pd, la linea adottata sembra andare nella direzione delle conferme, anche per dare un’idea di continuità, stando alle aspettative dem, del “buon governo” dei cinque anni trascorsi. Non dovrebbero avere problemi quindi Giorgio Pruccoli, Nadia Rossi ed Emma Petitti ad essere confermati nelle liste del partito.
Starebbe prendendo corpo anche l’idea di una civica che dovrebbe contare tra le sue fila personalità vicine al Pd, ma non prettamente di partito insieme a esponenti del neonato partito renziano Italia Viva.
Tutto tace in casa M5S, dove i mal di pancia nei confronti dell’alleanza con il Pd sono forti. Bonaccini in questi anni è stato dipinto come il nemico numero uno dai pentastellati, attaccato quasi su tutto e con toni accesi. Come giustificare adesso il patto col nemico, tanto più che in Emilia Romagna ci sarebbe quasi certamente da digerire anche Bonaccini e non un civico come in Umbria? Ma il movimento alle ultime elezioni europee è precipitato nei consensi, e un patto che sostanzialmente significherebbe la ricomposizione di una sorta di nuovo centrosinistra, viene visto anche come una scialuppa di salvataggio dai grillini, sia in chiave di sopravvivenza territoriale e sia in chiave governativa, perché la sconfitta in Umbria e in Emilia Romagna significherebbe il totale indebolimento di “Giuseppi” e Zingaretti. La situazione locale risente molto dell’incertezza a livello nazionale, anche se in pole position per una ricandidatura rimane l’uscente Raffaella Sensoli. Per i grillini più che per altri, lo spartiacque sarà proprio il voto di domenica prossima in Umbria.
In casa centrodestra tutto pare pronto per quella che è sentita come l’occasione storica per assaggiare il dolce sapore dell’alternanza anche in salsa emiliano-romagnola.
Fratelli d’Italia dovrebbe vedere la sfida tra Gennaro Mauro ed il segretario provinciale Federico Brandi, mentre alcuni rumors danno in ascesa le quotazioni della riccionese Beatriz Colombo.
In Forza Italia il derby sarebbe invece tra il segretario comunale di Rimini e capogruppo a palazzo Garampi Carlo Rufo Spina e il vice commissario regionale con delega alla Romagna Nicola Marcello.
In casa Lega tutto appare sospeso. Matteo Salvini ha infatti inviato, nella persona di Eugenio Zoffili, un commissario straordinario per le elezioni regionali che, oltre a dover coordinare Emilia e Romagna, avrà il ruolo di supervisionare tutta la strategia e le candidature in nome e per conto di Salvini stesso. Zoffili sta tirando le fila delle candidature in regione e ciò lascia ben sperare il popolo leghista, se è vero che è stato commissario anche in Sardegna dove il Capitano ha piazzato Christian Solinas.
Ciò premesso, è sicuramente in corsa per una candidatura il segretario provinciale e vicesindaco di Bellaria, Bruno Galli. A questi potrebbe aggiungersi l’ex sindaco di Montefiore, Vallì Cipriani, anche in ragione della buona performance alle elezioni europee.
Grandi manovre anche nel centrodestra per la lista civica legata al candidato presidente Lucia Borgonzoni. L’unica certezza al momento sarebbe la presenza dell’evergreen Claudio di Lorenzo: esponente storico di An prima, con una parentesi nel Pdl poi, ed affiliato ora al Movimento Nazionale per la Sovranità. Incerta la posizione dei sindaci di Riccione e Coriano, Renata Tosi e Domenica Spinelli, che sarebbero entrambe corteggiate e tentate di far sentire il proprio personale peso elettorale, contribuendo con numeri certificati alla vittoria della coalizione. Anche altri esponenti di spicco del civismo in provincia sarebbero stati contattati per ingrossare le fila della civica, ma ancora le operazioni di costruzione della lista sembrano ben lontane dal concludersi.
COMMENTI