Esplode la domanda di appartamenti in affitto, ma l’offerta non tiene il passo

Esplode la domanda di appartamenti in affitto, ma l’offerta non tiene il passo

Si registra una una grande impennata nella richiesta di appartamenti in affitto, ma quelli disponibili sono pochi. Anche perché i proprietari preferiscono le locazioni nel mercato turistico estivo, e non pochi decidono di trasformare l’unità abitativa, soprattutto se di dimensioni consistenti, in un B&B. La fotografia della situazione emerge dall'Osservatorio Immobiliare Fiaip.

Aumentano le compravendite nel mercato immobiliare riminese del 2018, ma solo quelle delle abitazioni e con andamento differenziato tra costa nord e costa sud, tra fascia rivierasca ed entroterra. Ed esplode la domanda di appartamenti in affitto.
Sono queste le principali indicazioni che la Fiaip riminese ha annunciato ieri alla presentazione della quarta edizione dell’Osservatorio immobiliare 2018, un testo importante, ha spiegato il presidente nazionale Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali), Gian Battista Baccarini, non solo per gli operatori del settore ma anche per quanti sono alla ricerca della casa o si accingono a venderla. Il volume abbraccia tutto il territorio provinciale e per ciascun comune, e per singole zone, riporta i valori di mercato che gli agenti immobiliari aderenti alla Fiaip hanno registrato nella loro attività annuale.

Il 2018, ha detto la responsabile dell’Osservatorio Fiaip per la provincia di Rimini, Rita Vandi, si chiude con un risultato non troppo dissimile da quello dell’anno precedente, risultando ancora in crescita il numero di compravendite ma con un incremento meno significativo rispetto al 2017; il progresso si spiega con un migliore accesso al credito rispetto agli anni precedenti e con una maggiore propensione dei venditori a trattare sul prezzo richiesto.

L’incremento delle compravendite del mercato residenziale è però diversificato sul territorio provinciale. In crescita sono Rimini e alcuni comuni della Valmarecchia, come Santarcangelo, Poggio Torriana e Verucchio; anche i comuni della fascia meridionale della riviera, Riccione, Misano e Cattolica, concludono il 2018 con un incremento delle compravendite mentre di segno opposto è l’andamento registrato a Bellaria Igea Marina. Ancora rallentato continua ad essere il mercato dell’entroterra.

L’andamento dei prezzi delle abitazioni nel 2018 è sostanzialmente stabile, facendo prevedere agli esperti del mercato che si sia arrestato il calo continuo che ha caratterizzato gli anni scorsi. Stabili o leggermente in crescita per le soluzioni di miglior merito i prezzi nel centro storico di Rimini, compresi tra 2.800 e 3.500 Euro al metro quadrato per gli edifici nuovi o di recente ristrutturazione, e tra 2.300 e 2.500 Euro al metro quadrato per quelli in buono stato. In crescita il nuovo anche a Marina Centro, dove l’Osservatorio Fiaip registra nel 2018 un valore massimo di 3.900 Euro contro i 3.600 dell’anno precedente; stabile invece il prezzo delle abitazioni usate.

Ricompaiono i valori delle abitazioni nuove, non presenti nel rapporto 2017, per le zone della corona urbana, dove è in ripresa il settore delle nuove costruzioni, fatto soprattutto di piccoli cantieri nelle zone della corona urbana della città. Così è, per esempio, per la zona Grotta Rossa, Villaggio I Maggio e via Coriano, Vergiano e Corpolò, dove i valori dell’edilizia nuova o recentemente ristrutturata sono indicati in una forbice compresa tra 1.800 e 2.500 Euro al metro quadrato, ma con differenze anche sensibili tra zona e zona.

Una tendenza alla diminuzione del prezzo tra i dati del 2017 e quelli del 2018 si registra per le autorimesse e i posti auto. In centro storico, ad esempio, le autorimesse al piano interrato sono state vendute tra 25.000 e 45.000 Euro contro i 30.000 – 45.000 dell’anno precedente. Analogamente i posti auto passati dai 15.000 – 25.000 del 2017 ai 12.000 – 20.000 del 2018. Il decremento si potrebbe spiegare con la scelta degli acquirenti di privilegiare la spesa nell’abitazione risparmiando sui costi per ricoverare l’auto.
Tutt’altra tendenza rispetto all’abitativo è quella manifestata da uffici, negozi e capannoni. La Fiaip parla di poche transazioni dovute in grande prevalenza alle vendite effettuate nelle aste giudiziarie.

Di diverso segno l’andamento degli affitti, che già a metà del 2018 hanno fatto registrare “una grandissima impennata” della domanda alla quale tuttavia non ha fatto riscontro un’offerta corrispondente. Secondo gli operatori del mercato l’esiguità di appartamenti disponibili per l’affitto deriva dalla scelta dei proprietari di preferire le locazioni nel mercato turistico estivo, che consente di rientrare in possesso del proprio immobile in tempi brevi. Anche la scelta di trasformare l’unità abitativa, soprattutto se di dimensioni consistenti, in un B&B, ha ulteriormente ridotto la disponibilità degli immobili per l’affitto.
L’impennata delle locazioni è allineata con la tendenza nazionale. Un lavoro sempre più mobile, famiglie sempre più piccole, spesso costituite da un solo soggetto, e un numero di nascite in costante diminuzione inducono molti a soluzioni più duttili, come l’affitto, dove la domanda si concentra infatti in prevalenza su appartamenti di piccola dimensione e su contratti di breve durata.

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