Ex questura, alloggi Erp e supermercato: sui desiderata dei cittadini il Comune censura l’essenziale

Ex questura, alloggi Erp e supermercato: sui desiderata dei cittadini il Comune censura l’essenziale

Il 27 giugno l'amministrazione comunale ha diffuso «l’esito del percorso partecipativo» che riguarda l'ormai famoso programma integrato di edilizia residenziale sociale a ridosso dell'ecomostro. Ora vi sveliamo cos'era realmente scritto nel documento di sintesi redatto dal piano strategico dopo aver contattato circa 250 persone. In pratica sono sparite tutte le "critiche" relative a sicurezza, manutenzione, traffico. Non ci hanno detto che qualcuno ha reclamato anche il supermercato, e nemmeno che in tanti hanno espresso «timori su un possibile aumento del disagio sociale e/o perplessità sull’efficacia del modello dell’edilizia residenziale sociale e pubblica in generale».

Che bella la trasparenza! Quando c’è e quando è trasparente davvero.
Il 27 giugno scorso l’amministrazione comunale ha diffuso un comunicato stampa per rendere noto «l’esito del percorso partecipativo» che riguarda l’ormai famoso programma integrato di edilizia residenziale sociale nell’area dell’ex Questura. La notizia del giorno dopo è stata che «i residenti bocciano il supermercato», dando prevalenza ad una informazione che è stato facile giocare in chiave contraria al progetto di Ariminum Sviluppo Immobiliare.
Ma bisogna partire dal principio per capire bene se palazzo Garampi abbia compiuto una vera operazione trasparenza oppure no.
Qui potete leggere il comunicato stampa del Comune di Rimini, del quale riassumiamo i temi salienti.
«Diversi gli stimoli e le indicazioni che sono emersi dal confronto con i residenti, a partire dalla necessità di uno sviluppo dell’area da incardinare intorno a interventi che valorizzino e esaltino i valori dell’ambiente, della sostenibilità, della comunità e dunque delle relazioni tra persone. Dai questionari e dalle interviste è emerso in particolare la richiesta di implementazione e della riqualificazione delle aree verdi e la loro sinergia con piste ciclabili e spazi di incontro e relazione tra persone. Dunque aree gioco, percorsi fitness, zone per sgambamento cani, insieme a luoghi per la comunità in cui si possa fare o fruire attività culturale, sportiva, conviviale. In tal senso, per gli intervistati, resta centrale il recupero dell’area ‘ex Questura’, da concretizzare attraverso nuove aree verdi, parcheggi e, soprattutto con il potenziamento di servizi pubblici, a partire da quelli sanitari, centri giovani e anziani, co-housing, un polo sportivo, aree polivalenti. Una quota molto limitata di intervistati propone la realizzazione di un piccolo mercato rionale, la gran parte degli intervistati, in merito alla eventuale realizzazione nell’area di aree commerciali, sostiene di prediligere i negozi di prossimità, le attività e botteghe del mercato coperto, anziché la media-grande distribuzione. Sul fronte della mobilità, una quota significativa di intervistati chiede di trovare soluzioni per migliorare la viabilità, in particolare verso il mare, anche garantendo una maggiore sicurezza stradale per pedoni e biciclette.
Rispetto alla realizzazione di nuovi alloggi ERP/ERS, la maggior parte degli intervistati ha evidenziato la necessità di accompagnare gli interventi edilizi con interventi di integrazione e costruzione di comunità e di informazione ai cittadini».

E adesso leggete la sintesi ufficiale, suddivisa per argomenti, che è stata redatta – e che noi abbiamo potuto visionare – a seguito delle interviste realizzate con 180 persone, e che si basa su 124 questionari compilati e oltre 250 contatti.

Per quanto riguarda le aree verdi, «la quasi totalità degli intervistati ha espresso l’esigenza di aumentarne il numero e migliorarne la qualità. In particolare, viene richiesto il potenziamento delle aree gioco, per tutte le fasce di età (0-6, pre-adolescenziale, adolescenziale, terza età); l’inserimento di percorsi di fitness; un arredo urbano adeguato (cestini della spazzatura, panchine, fontanelle, gazebo, aree ombreggiate); servizi igienici pubblici; maggiore vigilanza per contrastare i frequenti fenomeni di spaccio e di bivacco; l’inserimento di pet zone e aree sgambamento cani». In grassetto, le sottolineature dei cittadini che l’amministrazione comunale ha saltato a piedi pari nel suo comunicato stampa.

Secondo punto, gli spazi di socializzazione. «Un’altra esigenza manifestata trasversalmente dalla quasi totalità dei partecipanti è la creazione di spazi o attività di socializzazione. Oltre alle aree verdi, i residenti sarebbero interessati alla realizzazione di luoghi appositamente dedicati ad attività di incontro e relazione sociale (centri anziani, centri giovani, spazi per le associazioni); luoghi per l’attività fisica (bocciofile, spazi sportivi); luoghi di convivialità (bar/chioschi, in particolare nella zona dello Stadio); pratiche di comunità aggreganti (laboratori, attività ludiche, mercatini, feste di quartiere, ecc.); spazi culturali (centri o biblioteche); sperimentazioni di co-housing intergenerazionale».

Terzo, l’ex questura. «Un intervento di riqualificazione dell’edificio e dell’area dell’ex Questura è un’esigenza sentita dalla totalità degli intervistati. Al posto delle aree libere davanti alla struttura abbandonata, i cittadini vorrebbero realizzare aree verdi (con percorsi fitness, pet-zone), spazi per la comunità di quartiere, parcheggi e aree di convivialità (chioschi, stand alimentari, ecc.) Al posto dell’edificio, i cittadini propongono la realizzazione di: servizi pubblici di prossimità, in particolare piccole attività ambulatoriali/infermieristiche, spazi scolastici/universitari, un polo sportivo, aree polivalenti, co-housing, centri giovani/anziani. Infine, una quota molto limitata di intervistati propone la realizzazione di un mercato rionale e/o un piccolo supermercato di quartiere. Tuttavia, la gran parte degli intervistati, in merito alla realizzazione nell’area di supermercati e aree commerciali, sostiene di prediligere i negozi di prossimità e in particolare le attività e botteghe del mercato coperto.
Una piccola parte degli intervistati, fa richiesta di uffici pubblici di ascolto al cittadino nel quartiere, e/o di presidi socio-sanitari di prossimità».
Come si vede sul tema del centro commerciale si registra la maggiore difformità fra il resoconto ufficiale di quanto raccolto dai cittadini e i contenuti diffusi dal Comune. E’ stato del tutto censurato il particolare che una quota molto limitata di intervistati propone la realizzazione di un piccolo supermercato di quartiere. Non si parla mai di «media-grande distribuzione».

Ma andiamo avanti perché un’altra sorpresa bella grossa deve ancora arrivare, e riguarda proprio il cuore dell’intervento voluto dal Comune.
«Una parte degli intervistati, in particolare i più giovani, richiedono una migliore manutenzione delle infrastrutture sportive presenti (Piscina comunale, Palasport Flaminio), la possibilità di praticare attività fisica presso lo Stadio Romeo Neri e la realizzazione di nuovi spazi sportivi ad accesso gratuito». Così come non mancano le critiche sulla mobilità: «Una quota significativa di intervistati chiede di trovare soluzioni all’eccesso di traffico sui principali assi viari e di migliorare la viabilità in generale e, in particolare, verso il mare. Serve, inoltre, garantire una maggiore sicurezza stradale per pedoni e biciclette (inserimento di limiti di velocità, dissuasori, migliore segnaletica, ecc.)». E sulle piste ciclabili i giudizio sono positivi ma anche no: «In relazione alla mobilità ciclabile, emerge un livello di buona soddisfazione per il quartiere. Una parte degli intervistati ha comunque richiesto una migliore manutenzione degli assi ciclabili e l’inserimento di corsie differenziate per pedoni e biciclette».

E siamo arrivati ai servizi di prossimità, dove si palesa ancora meglio la censura praticata sul supermercato: «Sotto questo profilo, emerge una generale soddisfazione per i servizi disponibili nel quartiere. Circa la metà degli intervistati vorrebbe, tuttavia, vedere implementato il numero di negozi al dettaglio e un incentivo allo sviluppo del commercio di vicinato, l’altra metà (soprattutto anziani e/o persone con difficoltà motorie) sarebbe invece interessata ad un supermercato di quartiere raggiungibile a piedi e/o ad un mercato rionale».

Ancora avanti: sicurezza. «La generalità degli intervistati riferisce una buona percezione di sicurezza nel quartiere, tuttavia, a fronte degli svariati episodi di microcriminalità riscontrati nel quartiere (furti e spaccio), molti residenti chiedono un aumento dei controlli nel quartiere da parte delle forze dell’ordine e il potenziamento dell’illuminazione». Nemmeno questo ci ha raccontato l’amministrazione comunale.

Parcheggi. «Molti residenti sentono l’esigenza di un aumento dei posti auto, ma più che altro in corrispondenza di manifestazioni sportive o eventi (in particolare, parcheggi riservati ai residenti, parcheggi interrati e per l’intermodalità in direzione mare e centro storico)».

Ed ecco un altro capitolo caldo, gli alloggi ERP/ERS. «Rispetto alla realizzazione di nuovi edifici ERP/ERS, una parte degli intervistati richiede di porre attenzione al profilo estetico degli edifici per garantirne un inserimento armonico nel contesto del quartiere. La maggior parte (sia favorevoli che contrari alla costruzione di nuovi alloggi nel quartiere) esprime timori su un possibile aumento del disagio sociale e/o perplessità sull’efficacia del modello dell’edilizia residenziale sociale e pubblica in generale, il che evidenzia la necessità di accompagnare gli interventi edilizi con interventi di integrazione e costruzione di comunità e di informazione ai cittadini sullo strumento ERP/ERS.
Nelle case ERP/ERS già esistenti, emerge il bisogno di una maggiore manutenzione degli edifici e, a fronte di situazioni di conflittualità ed emarginazione sociale interne ai condomini, anche in tal caso, di interventi di rafforzamento della comunità».

Scuole. «Anche le scuole si sono rivelate spazi di aggregazione sociale, capaci di ridare nuova vita al quartiere (cfr. Scuola dell’infanzia G. Zavalloni, Scuola media XX Settembre). Una parte degli intervistati (in particolare genitori degli alunni e alunni stessi) chiedono di garantire una maggiore cura e vigilanza sugli spazi urbani circostanti gli istituti scolastici (manutenzione dei parchi, sicurezza stradale, arredo urbano adeguato, controlli delle forze dell’ordine dove necessario)».

Ex Caserma Giulio Cesare. Alla luce dell’esperienza dell’ex Questura, caduta in uno stato di degrado e abbandono, una parte dei residenti richiede di dare in tempi rapidi una destinazione d’uso all’ex caserma Giulio Cesare».

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