Ponte Tiberio e viabilità: cercasi psicanalista per rimuovere i blocchi mentali di chi amministra

Ponte Tiberio e viabilità: cercasi psicanalista per rimuovere i blocchi mentali di chi amministra

La chiusura dello storico attraversamento della città è all'origine dei disagi di cui tanto si parla. La vicenda è emblematica per comprendere il modo di gestire da parte del Comune. La classe dirigente non vuole nemmeno esaminare il problema, perché tutto quello che ha deciso va bene, e non può essere sottoposto a critica o a revisione. Lettera.

Il problema di via Ducale non riguarda soltanto quella antica, piccola strada, è l’effetto prodotto da un altro problema che non si vuol vedere e non si vuole affrontare, ovvero la chiusura del Ponte di Tiberio. Che ha prodotto una situazione angosciante, e che gli amministratori di Rimini non vogliono esaminare perché per loro tutto quello che hanno deciso anche in passato va bene e non può essere sottoposto a critica o a revisione.

Non voglio tediare i lettori, ma la riapertura di via Ducale è l’unica soluzione al traffico in un punto fondamentale con la Ausl, ad esempio.
Parliamo di questo. E vediamo se il Comune riesce a capire i bisogni della gente semplice o se vuol soltanto imporre il suo volere burocratico.
La vicenda del Ponte di Tiberio è simbolica per comprendere il modo di gestire la città da parte del Comune.

Si è voluto creare un borgo chiuso al traffico ed aperto al pedone turistico, dimenticando che ogni città si articola nella comunicazione. Rimini è un fermo immagine, come quel Ponte che chiude tutto. Come il Palazzo Lettimi che aspetta di essere ricostruito per fare qualcosa di bello e di grande per la città.

A questo punto, chi deve intervenire? Lo specialista in Economia che però chiude il Borgo in nome degli affari? Lo psicoanalista che potrebbe aiutare a rimuovere i blocchi mentali della classe dirigente al potere che non ascolta ma fa programmi per farsi sentire, per dimostrare che c’è e che comanda.

Ma sappiamo bene che ogni gesto è come il cibo, una parte nutre ed un’altra deve uscire dal corpo. Il Ponte non è stato nutrito, gli hanno tirato addosso i rifiuti corporali di un discorso che ha voluto dimostrare che chi deteneva il potere se lo masticava come voleva, non tenendo conto che i problemi sono lì per risolverli, non per aggravarli con decisioni assurde.

Chiara Cristofano Granese

Fotografia: Vilve Roosioks da Pixabay

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