Il curatore fallimentare chiede la totale restituzione di quanto corrisposto per il diritto di superficie e il rimborso dei costi documentati dalla Valdadige. Deve esprimersi il Tar.
Il curatore fallimentare della Rimini & Rimini spa, la società che, grazie ad una convenzione col Comune di Rimini, era titolare del progetto dei sogni che avrebbe dovuto riqualificare Bellariva attraverso la rinascita della colonia Murri, chiede a palazzo Garampi la risoluzione delle convenzioni in essere (che risalgono all’ottobre 2010 e al giugno 2011) “con retrocessione del diritto di superficie” e “l’integrale restituzione di quanto corrisposto per la costituzione del diritto di superficie”. Non sono bruscolini. Si tratta di 7 milioni 510mila euro, più il “rimborso dei costi documentati con fattura di tutti gli interventi già eseguiti al momento della risoluzione, pari a euro 9.109.785,73” realizzati dalla Valdadige Costruzioni.
La partita si gioca davanti al Tar e il Comune di Rimini si è già costituito in giudizio. Ma siccome il legale dell’avvocatura civica che ha seguito la complessa e rischiosa controversia nel frattempo è andato in pensione, l’amministrazione comunale con una delibera di giunta di qualche giorno fa si è rivolta all’avvocato Gualandi di Bologna, “professionista di comprovata esperienza in campo edilizio-urbanistico che ha già difeso l’Amministrazione con esiti positivi”. E ha buoni motivi per sperare in un esito positivo.
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