Gnassi loda il Meeting di Rimini ma gli assegna contributi da sagra turistica

Gnassi loda il Meeting di Rimini ma gli assegna contributi da sagra turistica

L'evento di Cl, verso il quale da qualche anno il sindaco di Rimini spende parole di aperto e assoluto sostegno, ottiene dal Comune un contributo economico molto vicino a quello di Cartoon Club e Paganello. In proporzione tratta meglio il Dance On The Sand organizzato dal consorzio di Miramare.

“Il Meeting ci offre sempre occasioni importanti di sguardo, anche con l’intelligenza e la lucidità di un titolo così forte. Questa non è un’operazione di marketing, ma una riflessione che ci dice che ognuno di noi sa chi è solo in rapporto allo sguardo di un altro. Una cosa che a proporla oggi ti fa sentire in direzione opposta a quella del vento che tira”. Quale capo di Cl o responsabile del Meeting ha pronunciato queste parole? In realtà sono uscite dalla bocca del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, alla conferenza stampa di presentazione della edizione numero 40. Ormai è un invitato fisso, non solo all’incontro con i media ma anche nei saloni della Fiera a dibattere dei temi scelti di anno in anno dalla kermesse ciellina, dove stavolta il 20 agosto sarà al tavolo dei relatori col sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, Raffaello de Ruggieri sindaco di Matera ed altri. No, il “Meeting non è una kermesse”, ci correggerebbe Gnassi, ma “un unicum nel panorama della riflessione nazionale e internazionale. E’ un bene prezioso per la città di Rimini”, furono infatti queste le sue parole nell’agosto dello scorso anno. E’ un “cantiere aperto del pensiero e dell’approfondimento, in direzione ostinata e contraria rispetto alla dilagante superficialità del ‘tempo reale’ che pare sia regola del dibattito contemporaneo”. E l’8 luglio nella sala Ressi del teatro Galli ha aggiunto che “oggi la nostra città non è solo a fianco del Meeting, è dentro il Meeting, siamo amici, cioè in quel rapporto che ti consegna la responsabilità della reciprocità. Sarebbe bello pensare a un Meeting Day per restituire al Meeting quello che ha dato alla città”.

Ma come “valorizza” il Meeting il sindaco di Rimini, oltre che con le parole pronunciate a favore di telecamera? Quale sostegno concreto offre l’amministrazione comunale al cantiere del pensiero? Insomma, sgancia dei soldi oppure se ne va solo in chiacchiere?

Diciamo che anche la sua amministrazione ha sempre avuto il braccino molto corto verso l’evento di Cl. Ma quest’anno ci siamo imbattuti in una determina dirigenziale, quindi un atto ufficiale dell’amministrazione a guida Gnassi, che attribuisce contributi al Meeting. Si tratta della assegnazione di denari, dietro bando pubblico, “a favore di iniziative e grandi eventi che generano presenze turistiche”. E’ dell’11 luglio scorso. Pochi giorni dopo la conferenza stampa di cui sopra. Uno pensa: chissà quanto riversa il Comune di Rimini sul Meeting per dare sostanza ai pensieri del suo sindaco e per rendere possibile il concretizzarsi di questo bene prezioso per la città di Rimini. Tanto più che si parla di presenze turistiche, e la manifestazione che si svolge in Fiera, quest’anno dal 18 al 24 agosto, di presenze ne macina parecchie (anche se meno rispetto agli anni d’oro). Le cifre più recenti vanno dalle 800mila alle 600mila. Quale altro evento genera queste presenze a Rimini?

L’intervento di Gnassi alla conferenza stampa di presentazione dell’edizione numero 40 del Meeting di Rimini, nella fotografia Meeting-Roberto Masi (come l’immagine d’apertura)

Allora torniamo alla determina dirigenziale, che fa parlare i numeri e non le chiacchiere. Sul piatto c’erano 50mila euro. Il Meeting per l’amicizia fra i popoli riceve praticamente lo stesso finanziamento del Cartoon Club: fra i due ci sono 1.595 euro di differenza. Il festival del cinema d’animazione, fumetto e Gamese porta a casa 14.361,70 euro a fronte di un preventivo spese indicato pari ad euro 117mila, vale a dire il 25,60% del totale delle spese dichiarate. La Fondazione Meeting si è vista erogare un contributo economico pari ad euro 15.957,45 a fronte di un preventivo spese indicato di 6.977.817 (non si tratta di un errore ma proprio di quasi 7 milioni) che rappresenta lo 0,42% del totale delle spese dichiarate. Una percentuale ridicola, anche se confrontata con la somma percepita dal Paganello: questa manifestazione ha ottenuto 11.170,21 euro a fronte di un preventivo spese indicato di 112.500 euro che rappresenta il 19,56% del totale delle spese dichiarate. Ma dove viene ancora più da ridere è a proposito del Dance On The Sand, non per l’evento, che non abbiamo il piacere di conoscere, quanto per la copertura che la giunta Gnassi gli assegna: il 49,20% della spesa dichiarata (63mila euro), ovvero 8.510,64 euro. Ad organizzarlo è il Consorzio Miramarejoy.

Non si sa bene per quale ragione la presidente della Fondazione Meeting, Emilia Guarnieri, abbia deciso di far diventare Andrea Gnassi una presenza fissa e un punto di riferimento, come forse non era mai accaduto in passato coi sindaci di Rimini. Ma la ragione non va ricercata nella generosità del sindaco e della sua giunta, che non bada a spese per Notte Rosa, circo gastronomico e manifestazioni varie, ma quando si tratta di passare dalle parole ai fatti sul Meeting non va molto più lontano di una elemosina. E lo tratta peggio delle sagre dei comitati turistici. “Dal 2008 il Meeting non riceveva nessun contributo dal Comune”, spiega l’ufficio stampa del Meeting, “siamo contenti per l’assegnazione di circa 16mila euro, che rappresentano un segnale in controtendenza”. Chi si accontenta gode. Ma ascoltare dal sindaco sermoni come quelli che va ripetendo, e scoprire che dal 2011 (data del suo insediamento) ad oggi ha fatto arrivare al Meeting “amico” 15.957,45 euro suona come una beffa.

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