Helbiz è sbarcato in riviera con la sperimentazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica. Ma il decreto del ministero dei Trasporti entra in vigore fra quattro giorni, palazzo Garampi sta stilando la graduatoria delle proposte pervenute a seguito dell’indagine di mercato, e poi dovrà essere installata tutta la segnaletica. Si ipotizza che tutto sia pronto per la prima metà di agosto. Mentre la Perla verde per ora non sale sui nuovi mezzi per la mobilità personale.
Si è chiusa tre giorni fa l’indagine di mercato per il servizio sperimentale di noleggio dei monopattini a Rimini. Ma una piccola flotta è già in città da giugno ed è quella di Helbiz. Tutto sperimentale, tutto in attesa di regolamentazione. Perché il decreto che apre la strada a questi veicoli entra in vigore il 27 luglio, ovvero fra quattro giorni. Poi perché manca ancora la segnaletica necessaria. A proposito dei “veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica”, come vengono definiti dal decreto 4 giugno 2019 (“Sperimentazione della circolazione su strada di dispositivi per la micromobilità elettrica) del ministro dei Trasporti, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 luglio, si è colmato un vuoto normativo, ma la burocrazia che deve seguire la norma non sarà veloce.
Anzitutto, Riccione ha scelto di non aderire alla sperimentazione dei monopattini. E quindi non ha individuato né le zone nelle quali possono circolare e né la segnaletica. Ma Helbiz ha annunciato lo sbarco anche nella Perla verde. Fra Rimini e Riccione mette a disposizione circa 200 mezzi.
Rimini fa sul serio. Ha previsto un numero massimo di 1000 monopattini circolanti sul territorio comunale, che sono già tanti, ma potranno anche aumentare, “specie in occasione di particolari eventi, aumenti temporanei della flotta dei veicoli in circolazione messi a disposizione dagli operatori autorizzati”. Il numero di monopattini effettivamente disponibili all’utenza “non dovrà mai essere inferiore all’85% della flotta dichiarata in manifestazione di interesse”. Si parla di mezzi elettrici omologati e dotati di regolatore di velocità, che non potrà superare i 15 chilometri orari (quindi al di sotto dei 20 km/h consentiti dal decreto).
Sappiamo che al bando ha partecipato più di un operatore ed è in corso la graduatoria. I punteggi più alti vanno al numero di monopattini messi a disposizione (25 punti), al sistema di manutenzione e controllo (20 punti), alle tariffe (15 punti), alla funzionalità dell’App e alla modalità di prelievo (15 punti). Dieci punti alle caratteristiche del monopattino.
La durata del servizio è pari a 12 mesi, che potranno essere rinnovati. Ma quando ci saranno tutte le autorizzazioni e i “bolli” della “legalità” sulla partita dei monopattini? Dagli uffici comunali ci spiegano che tutto sarà pronto intorno alla prima metà di agosto, ma si augurano di poter fare anche prima, ben sapendo che se sarà la data di Ferragosto quella dello start-up l’estate potrà ormai dirsi in fase calante. “Stiamo accelerando il più possibile i tempi per poter partire subito, sperimentando così il servizio nel periodo che registra il picco di presenze turistiche”, assicura l’assessore alla mobilità Roberta Frisoni.
L’amministrazione comunale, una volta stilata la graduatoria, stipulerà una convenzione con l’operatore (o gli operatori), il quale dovrà poi presentare la Scia allo Sportello Unico per le Attività Produttive, che a sua volta invierà al richiedente “il codice di acquisizione pratica e il numero di protocollo della stessa”. Solo a quel punto si potrà attivare il servizio secondo i crismi di legge. E l’avviso per le manifestazioni di interesse parla chiaro: “potranno esercitare il servizio di sharing mobility esclusivamente i soggetti che avranno stipulato con il Comune la convenzione di cui al presente avviso”. Ma non risulta che siano stati attivati controlli per verificare la regolarità dei mezzi in circolazione da quasi due mesi.
Per i gestori del servizio è prevista anche una polizza con “massimali di copertura almeno pari a € 6.070.000,00 per la RCT, inclusa la copertura dei danni alle strutture e dei danni subiti dagli utilizzatori del servizio”.
In quali aree potranno circolare i monopattini? Il Comune di Rimini autorizza la sperimentazione in zone ben delimitate in ambito urbano e sono le seguenti:
– sulla pista ciclabile del lungomare sud da Miramare (lungomare Spadazzi) fino l’incrocio con Via Faenza con una velocità non superiore a 15km/h;
– sulla pista ciclabile del lungomare sud dall’incrocio con Via Siracusa fino Piazzale Boscovich con una velocità non superiore a 15km/h;
– sulla pista ciclabile lungo via destra del porto fino al Ponte dei Mille con una velocità dei monopattini consentita non superiore a 15km/h;
– nei percorsi ciclopedonali dei parchi: Renzi Madre Elisabetta, Maria Callas, Alcide Cervi, Olga Bondi, Fabbri, Poderi della Ghirlandetta con una velocità consentita non superiore a 15km/h;
– sulla pista ciclabile del lungomare nord a Viserbella con una velocità non superiore a 15km/h.
E la segnaletica verticale che dovrà essere installata in queste aree? Per ora non c’è. Esiste l’ordinanza per la segnaletica, che va però interamente installata.
Si diceva che Helbiz è già a Rimini, “con la volontà di supportare il Comune con una soluzione innovativa, in un periodo come l’estate che vede la mobilità in città in grande difficoltà”. L’area della città interessata “è quella che unisce la zona del porto fino ad arrivare al Gran Hotel di Rimini, aumentando così le possibilità di spostamento sul lungomare, uno dei più lunghi d’Europa, in maniera rapida, contribuendo anche alla diminuzione del traffico cittadino e delle emissioni. Un valore aggiunto, dunque, sia per i riminesi che per i turisti estivi”. In via sperimentale il servizio è attivo tutti i giorni dalle 7.00 alle 24.00. E’ sufficiente scaricare l’applicazione mobile gratuita, disponibile su Smartphone Android e iOS, che permette di localizzare i monopattini elettrici e sbloccarli mediante la scansione di un codice QR situato sul manubrio. A partire dalla seconda corsa, le tariffe sono di 1 euro allo sblocco e di 15 centesimi al minuto. Si può noleggiare il monopattino elettrico Helbiz e saldare il costo delle corse anche con Telepass Pay. “Dopo l’incredibile esperienza di Milano, abbiamo deciso di portare il nostro servizio anche a Rimini, che diventerà la prima città dell’Emilia Romagna ad aprirsi al sempre più diffuso trend della micromobilità”, dichiara Luca Santambrogio, Country Manager di Helbiz Italia. “Siamo certi che anche le istituzioni locali accoglieranno positivamente questa novità che offre un valore aggiunto non solo a Rimini, ma anche ai cittadini e i turisti che affollano la città nel periodo estivo offrendo una soluzione intelligente e divertente, ma soprattutto ecosostenibile”.
Esiste un regolamento di utilizzo dei monopattini al fine di non creare problemi e pericolo anche dal punto di vista della sicurezza da parte degli utilizzatori? No. E d’altra parte non esiste nemmeno per le biciclette. Ma da Helbiz, azienda per la micromobilità elettrica fondata da imprenditori italiani e con quartier generale a New York, fanno sapere che per loro questo è un tasto molto importante sul quale stanno lavorando dall’inizio del servizio, anche con campagne di sensibilizzazione, come si può vedere in questo video.
Sulla carta alcuni obblighi per il gestore del servizio ci sono, ma poi andranno fatti rispettare. Ad esempio, “garantire il pronto intervento e controllo dei monopattini posti in servizio, per cui entro 24 ore dalla segnalazione dovranno essere rimossi i monopattini abbandonati o posteggiati in modo improprio o in aree vietata. Nel caso in cui ciò non avvenga il Comune provvederà alla rimozione, imputando i costi dell’operazione al gestore; garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria dei monopattini acconsentendo a controlli periodici a campione da parte del Comune di Rimini tramite propri rappresentanti. Nel caso in cui da tali controlli dovessero emergere criticità meritevoli di interventi di manutenzione, il gestore dovrà adempirvi entro 15 giorni dalla relativa contestazione; predisporre un sistema di notifica all’utente del mancato rispetto delle norme, fino a escluderlo dal servizio, in caso di ripetute inadempienze”. E’ contemplata anche la fornitura del “giubbotto o delle bretelle retroriflettenti ad alta visibilità da indossare da dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere come da prescrizione del Decreto Ministeriale”.
I numeri sulla incidentalità di questi mezzi elettrici al momento sono molto bassi, con una percentuale dello 0,030%. Il metodo di fruizione dei monopattini elettrici sarà un po’ quello già visto all’opera con Obike, ovvero il Bike sharing “free floating”. I monopattini si utilizzano e si lasciano al loro destino. Sarà l’App a condurre al mezzo più vicino. Per fare un bilancio bisognerà attendere la fine dell’estate.
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