Hanno lordato la statua di Marx. E ora, è ora di spostarla

Hanno lordato la statua di Marx. E ora, è ora di spostarla

Un monello ha disegnato un membro in attività sul monolite che onora il guru del Comunismo. L’opera è stata fatta da un artista schivo e geniale, che poco più in là ha scolpito Maritain, pensatore cattolico. Ma cosa ci fa quell’archibugio davanti alla Biblioteca civica?

Marxismo, cioè: ruba quanto puoi e mogli in comune
Per quanto non possiamo non dirci anticomunisti, nessuno direbbe che Karl Marx è un c***one. Al di là del fatto che ci è ignota l’entità del suo membro, il filosofo del Capitale è stato, indubbiamente, insieme a Freud, Darwin, Nietzsche, la personalità più eminente del mondo contemporaneo. Ha scoperto che la Storia – a quel tempo – si faceva tramite la ‘lotta di classe’ e che il capitalismo è il peggiore dei mali. Le teorie di Marx e dei suoi sono state saggiamente riassunte così dal poeta russo Valerij Brjusov, anarchico nel 1905, comunista nel 1917 – e con ruoli di eminenza nelle aule sovietiche – cinico opportunista sempre: “So che cos’è il marxismo: ruba quanto puoi, e mariti e mogli in comune”.

Da Karl a Marilyn: per un censimento delle statue civiche
Riannodiamo i fatti. Per onorare i 120 anni dalla morte del patron dei comunisti, alcuni “lavoratori riccionesi”, in modo del tutto casuale – Marx, a differenza di Garibaldi, dalla Romagna non è mai passato né ha mai pensato di farci il bagno – ordinano ad Augusto Del Bianco una statua. Del Bianco, animo schivo, ruvido, solitario, cresciuto artisticamente a Parigi, scultore ‘impressionista’ – oltre che notevole disegnatore – con lo studio nei recessi misanesi, ci sta. Sbalza un faccione che pare la testa decapitata di Golia. Il faccione viene conficcato su un assurdo monolite a forma di parallelepipedo verticale. Un obbrobrio. La scultura, con didascalia ornamentale – la frase sadica di Marx: “I filosofi hanno solo interpretato il mondo in modi diversi ma il punto ora è di cambiarlo” – viene posta, chissà perché, davanti alla Biblioteca civica. Ma lì più che il fondatore del comunismo, a tutela del patrimonio librario, non dovrebbe starci un poeta, un letterato, chessò, Leopardi, Pascoli, Brullo? Amen. La statua è il segno perfetto dell’ingerenza della politica sulla cultura, dell’ideologia sulla fantasia. Del Bianco, per altro, fa un altro paio di sculture civiche a Riccione. Che c’entrano nulla con Marx e con il suo pensiero. In piazza Igino Righetti fa sfoggio di sé la faccina di Jacques Maritain, il filosofo cattolico neotomista; presso Spontricciolo, invece, c’è la statua di Madre Teresa di Calcutta. Che i colti faccian poco gli schifiltosi: a Riccione si tiene tutto quel che capita. Poco lontano dal faccione di Marx c’è la statua di Marilyn Monroe con canonica gonna sventagliata all’aria, davanti alla stazione, poi, c’è il pony rampante. Ma ve l’immaginate il guru comunista che fa un valzer con Marilyn, poi la porta in paradiso sul suo cavallo alato? Sono tanto varie – e tanto buffe – le statue che punteggiano Riccione – mettiamoci pure la trentina del ciclo ‘La Pietra e il Mare’, realizzato negli anni Novanta – che bisognerebbe catalogarle in un brochure apposita, da dare in mano ai turisti, è un sollazzo meglio del luna park.

Sperma di regime
Ora, però, alla maleducazione civica, all’ignoranza storica, c’è un limite. Davanti al monolite con su il viso di Marx, ogni anno, i nostalgici di Lenin e di Stalin portano dei fiori, per festeggiare il compleanno del loro mito. Beh, da qualche giorno un monello ha dipinto sull’affare un membro stilizzato – due palle e una roba che s’allunga – nell’atto di annaffiare il mondo della sostanza lattescente che dona la vita. A voler speculare sui simboli, i concetti di Marx sono stati lo sperma che ha dato avvio, ha dato vita a una vasta serie di sciocchezze e di regimi. Ma c’è poco da scherzare. Il danno fatto alla Storia va immediatamente sanato, cancellando l’obbrobrio pornografico in pieno giorno. Per i 200 anni dalla nascita di Marx, l’anno prossimo, poi, facciamo una promessa: spostiamo la statua altrove. Davanti al Comune? Io farei il cambio con quella di Maritain.

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