La follia animalista colpisce Gessica Notaro. Quando l’ideologia arriva a odiare la persona

La follia animalista colpisce Gessica Notaro. Quando l’ideologia arriva a odiare la persona

Gessica Notaro si schiera in difesa dell’Acquario di Rimini e l’odio animalista si scatena sul web: “Ti sei meritata l’acido in faccia”. Si tratta dell’ennesimo episodio di ignobile violenza verbale proveniente da una vera e propria forma di ideologia che è caratterizzata dall’odio verso l’umano.

Minacce, insulti, auguri di disgrazie. È sempre il medesimo lo “stile” intimidatorio degli ultra-animalisti se non la pensi come loro. Questa volta nel mirino dei fanatici ci è finita Gessica Notaro, il loro ultimo bersaglio. Il motivo di questo accanimento è surreale, almeno per le persone che non sono state ancora contaminate da questo virus fondamentalista.
Gessica porta sulle spalle la “colpa” di essersi schierata in difesa dell’Acquario di Rimini (ex Delfinario) coi suoi amati leoni marini Buddy e Morgan. Inaccettabile per chi, davanti ad uno spettacolo, si trasforma in un odiatore professionista degli esseri umani. I terribili esseri umani che sfrutterebbero e si prenderebbero gioco di loro gustandosi l’esibizione.
Parlano espressamente di “animali schiavizzati in una vasca per intrattenere un pubblico privo di coscienza e buonsenso”.
Si scandalizzano tanto dicendo che è straziante vedere soffrire i cuccioli mentre vengono portati via dalle loro madri solo perché devono fare salti per gli spettatori e far guadagnare soldi a chi li fa esibire, quando nel mondo animalista c’è chi sostiene la legittimazione dell’utero in affitto dove accade la stessa identica cosa, ma al posto dell’animale c’è un essere umano che viene strappato dal seno materno e trattato come un prodotto da acquistare. Denunciano la condizione degli animali tenuti in cattività, esaltando la loro libertà da queste “prigioni legalizzate” (così le chiamano), fomentandone la loro totale chiusura, il tutto senza tener conto che perderebbero il posto di lavoro tantissime persone come Gessica.

Ma più che altro, visto che ci tengono tanto a liberare questi leoni marini dall’attaccamento di questa ragazza per rispedirli prontamente nel loro habitat naturale, mi chiedo se poi saranno proprio questi coraggiosissimi animalisti a proteggere Buddy e Morgan dalle insidie dei pericolosi predatori come ad esempio gli squali, perché con grande sorpresa, a differenza di tanti animalisti, vi annuncio che gli squali non sono vegani, ma si cibano pure di leoni marini. Per non parlare del fatto che tante di queste persone pronte a protestare per salvare la vita di un pipistrello, sarebbero state le prime a voler staccare immediatamente il respiratore al piccolo Charlie Gard, il bambino affetto da una malattia rara, ucciso barbaramente qualche giorno fa dopo un’assurda disputa legale.
Non manca nemmeno la più grande ipocrisia tra le contraddizioni del pensiero iper-animalista. Infatti, non pochi animalisti si dichiarano contro l’aborto procurato nei confronti di una cagna, mentre sono ferventi abortisti per quanto riguarda l’essere umano. Ciò significa che la vita di un cane sarebbe più importante di quella di un bambino? Siamo veramente arrivati alla frutta. Lasciate in pace Gessica Notaro e il suo affettuoso legame con questi leoni marini. Legame che gli animalisti, ideologicamente e forse pure per invidia, non potranno mai comprendere.

Fotografie: due immagini dalla pagina Facebook di Gessica Notaro

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