I giovani e il mare. La sfida vincente del Club Nautico Rimini

I giovani e il mare. La sfida vincente del Club Nautico Rimini

Nell'ultimo quadriennio ha coinvolto quasi 700 ragazzini fra i 6 e i 16 anni.

La scuola vela è la gemma vitale del Club. Svolge una mission connaturata alla identità di Rimini. Ha una squadra agonistica che sta dando non poche soddisfazioni e che schiera una quarantina di giovani. E il 2017 può essere l'anno di importanti risultati a podio. Intervista ad Andrea Musone, direttore sportivo del Club Nautico.

I giovani e il mare. Scatta naturale l’associazione di idee fra la Scuola Vela del Club Nautico Rimini e il famoso romanzo di Ernest Hemingway, anche se i protagonisti nel primo caso sono ragazzi della nostra città che si dedicano ad uno sport e nel secondo un giovane pescatore alla scuola del vecchio Santiago. “La nostra attività è rivolta ai giovani riminesi, con l’obiettivo di avvicinarli e appassionarli allo sport e alla conoscenza del mare”, dice Andrea Musone, direttore sportivo del Club. E’ stato il primo degli eletti alla consultazione interna dello scorso novembre per il rinnovo degli organi sociali. E’ ben noto nell’ambiente, ma merita una presentazione per tutti quelli che dell’ambiente non sono. Imprenditore legato all’import export in tutt’altro settore, socio del Club Nautico sin da bambino, atleta agonista.
Negli anni si è assunto ruoli di responsabilità: nel consiglio direttivo dal 2004, cinque anni dopo è diventato direttore sportivo, per approdare alla carica di vicepresidente a fianco di Gianfranco Santolini, ma è stato anche vicepresidente nella XI Zona FIV e referente provinciale Coni in questo stesso ambito. Sarà lui a condurci nella conoscenza del Club dal punto di vista sportivo.

Cominciamo con qualche numero. Il Club Nautico di Rimini è una istituzione che porta sulle spalle una storia di 84 anni. Difficile non notarla, perché domina piazzale Boscovich, ma forse ci sono ancora riminesi che non la conoscono al di là della facciata. Parleremo anche di questo con Musone. Per ora limitiamoci a dire che la scuola vela è la gemma vitale del Club, che sprizza energia e partecipazione. Sovrasta per tesserati gli altri Club romagnoli (il confronto è sui numeri del 2015): 167 quelli di Rimini, 138 per il Circolo Nautico “Amici della vela “di Cervia, 98 per il Circolo Velico Ravennate, 86 per il Circolo Nautico del Savio e 53 per la Congrega dei Velisti di Cesenatico. Nel 2016 i tesserati della scuola vela del Club Nautico hanno superato i 170 (174) allievi, confermando un trend in costante crescita: erano infatti 95 nel 2012, 138 nel 2013, 148 nel 2014. Se si passa ad analizzare i corsi, nel quadriennio 2013-16 se ne contano di iscritti 213, 197, 222 e 243 (+10%), per un totale di 875 che hanno coinvolto 665 ragazzini fra i 6 e i 16 anni.

La scuola vela in numeri

Ancora. C’è una squadra agonistica che sta dando non poche soddisfazioni e che schiera una quarantina di giovani, suddivisi nelle varie categorie, agguerritissimi nelle competizioni nazionali, europee e mondiali, con quattro atleti nell’Italian Laser team (Giacomo Musone, Martina Bascucci, Isotta Bernardoni, Sophia Sapignoli).
Lo scorso dicembre il Coni ha premiato col riconoscimento dello “Sportivo dell’anno 2016″ due atleti e un istruttore del Club Nautico di Rimini, ovvero Olga Fregni (squadra O’pen Bic), Giacomo Musone (Laser) e Laura Pennati, istruttrice, responsabile vela e squadre agonistiche. Una bella soddisfazione, ma non l’unica. Olga Fregni e Jacopo Cavagna rappresenteranno la Classe O’pen Bic Italia all’evento “Americans Cup Endeavour 2107” che si svolgerà in concomitanza con la prossima America’s Cup in programma alle Bermuda, la più importante manifestazione velica del mondo.
“Ritengo che il percorso iniziato quattro anni fa, non senza incontrare diffidenze e critiche, stia dando ottimi risultati”, spiega Andrea Musone. “L’anno della svolta è stato il 2012, con la decisione di uscire dalla classe velica Optimist e di avventurarci nell’O’pen Bic, creando uno junior club dove insegniamo ad andare per mare senza fanatismi da prestazione, tanto è vero che la nostra scuola vela non è esclusivamente dedicata alla formazione in acqua ma prevede un approccio più ampio a contatto con il mare nel suo insieme. Devo dire che questa impostazione è stata ben recepita ed è piaciuta alla città. L’uscita dall’Optimist non è stata una decisione da niente, anzitutto perché ha comportato un mettersi in discussione e l’inizio di un percorso nuovo”. Quindi siete andati controcorrente… “A leggere quel che scrivono adesso degli specialisti riconosciuti, direi che abbiamo un po’ precorso i tempi”. Specialisti? Musone fa riferimento a Luca Bontempelli, velista di livello e giornalista sportivo, che lo scorso marzo ha pubblicato su Sailing Revolution una stroncatura che nel titolo dice già parecchio: “Scarso come un velista italiano, dannoso come un Optimist”. Sostiene che “la radice del problema della vela italiana si chiama Optimist” e argomenta questa tesi anche con la classifica per nazione, dalla quale risulta che l’Italia è il fanalino di coda, per arrivare a sostenere che “O’pen Bic e Topper”, due alternative all’Optimist, “hanno un appeal nettamente superiore allo sgraziato Optimist, sono più belle, più tecniche, dipendono assai meno dal peso (e quindi anche dalla lunghezza di chi li conduce), ma in Italia, al contrario di quello che succede nel resto del mondo faticano moltissimo…” Ma qui entriamo in un campo troppo specialistico, che lasciamo subito.

L’attività: periodo 2012/13-2015/16

“Abbiamo fatto una scommessa, basata però su valutazioni molto ponderate e strategiche, e mi sembra che i risultati ci diano ragione”, chiosa Musone. “Da quest’anno l’O’pen Bic è stata inserita nell’attività Under 16 della Federazione Italiana Vela, questo ci conferma la scelta fatta”.
La scommessa sta regalando frutti diversi, uno dei quali è una partnership internazionale che apre anche nuove prospettive sul futuro. “Alcuni genitori e soci sammarinesi, incuriositi e attratti dall’attività O’pen Bic, hanno iscritto i loro figli. A partire da questo è stata creata la classe O’pen Bic San Marino, ottenendo il riconoscimento internazionale e la prospettiva che il nostro Club diventi lo sbocco a mare per le attività veliche della classe Sammarinese. Visti i passi compiuti, non nascondo che il mio desiderio sia quello di riuscire a portare un atleta sammarinese ai giochi dei piccoli stati”. Un modello di collaborazione da fare invidia e le istituzioni politiche farebbero bene a prendere esempio dallo sport.
Si sente spesso ripetere un giudizio che suona paradossale: che cioè Rimini rischia di voltare le spalle al mare, finendo per considerarlo un optional. “La nostra ragion d’essere è proprio quella di accompagnare i ragazzi alla scoperta del mare e in questo senso la vela è il viatico perfetto. Quest’anno inseriremo nelle nostre attività anche le tavole a vela come da indicazione della FIV.
Il naviglio non manca e nemmeno i “maestri”: “Le nostre sono tutte barche recenti (circa 25 derive) e la scuola vela è composta da un organico di 5-7 istruttori, con 7 corsi bisettimanali che vanno da metà giugno a metà settembre”.

C’è anche un centro di preparazione atletica, inaugurato nel luglio dello scorso anno e intitolato a Filiberto Sammarini, che nel giro di pochi mesi ha visto accreditarsi un centinaio di soci del Club e che è diventato il luogo di allenamento per tutti i giovani delle squadre agonistiche, seguiti da un laureato Isef che è anche istruttore della scuola vela.
“Il nostro desiderio è quello di poter incrementare quello che stiamo già facendo: ripartiamo a breve con attività mirate ai giovani dai 6 ai 16 anni, ma da gennaio il Club Nautico di Rimini si è anche iscritto per la prima volta alla Lega Italiana Vela, che raccoglie i 36 circoli più di spessore su scala nazionale. Abbiamo così la possibilità di partecipare a regate su monotipi, per gli equipaggi più rappresentativi di ogni Club. Anche questa è una scommessa importante perché pensiamo di avere maturato atleti che meritano anche questa chance e di potersi misurare sulla scena internazionale”. L’approdo per i migliori è infatti una sorta di Champions League della vela.
Ci sono altri due temi che stanno particolarmente a cuore ad Andrea Musone. Il primo è quello di un Club Nautico dialogante col contesto nel quale è inserito. “Non da oggi sosteniamo che il Club deve essere una realtà aperta alla città e non elitaria. Anche in questo siamo stati confortati da riconoscimenti, seppure indiretti, molto autorevoli. La Federazione Italiana Vela ha promosso l’iniziativa del “Vela Day”, da poco inaugurata, per avvicinare il grande pubblico, soprattutto quello dei giovani. Il Club Nautico cammina su questa strada da tempo, convinto di costituire un bene della città e non un club esclusivo”, chiarisce Musone. “Tante sono le collaborazioni che abbiamo allacciato, dalla Rimini Marathon (lo slogan, già familiare a molti riminesi, è “Club Nautico e Rimini Marathon corrono insieme”) alla Strarimini, dalla adesione ai progetti “Lo sport non va in vacanza “ e “321 Sport” organizzati dal Comune, ai Giochi studenteschi nazionali, all’organizzazione della “1001Vela Cup” regata nazionale interuniversitaria, fino a intese con associazioni di volontariato, finalizzate a promuovere manifestazioni che hanno anche permesso di donare il ricavato a scopo benefico: Fondazione Cetacea di Riccione, Il punto Rosa, il Centro di Aiuto alla vita, Rimini Shiatzu, Soroptimist, solo per citarne alcune”.

Il secondo tema è collegato al primo ma ulteriormente nobilitato dalla finalità altamente sociale. “Esperienze come le uscite in barca a vela con le famiglie di ‘Rimini autismo’ e ‘Rimini Ail’, e che vedono i soci del Club mettere a disposizione le loro barche, sono occasioni che riempiono di emozione e ripagano più di ogni altra cosa il tanto impegno profuso”.
Andrea Musone ci lascia con una promessa. “Il 2017 può essere l’anno di importanti risultati a podio per i nostri agonisti, a partire dal campionato mondiale O’pen Bic che si tiene a luglio sul Lago di Garda, un campo di regata che conosciamo bene.”
Buon vento al Club Nautico Rimini e ai suoi giovani velisti.

 

Le prossime manifestazioni sportive
2° Memorial F. Sammarini, altura: 9 aprile
Regata nazionale circuito Formula Kite Foil: 20-21 maggio
51° Coppa Tamburini-Snipe: 27-28 maggio
Memorial A. Sorci-Laser, 420, 470: 4 giugno
Regata Dinghy 12”: 10-11 giugno
Tappa Nazionale Circuito F18-catamarani: 22-23 luglio
Tecno 293–windsurf: 2-3 settembre
Interzonale classe O’pen Bic: 1 ottobre
Euro Challenge O’pen Bic-San Marino: 6-8 ottobre

Le collaborazioni
Rimini Marathon: 29-30 aprile; Strarimini: 21 maggio; Itaca day-Rimini Ail: 15 luglio; Uscita-Rimini Ail: 9 settembre

Qualche assaggio del palmares del Club Nautico di Rimini
Atleti e soci premiati alla Festa della vela XI Zona FIV Emilia Romagna 2016
Giacomo Musone: 1° Ranking List Laser standard, 1° Campionato zonale 2016 e 3° classificato Under 21 Campionato Nazionale Classi Olimpiche (CICO); Federico Fregni: 2° Ranking List Laser standard; Olga Fregni: 1° classificata femminile Campionato Nazionale Under 16 O’pen Bic – 3° classificata femminile Campionato Mondiale U16 O’pen Bic – 1°classificata Ranking List Nazionale Under 16 O’pen Bic; Jacopo Cavagna: 2° classificato Ranking List Nazionale U16 O’pen Bic; Greta Montevecchi: 1° classificata Ranking List Nazionale U16 O’pen Bic.

Risultati dei soci
Michele Zambelli: Campione italiano Mini 2011-2012-2014-2015 – 2° nella seconda tappa della MiniTransat 2015 e 6° nella classifica generale; Max Sirena: è il famoso skipper di Luna Rossa, ha al suo attivo varie vittorie e nel 2013 è stato eletto velista dell’anno; Fabio Mangione: 1° al III trofeo Principato di Monaco e 1° classificato classe A-Barcolana classic 2016; Enzo Fontanot: 3° classificato Barcolana Classic 2016 – Scarrelli A.

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