"In questi giorni ne stanno girando solo due. Gi altri che stanno eseguendo il servizio, sono autobus a gasolio". La clamorosa denuncia viene dalle segreterie provinciali di UGL Autoferrotranvieri e USB Lavoro Privato. Start Romagna risponde, per la parte di "propria competenza", ma solo in parte.
La via crucis per l’entrata in funzione dei mezzi elettrici ExquiCity18T del Metromare è nota. A parte i ritardi, prima sulla linea hanno viaggiato i bus ibridi o a metano, con una spesa supplementare di 1,1 milioni di euro, poi un anno fa hanno fatto la loro comparsa i veicoli full electric, costati una decina di milioni. Che si aggiungono alla spesa del tracciato di 9,8 chilometri: oltre 90 milioni di euro. Ma ora come se la passano? A rivelarlo sono le segreterie provinciali di UGL Autoferrotranvieri e USB Lavoro Privato.
«Ci stiamo chiedendo che fine hanno fatto i buoni propositi che hanno mosso alla progettazione, con successiva realizzazione e sfrenata promozione del Metromare. Di tutti i mezzi filosnodati che dovrebbero girare sul tracciato in questione, in realtà in questi giorni ne stanno girando solo due.
Tutti gli altri che ad oggi stanno eseguendo il servizio, sono autobus a gasolio; fra l’altro sottratti al TPL. Dei nove mezzi elettrici pagati montagne di euro, ne stanno girando solo due quindi chiediamo: hanno problemi meccanici?». Abbastanza clamorosa questa perla che si aggiunge alle tante viste in precedenza a proposito di Metromare.
«Ci preme ricordare che i mezzi destinati ad effettuare il servizio Metromare, sono rimasti fermi per oltre un anno prima di essere impiegati nel servizio per il quale erano stati acquistati, per motivi che vorremmo fossero spiegati pubblicamente da Start Romagna e da PMR. UGL Autoferrotranvieri e USB Lavoro Privato hanno la convinzione che le spiegazioni delle problematiche che abbiamo posto finora, debbano obbligatoriamente essere fornite ai contribuenti ed utenti. Tutto il danaro che è stato investito per la realizzazione del tracciato e l’acquisto dei filobus impone che venga fornito un servizio efficiente ed utile alla cittadinanza. Ci preme ricordare che, la carreggiata segregata (così è tecnicamente definita) è destinata esclusivamente al transito dei mezzi Metromare, quindi chi esegue il servizio alla guida dei mezzi, deve avere certezza che non vi siano altro che i veicoli aziendali al suo interno. Ad oggi anche questo problema, insieme alle avarie dei mezzi acquistati ad hoc devono ancor avere soluzioni apprezzabili e definitive. In realtà serviva indubbiamente fin dall’inizio una pianificazione seria e lungimirante che forse non è stata fatta?».
Start Romagna non ha perso tempo nel rispondere, ma solo in parte.
«In merito alla nota delle organizzazioni sindacali UGL Autoferrotranvieri e USB Lavoro Privato sulle questioni del Metromare, Start Romagna intende chiarire quanto di propria competenza. Il momentaneo fermo di alcuni mezzi è dovuto ad una serie di contingenze. Due veicoli necessitano della sostituzione di batterie, altri due hanno problemi tecnici di altra natura». Che però non vengono spiegati. «Trattandosi di mezzi ancora in garanzia, è necessario l’intervento delle ditte preposte alla manutenzione, i cui ritardi sono da attribuirsi a difficoltà indipendenti da Start Romagna». Quindi i ritardi ci sono.
«I restanti mezzi sono stati fermati per essere preparati alla revisione che, per questa tipologia di veicoli, deve essere effettuata obbligatoriamente ogni anno». Abbastanza macchinoso, se è vero che ogni anno i mezzi andranno fermati per sottoporli a revisione.
Conclude Start Romagna: «Essendo trascorso un anno dal loro ingresso in servizio, i veicoli Exquicity Full Electric dovranno essere sottoposti a revisione da parte dei tecnici di ANSFISA, l’ente preposto ai controlli, che sarà a Rimini il prossimo 4 novembre». E intanto si va a gasolio.
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