Questa sera con inizio alle 19,30 in piazza Tre Martiri. Il coinvolgimento del movimento di Cl, l'invito a tutte le associazioni diocesane, al vescovo e al vicario.
Con l’Appello all’umano che si tiene questa sera, 20 novembre, si è arrivati a quota cento. Dal 20 agosto 2014 sono infatti cento mesi che senza soluzione di continuità ci ritroviamo in piazza a pregare a favore dei tantissimi cristiani che soffrono in ogni parte del globo a causa delle persecuzioni e delle guerre, recenti e antiche; queste ultime purtroppo sono tante volte sconosciute e quasi nessuno ne parla sui media e in televisione.
Per l’appuntamento di oggi abbiamo sottolineato ancor di più l’intenzione di preghiera per la pace come insistentemente ci chiede papa Francesco. Anche per questo abbiamo volentieri accettato la richiesta di coinvolgimento del movimento di Comunione e liberazione a cui il Papa ha chiesto un “accompagnamento nella profezia della pace, Cristo Signore della pace!” ed ha invitato tutti a nutrire una “santa inquietudine profetica e missionaria”, dicendo ancora: “Non rimanete fermi”. Queste le parole usate da papa Bergoglio nell’udienza del 15 ottobre in piazza San Pietro per il centenario di nascita del fondatore Luigi Giussani. È questa anche la ragione per la quale abbiamo invitato, come sempre ma con maggiore vigore, tutti i movimenti laicali e le associazioni diocesane. Inoltre abbiamo anche invitato il vescovo Francesco Lambiasi e il suo vicario Maurizio Fabbri.
Per favorire una maggiore comodità nella partecipazione abbiamo anticipato l’orario di inizio alle 19,30 in piazza Tre Martiri, con la recita del rosario e la lettura di testimonianze. Nella stessa serata saranno con noi numerose altre città, comunità monastiche e religiose in Italia e all’estero. A conclusione del gesto saranno raccolte offerte destinate ai fratelli cristiani costretti a fuggire dai loro territori per le violenze della guerra e della persecuzione.
Comitato Nazarat Rimini
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