Il Consiglio di Stato congela lo “sfratto” dell’aero club dal “Fellini”

Il Consiglio di Stato congela lo “sfratto” dell’aero club dal “Fellini”

Sospesa l'esecutività della sentenza del Tar di Bologna, che aveva dato ragione ad Airiminum. Per il merito occorrerà attendere ottobre, ma l'aero club presieduto da Falsetti tira un bel respiro di sollievo. E dal proprio sito internet lancia una raccolta fondi per continuare la battaglia legale.

Lo scorso marzo il Tar di Bologna si era espresso chiaramente giudicando “del tutto infondati” i motivi del ricorso presentato dall’Aero Club di Rimini nei confronti di Airiminum e di Enac, davanti alla prospettiva di essere sfrattato dal sito che occupa da quasi un secolo e sul quale svolge l’attività, senza scopo di lucro, di scuola di volo. Perché, aveva sentenziato il Tar, dal settembre del 2015 Airiminum 2014 è divenuta a tutti gli effetti il gestore totale delle aree aperte al pubblico dell’aeroporto riminese, avendole ricevute in concessione da Enac, e tra queste aree ci sono anche quelle occupate dall’Aero Club. E poco importa se il perimetro sul quale insiste l’organismo presieduto da Falsetti rientra fra quelli della Repubblica di San Marino, la quale, specificarono i giudici amministrativi di primo grado, “può stipulare nuovi rapporti di sub concessione delle aree affidatele, purché siano finalizzati all’esercizio delle attività commerciali aeroportuali della Repubblica nelle aree stesse, con esclusione della possibilità di continuare a gestire i rapporti ancora in essere con i precedenti concessionari di Enac”. Ma questo era solo il primo round. Il secondo ha cominciato a scriverlo il Consiglio di Stato, al quale l’Aero Club si è rivolto sperando nella riforma della sentenza del Tar dell’Emilia Romagna.

Il 26 luglio nella camera di consiglio presieduta da Francesco Caringetta è stata scritta una pagina nuova, cioè è stata concessa la sospensiva: “Considerato che le numerose e complesse questioni di fatto e di diritto poste dal ricorso devono essere più adeguatamente esaminate in sede di merito, e considerato tuttavia che sussiste un pregiudizio grave e irreparabile in relazione allo sgombero dell’area, che la Airiminum 2014 ha preannunciato in data 11 aprile 2018 e che limitatamente a tale profilo l’istanza cautelare può trovare accoglimento, il Consiglio di Stato sospende l’esecutività della sentenza impugnata”. Il merito è rimandato al 18 ottobre ma l’Aero Club tira un bel respiro di sollievo.

“Non solo è sospesa la sentenza del Tar che ci vedeva soccombenti e buttati fuori dai nostri spazi dalla società di gestione, ma è da intendersi sospesa anche l’ordinanza di estromissione della Direzione Aeroportuale di Bologna”, commenta Fabio Falsetti. “Ogni diritto acquisito fino a tale data deve essere garantito e/o ripristinato, ivi compresa la possibilità di accedere ai nostri spazi, proseguire le attività aero-scolastiche e le attività culturali legate al mondo aeronautico, senza ulteriori impedimenti (sbarre, mancati rinnovi di pass per entrare nei nostri spazi, pretestuosa latitanza degli operatori d’ufficio e tanto altro…)”. E aggiunge: “La nostra non è la semplice battaglia di uno sparuto gruppo di nostalgici appassionati di volo, ma una lotta di principio e di verità che desideriamo sia condivisa da tutta la cittadinanza di Rimini e da tutto il mondo dell’aviazione, dagli Areo Club italiani e da tutti gli appassionati di volo, molti dei quali ridotti nelle nostre stesse condizioni”.

Sul proprio sito internet l’Aero Club ha inserito la possibilità di raccogliere donazioni sotto lo slogan “aiutaci a continuare ad esistere”, e scrive: “L’Aero Club di Rimini deve restare dov’è, con tutto il diritto di proseguire la sua storia. Per fare questo e per affrontare i costi dei corridoi dei Tribunali abbiamo dovuto più volte autotassarci dismettendo parte della flotta a nostra disposizione ed oggi siamo tenacemente risoluti a non rinunciare al mantenimento in linea di volo del velivolo-scuola gentilmente concesso da un nostro socio. Ogni scuola è luogo di formazione ed educazione; chiuderne una, qualunque essa sia, è una sconfitta per la Società. Per continuare questa battaglia legale chiediamo che i nostri sacrifici siano sostenuti da tutti coloro che ritengono sia alto il valore della nostra presenza sul territorio e sia utile la nostra attività di formazione e presidio dell’aeroporto. Abbiamo la sensazione che l’Amministrazione di Rimini vorrebbe sostenerci ma non le sia possibile per questioni meramente tecniche, perciò ci rivolgiamo ai cittadini della riviera, a coloro che potrebbero giovarsi di un aeroporto che funziona, agli appassionati di volo di ogni ordine e grado e più in generale a tutti coloro che ritengono che tutti abbiano il diritto di chiedere giustizia e di potersi difendere. Questa sottoscrizione nasce per raccogliere risorse economiche e proseguire la nostra battaglia“.

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