Il dramma dei parcheggi sul lungomare era chiaro già 14 anni fa: ne erano previsti 6.600

Il dramma dei parcheggi sul lungomare era chiaro già 14 anni fa: ne erano previsti 6.600

Nel mettere a punto il piano urbano della mobilità, nel 2008, la giunta Ravaioli focalizzò il problema dei problemi: il forte sottodimensionamento della disponibilità di posti auto sia nella marina che nel centro storico. Ma il parco del mare è ripartito da zero, dopo avere cancellato i project, invece di risolvere la lacuna.

6660 posti auto dal porto canale al lungomare Spadazzi. Alla nuova giunta, che sta continuando sulla strada segnata dal decennio precedente cancellando parcheggi anziché crearne di nuovi nella zona turistica, basterebbe andarsi a riprendere il piano della mobilità licenziato fra 2008 e 2009 dal Comune di Rimini.
«I posti auto derivanti dalla realizzazione di un sistema di parcheggi interrati sotto i Lungomare a sud è pari a circa 6660» (1), si poteva leggere in quel documento. Erano così suddivisi:

DA PORTO CANALE FINO A PIAZZA KENNEDY: 1500

DA PIAZZA KENNEDY A VIA TRIPOLI: 700

DA PIAZZA TRIPOLI A PIAZZA PASCOLI: 800

DA PIAZZA PASCOLI A PIAZZALE TOSCANINI: 1500

DA PIAZZALE TOSCANINI A PIAZZALE GONDAR: 300

FRONTE COLONIA MURRI: 260

SPADAZZI: 800

TOTALE: 6660

«Relativamente al Lungomare Tintori compreso tra Piazzale Boscovich e Piazzale Kennedy, attualmente nelle aree oggetto dell’intervento sono disponibili circa 760 posti per il parcheggio degli autoveicoli e circa 520 posti per le motociclette, distribuiti sul Lungomare, Piazzale Fellini, Piazzale Kennedy, Piazzale Boscovich e viale Colombo e l’Amministrazione Comunale intende realizzare parcheggi interrati per un numero almeno doppio di quelli esistenti, ottenendo quindi almeno una offerta di almeno 1500 posti auto, con la possibilità che possa essere prevista la concessione di una quota parte di posti in uso esclusivo per gli esercizi alberghieri esistenti». (2) Erano gli anni in cui la giunta Ravaioli progettava i project financing del lungomare, che poi saranno cassati con un tratto di matita rossa da Andrea Gnassi, che li definì «operazioni di trasformazione del territorio “chiavi in mano”, ispirati da una idea di riqualificazione (a volte anche estranea all’identità della nostra città) tutta finanziata dalla rendita immobiliare e gestita da un unico operatore». (3) E i parcheggi sono rimasti uccel di bosco.

Ugualmente drammatica la situazione della sosta nel cuore della città: «L’inadeguatezza dell’offerta è manifesta soprattutto nel Centro Storico, ove se si ipotizza di assegnare ad ogni famiglia residente almeno uno stallo per la sosta su strada, il numero di posti mancanti ammonta a 1639, ovvero una richiesta inevasa per circa poco più della metà delle famiglie che vi abitano». (4) Ne erano ben consapevoli gli amministratori dell’epoca. «Appare sempre più urgente il problema su come la città debba far fronte all’esigenza di sosta», scrivevano nei documenti ufficiali sulla mobilità. Invece il decennio del cosiddetto rinascimento riminese, ha solo cancellato parcheggi anche nel centro storico.

Con l’arrivo di Gnassi, si parte con la filosofia del Master Plan e di una condivisione strategica che invece di partecipazione delle scelte ha avuto ben poco: «per la prima volta nella storia secolare della città le scelte sul futuro sono uscite dal chiuso dei ‘caminetti’, coinvolgendo l’intero tessuto comunitario nel dibattito e nella stesura del Piano nella convinzione che tale metodo sia l’evoluzione più moderna e efficace del rapporto (solo falsamente conflittuale) tra democrazia diretta e rappresentanza. Il Master Plan rappresenta la prosecuzione e l’aggiornamento dell’inedita metodologia…». (5)

Sul tema dei parcheggi si comincia a muoversi su un binario incerto. Da una parte se ne indica la necessità, ma dall’altra si contestano: «ci chiediamo come è possibile fare quartieri a 0 auto, dopo aver connesso il territorio con la rete della mobilità lenta, se invece la normativa urbanistica impone che alla realizzazione di residenze corrispondano n. autorimesse, n. parcheggi pertinenziali, n. parcheggi da destinare al pubblico. Su questo fronte della normativa urbanistico edilizia c’è da lavorare e molto». (6)
L’idea di «Rimini città mobile senz’auto» con il parco del mare che «disincentiverà l’uso della auto» (7), restano comunque segnali poco incoraggianti per chi ha il problema del parcheggio.
L’atto di indirizzo del Master Plan opterà però per i parcheggi interrati: «Il lungomare dovrà essere liberato dalle auto e la nuova mobilità dovrà svilupparsi secondo un sistema a stanze di distribuzione e d’accesso ai parcheggi interrati realizzati in prossimità delle vie di penetrazione» (8). E sarebbe stata questa la barra dritta alla quale uniformarsi, come ribadito nel corso degli anni dall’amministrazione Gnassi.

2015. Si punta alla «previsione di parcheggi a rotazione pubblici, da collocarsi in interrato, ben raccordati alla viabilità principale» (9)
Viene ribadito che è «prevista la pedonalizzazione di tutta la fascia litoranea con conseguente spostamento a monte (sulla via delle Regine) della viabilità carrabile, l’eliminazione in superficie di gran parte dei parcheggi pubblici esistenti, che troveranno una nuova collocazione in interrato, ad eccezione di una quota (stimata in un range dal 10% al 20%) da realizzarsi in superficie e da destinare a parcheggio per handicap, taxi, auto elettriche con colonnine di ricarica, carico e scarico merci ed eventuali mezzi di servizio e soccorso». (10)
Anche il “vangelo” del piano strategico sin dal 2011 aveva propugnato «la realizzazione di un sistema di parcheggi a servizio diretto dell’area turistica con sistemazioni che non impattino sulla qualità degli spazi aperti (interrati o silos), di dimensioni contenute e da commisurarsi alla capacità della rete stradale e agli obiettivi di pedonalizzazione e rinnovo urbano dell’area turistica». (11) E d’altra parte non è stata questa l’unica tavola della legge che il piano strategico ha gridato ai quattro venti senza centrare l’obiettivo. Aveva anche infilato un paletto molto solido su piazza Malatesta: «Il Piano Strategico considera ormai improrogabile promuovere un progetto unitario che riguardi il recupero del fossato…», che com’è noto è stato invece cementato da Andrea Gnassi. (12)

Cosa è andato storto? Perché il progetto dei parcheggi interrati non ha camminato di pari passo, anticipandola, con la pedonalizzazione del lungomare? Sostanzialmente perché ha inseguito il sogno di “liberare” la città dalle auto, pensando che il parco del mare avrebbe trasformato la città in una sorta di “parco avventura” nel quale a prendere il sopravvento sarebbero stati monopattini, navette e biciclette. Così nei documenti ufficiali i “parcheggi interrati” hanno continuato a fare la loro comparsa, ma sono rimasti sulla carta. Ora che si scopre che il parco del mare rischia di diventare un’area isolata e irraggiungibile, si cerca di correre ai ripari. Ma recuperare il tempo perduto diventa un’impresa ardua.

NOTE

1) Documento relativo alla osservazione avanzata al tavolo permanente della mobilità in merito alla definizione di un sistema di parcamento alternativo a quello previsto con l’ipotesi di pedonalizzazione dei lungomari, 2008.

2) Fondamenti piano urbano mobilità, 2008.

3) Andrea Gnassi, Master Plan strategico, interventi per la realizzazione di una città sostenibile, relazione introduttiva, 2012.

4) Fondamenti piano urbano mobilità, 2008.

5) Andrea Gnassi, Master Plan strategico, interventi per la realizzazione di una città sostenibile, relazione introduttiva, 2012.

6) Andrea Gnassi, Master Plan strategico, interventi per la realizzazione di una città sostenibile, relazione introduttiva, 2012.

7) Parco del mare, Agenzia del Piano strategico.

8) Atto di indirizzo: MASTERPLAN STRATEGICO. Interventi per la realizzazione di una città sostenibile, relazione tecnica, 29.11.2012.

9) Parco del mare: il Consiglio comunale approva l’atto d’indirizzo. Il sindaco: ‘Siamo davanti a una enorme sfida’, 6 agosto 2015.

10) Delibera C.C. 72-2015 – All A Relazione Tecnico Illustrativa.pdf (qui fra i documenti “Parco del Mare – Riqualificazione Lungomare Sud”)

11) Il Piano Strategico di Rimini e del suo territorio. DOCUMENTO FINALE, 2010.

12) Il Piano Strategico di Rimini e del suo territorio. DOCUMENTO FINALE 2010; riqualificazione del centro storico.

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