Il “Fellini” torna a volare e Airiminum regola i conti con Santini e Ancona

Il “Fellini” torna a volare e Airiminum regola i conti con Santini e Ancona

Domani si torna a volare al "Fellini" e Transaero porta dalla Russia i primi 150 passeggeri. Airiminum nella conferenza stampa terminata oggi alle 18.

Domani si torna a volare al “Fellini” e Transaero porta dalla Russia i primi 150 passeggeri. Airiminum nella conferenza stampa terminata oggi alle 18.30 non aveva ancora materialmente ricevuto il notam (“l’atto tecnico che permette a tutti i vettori di conoscere che l’aeroporto di Rimini è aperto”) da Enac ma il dirigente dell’Ente Fabio Nicolai presente al tavolo dei relatori ha detto che “lo stanno firmando in questo momento” e la “targa” dell’aeroporto di Rimini è I048. Avanti.
Dopo una prima parte di ringraziamenti (compresi quelli, trasversali, ai parlamentari Pizzolante e Arlotti) e sottolineature sul risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra, evidenziati da prefetto, sindaco e rappresentanti di Airiminum, la società di gestione è passata a sganciare bombe e a mettere in chiaro che “Airiminum è la soluzione di questo aeroporto, non è il problema”. La prima sulla testa dell’ex curatore fallimentare, Renato Santini: “Andremo a verificare se ha rispettato tutto quello che doveva rispettare dal punto di vista regolamentare e qualora ci fosse qualcosa, e secondo noi c’è, che non è andato come avrebbe dovuto, faremo valere i nostri diritti”, ha detto Corbucci. Che ha messo anche un altro carico su Santini, accusato di non avere fatto nemmeno l’interesse dei creditori: “Fra le proposte per non far chiudere l’aeroporto, avevo messo sul tavolo anche 2 milioni di euro per i creditori, per comprare quello che a gennaio ho invece comprato per 300 mila euro. Se questo è fare l’interesse dei creditori…” Ma com’è noto sulla vicenda è aperto un ricorso al Tar presentato proprio dall’ex curatore, il quale lamenta che il bando Enac ha invece sostanzialmente regalato ad Airiminum il sedime del Fellini.
Airiminum si sente danneggiata anche dal comportamento tenuto dall’aeroporto di Ancona: “Tra le varie cose che lasceremo agli avvocati c’è anche un’azione legale nei confronti dell’aeroporto di Ancona, in quanto riteniamo sia stato molto scorretto nei nostri confronti”, ha detto ancora Corbucci. “Uno scalo gestito da un ente a capitale pubblico, che coinvolge la Regione, e che nonostante versi in una situazione di crisi si permette di spendere 21 euro a passeggero per andare a rompere le scatole ad una società privata, la nostra, che sta partendo ora e che mette dei soldi propri, non denaro pubblico”.
A sparare su Ancona anche il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, che ha definito “scandaloso” l’atteggiamento tenuto dai marchigiani: “Ma come, ad Ancona si può pagare per i passeggeri e a Rimini no?”. Stesso spartito per il vicepresidente di Airiminum, Lucio Laureti e per la presidente Laura Fincato che ha parlato di “concorrenza sleale da parte di Ancona, che va contro le normative europee e avanzeremo una richiesta di danni molto pesante”.
Corbucci ha invece ribadito più volte che Airiminum non ha colpe nell’apertura tardiva (“avendo vinto il bando il 29 settembre pensavo che l’aeroporto non avesse nemmeno chiuso”) ed anzi ha subito un grave danno. Anche se lo scorso 24 febbraio proprio Enac aveva fatto ufficialmente sapere che “nonostante i ripetuti solleciti la società Airiminum, alla data odierna, non ha ancora fornito all’Ente le evidenze tecnico-documentali previste dalla normativa vigente relative all’ottenimento delle attestazioni e certificazioni per la security e per l’handling, e non ha ancora presentato il piano di emergenza aeroportuale”.
Si parte con pochi voli (“numeri ridotti ad aprile”: 18 in tutto fra arrivi e partenze dopo che Vim Airlines ha disdetto, e 1200 in tutta la stagione estiva), che Airiminum motiva proprio come conseguenza della concorrenza subita.
Restano aperte le porte per gli imprenditori locali che vorranno aggiungersi alla cordata, per ora formata – è stato spiegato – da Raffaele Ciuffoli, Simone Badioli (quelli che avevano smentito la nostra anticipazione) e Air Coop. Ci sono però i sindacati sul piede di guerra perché con loro Airiminum non ha siglato nessun accordo e si annuncia battaglia.

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