Il sottopasso pedonale Ausa non è la soluzione, ecco invece una proposta migliorativa

Il sottopasso pedonale Ausa non è la soluzione, ecco invece una proposta migliorativa

Mentre il traffico a Rimini è costantemente paralizzato e i parcheggio sono del tutto insufficienti, la giunta comunale pensa solo a soluzioni ciclabili. La nuova infrastruttura annunciata non intacca questi problemi, occorre una nuova arteria carrabile che unisca la zona del Settebello alla marina.

Sul tema viabilità e parcheggi, drammatico fattore di vulnerabilità che ormai è esploso in tutta la sua gravità, si continuano a leggere uscite politiche delle quali sfugge la logica, la visione a lungo a termine, l’effettiva portata risolutiva al deficit che si vorrebbe colmare.
Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha fatto il punto su alcuni lavori in corso e enunciato anche qualche novità, come il potenziamento della stazione di Viserba, “un investimento di 30 milioni di euro”. Tutto sarebbe da esaminare con attenzione, con i criteri già detti (logica degli interventi, visione a lungo termine e effettiva capacità migliorativa), ma questa volta voglio soffermarmi solo su uno dei progetti annunciati, in maniera un po’ troppo veloce, dalla giunta comunale: “Infine è prevista la realizzazione del nuovo sottopasso lungo il percorso della ciclabile del parco Ausa, in sostituzione di quello esistente. Sarà un’infrastruttura più ampia e confortevole in connessione con la rete di percorsi ciclopedonali esistenti. Anche in questo caso le opere saranno realizzate da RFI”.
La mia reazione è subito stata questa: perché allora quel nuovo sottopasso non farlo carrabile, creando un – a mio parere indispensabile – collegamento tra l’area del Settebello e la zona del mare, ricavando anche un nuovo (e pure in questo caso indispensabile) parcheggio? In fondo, anche nel caso del sottopasso ciclopedonale, si andrà comunque a mettere le mani nel parco con un intervento non poco “invadente”. E quindi perché non approfittarne per dare finalmente risposte significative e durature sia dal punto di vista della esigenza di parcheggi che di mobilità, uscendo dalla “ciclopedonite” che pare essere l’unica preoccupazione a Rimini?
Quali sono le esigenze ormai ineludibili, che invece il sottopasso ciclopedonale non affronta in nessun modo?
1) La via Tripoli non riesce assolutamente a smaltire il traffico essendo l’unica arteria confluente nella marina e col parcheggio interrato i problemi potrebbero solo aumentare.
2) Occorre trovare una soluzione ai parcheggi mancanti a Marina centro e l’area FS (indicata in rosso) è idonea per raggiungere questo scopo.
Ritengo che un nuovo sottopasso nel parco Ausa sia un investimento che merita di essere sostenuto solo se potrà produrre risultati migliori su viabilità e parcheggi, e dunque tanto varrebbe allargarlo anche per il transito delle auto e partendo a fianco del campo di calcio (Settebello) per “sbucare” a Marina centro.
Non la solita soluzione “minimalista” e che non risponde ai problemi, insomma. La mia proposta darebbe vita ad un’arteria (indicativamente segnalata in blu) che andrebbe ad alleggerire buona parte del traffico presente in zona: via Tripoli, via Roma, via Vespucci principalmente, dove se si considera anche l’unione di via Roma (zona ex questura) con la futura rotatoria Bigno, di fatto si raddoppierebbe l’intera via Tripoli, permettendo quindi anche di riorganizzare il traffico intenso attualmente presente e nelle ore di punta praticamente sempre soggetto a blocchi.
Allargando l’orizzonte, strategia che a Rimini manca da tempo, se si apre una nuova porta cittadina (pedonale) in corrispondenza di un anfiteatro recuperato, si unisce materialmente in modo sostanziale il mare con il centro storico, una scelta auspicata da tutti e da sempre, ma poco e nulla praticata.
Unitamente a questa arteria si può dare attuazione ad un parcheggio, espandibile se serve, in ragione degli stalli che richiederanno in affitto gli alberghi della zona, può essere pensato con un piano sopraelevato modello fast park per un massimo, considerando anche il parcheggio ordinario, vicino ai 2.000 stalli.
Sui costi dell’intera opera (strada e parcheggio) ritengo sia immaginabile arrivare ad una cinquantina di milioni di euro, ma se si considera che la ferrovia si prenderebbe già in carico il sottopasso pedonale; che quest’opera sostituisce l’ipotizzato parcheggio di piazza Marvelli (ex tripoli), essendo anche più baricentrico e nel contempo eliminando anche il traffico al mare; che si possono fare anche infrastrutture commerciali che magari si aprano sullo stesso parco Ausa, dando quindi più vivibilità al parco stesso e nel contempo agendo anche come attrattore al centro storico e viceversa, significa anche introitare risorse; che un sistema di parcamento del genere può rendere qualcosa che si vavvicina ad un milione di euro l’anno; allora l’intervento giustificherebbe l’investimento.
In termini sostanziali si può pensare ad un residuo di 20/30 milioni su cui potrebbero intervenire in quota parte Stato e Regione, ottenendo così una grande opera per l’intera cittadinanza, quindi personalmente mi aspetterei che un pò tutte le categorie socio-economiche si attivino per questo tipo di soluzione che oltre ad essere esteticamente sostenibile, risulterebbe anche funzionale.

Giulio Grillo

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