Il vescovo di San Marino vuole gemellarsi con la diocesi di Ferrara

Il vescovo di San Marino vuole gemellarsi con la diocesi di Ferrara

"Sono stato molte volte a Voghenza (Ferrara) a pregare sulle spoglie mortali di San Leo; mai avrei immaginato che un giorno avrei servito nella sua di

“Sono stato molte volte a Voghenza (Ferrara) a pregare sulle spoglie mortali di San Leo; mai avrei immaginato che un giorno avrei servito nella sua diocesi e avrei celebrato nella antica e splendida Cattedrale a lui dedicata”. In queste parole del vescovo di San Marino e Montefeltro, sono contenute in buona parte le motivazioni che spingono mons. Andrea Turazzi a proporre il gemellaggio. Una notizia che arriva di sorpresa ma che non stuipisce quanti conoscono il vescovo che ha raccolto l’eredità di mons. Luigi Negri. “Propongo alle diocesi sammarinese-feretrana e ferrarese-comacchiese un gemellaggio, studiandone le modalità, il significato e le finalità. Dovrà essere un legame non solo affettivo per le memorie storiche che abbiamo in comune, ma un legame effettivo con scambio di doni, comunione di pensieri e di esperienze”.
Il messaggio è lanciato ufficialmente sull’ultimo numero del Montefeltro, il periodico della diocesi diretto da Francesco Partisani.
Non è un caso che la volontà del vescovo diventi pubblica in questo periodo. Il primo agosto si è celebrata la festa del patrono della diocesi, San Leone, appunto, con una messa solenne in Cattedrale.
Il legame fra le due diocesi si è irrobustito negli ultimi anni perché a Ferrara sono approdati, dopo aver guidato la diocesi di San Marino, sia mons. Rabitti che mons. Negri. Turazzi è nato a Stellata di Bondeno ed è stato ordinato sacerdote a Ferrara, dove è stato anche direttore spirituale del seminario. Dopo il tirocinio pastorale presso le parrocchie della Madonnina in Ferrara e di Pontelagoscuro, è stato nominato assistente diocesano, e successivamente regionale, dell’Azione Cattolica ragazzi. Parroco nella parrocchia del Corpus Domini e poi nella parrocchia della Sacra Famiglia, appena fuori le mura della città di Ferrara, il 30 novembre 2013 è stato eletto vescovo di San Marino Montefeltro, ordinato nella Cattedrale di Ferrara dal card. Caffarra e da mons. Luigi Negri e Paolo Rabitti.
Come spiega nel messaggio per la festa del patrono, già dagli anni ferraresi mons. Turazzi ha coltivato una particolare venerazione per San Leo, al quale è dedicata la chiesa di Voghenza.
L’imperatore sassone del Sacro Romano impero germanico, Enrico II, nel 1014 di ritorno dal viaggio a Roma dove era stato incoronato da papa Benedetto VIII, colpito dalla popolarità del santo e dai prodigi che accadevano alla sua tomba, chiede ed ottenne il trasferimento del corpo di Leone. Ma il corpo non arrivò mai a Spira perché, narra la leggenda, i cavalli si fermarono, rifiutandosi di proseguire, giunti alle paludi di Voghenza.
Ora mons. Turazzi vuole rivitalizzare i legami fra San Marino e Ferrara nel nome di San Leone, e non nasconde di subire “il fascino” del santo, che affonda le radici “nell’alone di mistero che l’avvolge”, ma anche, “trattandosi di persona cara, ‘di famiglia’, nel trovare qualcosa di noi in lui e di lui in noi”.

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