In Provincia: deleghe e nomine sotto la lente d’ingrandimento

In Provincia: deleghe e nomine sotto la lente d’ingrandimento

Riziero Santi assegna "compiti" importanti al sindaco di Misano. Sarà perché di lui si parla come prossimo presidente della Provincia? I cattolici del Pd, rimasti senza assessorati a palazzo Garampi, ottengono un piccolo premio. Arriva anche il decreto di nomina del segretario generale. E' stato opportuno strombazzare il nome di Uguccioni prima che si concludesse l'iter, per un posto che ha visto ben sedici manifestazioni di interesse?

Cominciamo dal dato politico. Il presidente Riziero Santi ha assegnato le deleghe e fra i nomi dei prescelti c’è anche quello che potrebbe succedergli.
Anche se «la normativa non prevede organi collegiali e l’amministrazione poggia unicamente sulla figura del presidente», come spiega la nota dell’ente di via Dario Campana, le pedine che sono state mosse dicono probabilmente qualcosa su quello che potrebbe accadere nel 2023.
Fabrizio Piccioni, sindaco di Misano, è stato chiamato ad occuparsi di urbanistica, piano territoriale di area vasta, transizione ecologica ed energetica. Verrebbe da dire che è stato chiamato a studiare da presidente della Provincia. E anche in casa Pd circola la voce che Piccioni sia il candidato presidente in pectore per il prossimo anno, quando Santi sarà in scadenza e bisognerà eleggere il nuovo capitano di una Provincia in cerca d’identità.
L’infornata di deleghe evidenzia anche un altro aspetto: è stata “premiata” la componente cattolica del Pd, rimasta a becco asciutto a palazzo Garampi non senza qualche mal di pancia. Giuliano Zamagni ha ottenuto edilizia scolastica, lavoro, formazione professionale, sicurezza e legalità, polizia provinciale. Un bel filotto. Manuela Guaitoli Pnrr, transizione digitale, cittadinanza attiva e statistica.
Magra consolazione per loro, si dirà. Ed è vero, perché un conto è un assessorato al Comune di Rimini e un altro disporre di compiti operativi senza poteri amministrativi o di firma. Ma chi si accontenta gode e comunque meglio di niente.
Vice Presidente è stata incoronata Daniela De Leonardis e anche lei attendeva una piccola “promozione” considerato che è stata fra le più votate della lista Jamil alle elezioni comunali di ottobre. Disporrà anche delle deleghe al Patto per il lavoro e per il clima, al bilancio e alla programmazione.
Il sindaco di San Giovanni in Marignano Daniele Morelli si occuperà di servizi a rete, trasporti, mobilità, ambiente, poi partecipate (capogruppo). Seguono Barbara di Natale con parità di genere e discriminazioni sul lavoro, e Alice Parma: sanità, programmazione scolastica, università, istruzione e diritto allo studio.
Santi qualche giorno fa ha anche firmato il decreto di nomina del segretario generale della Provincia Luca Uguccioni, che lascia il Comune di Rimini. Ed è interessante leggere quel che scrive il presidente Santi.
Il ruolo di segretario è vacante dal primo gennaio «a seguiti dello scioglimento della convenzione tra il Comune di Rimini e la Provincia per la segreteria associata» e fin qui non ci sono novità. Ma poi si legge anche: «considerato che in data 27 dicembre 2021 è stato chiesto all’Albo nazionale (dei segretari comunali e provinciali, ndr) di avviare la procedura per la nomina dei nuovo segretario titolare», «rilevato che risulta esperita adeguata pubblicità da parte del predetto Aldo con avviso n. 102 pubblicato in data 28 dicembre 2021 con scadenza al 7 gennaio 2022», «preso atto che risultano pervenute n. 16 manifestazioni di interesse alla nomina»… E fermiamoci qui.
Perché il 27 dicembre la Provincia ha diffuso un comunicato stampa nel quale annunciava “un nuovo staff dirigenziale”. E oltre a Ivan Cecchini, Roberta Laghi e Fausto Sanguanini, si parlava anche di Luca Uguccioni in questi termini: «già direttore generale e segretario del Comune di Rimini col sindaco Gnassi. Sarà segretario generale reggente dell’Ente in attesa della copertura del ruolo a tempo pieno. L’ho confermato per la sua comprovata alta professionalità, le sue doti manageriali e per le sue plurime esperienze in enti importanti, da Genova a Rimini. Questi saranno i 4 dirigenti che mi affiancheranno nella gestione dell’Ente nella fase più delicata e impegnativa del suo rilancio. Si tratta di 4 alte professionalità, 4 manager con competenze ed esperienze molteplici nella pubblica amministrazione» (qui).

La fotografia diffusa dalla Provincia il 27 dicembre insieme all’annuncio del nuovo staff dirigenziale. Da destra: Uguccioni, Roberta Laghi, Santi, Fausto Sanguanini e Ivan Cecchini.

Non è che Santi abbia corso un po’ troppo? La carta Uguccioni è stata spesa pubblicamente un giorno prima che sull’Albo nazionale dei segretari, che fa capo al ministero dell’Interno, comparisse l’avviso dell’avvio della procedura di nomina del segretario, accompagnato dalla informazione che «i Segretari (…) interessati, devono far pervenire al Rappresentante dell’Ente Locale, nel termine sopra indicato, specifica manifestazione d’interesse alla nomina, eventualmente corredata dal curriculum».
A seguire, l’11 gennaio, «il dott. Luca Uguccioni è stato individuato (da Santi, ndr) ai fini della nomina quale Segretario generale idoneo a svolgere le relative funzioni presso la segreteria della Provincia di Rimini», specificando nel decreto che «dall’esame dei curricula presentati, quello dell’avv. Luca Uguccioni evidenzia notevoli competenze tecnico giuridiche e gestionali confacenti alle esigenze di questo Ente, giudizio consolidato anche dal fatto che il medesimo è stato titolare della segreteria associata tra il comune e la provincia di Rimini fino alla cessazione dei suoi effetti e che ha dato ampia dimostrazione del possesso delle su richiamate competenze». Il 18 gennaio l’Albo Nazionale ha assegnato Uguccioni segretario titolare della Provincia, e con decreto del 19 gennaio Santi ha chiuso il cerchio con la nomina ufficiale.
Ma non sarebbe stato meglio attendere la chiusura dell’iter con la valutazione di tutte le candidature pervenute, prima di strombazzare (con tanto di fotografia), com’è avvenuto il 27 dicembre, le indiscusse doti professionali di Uguccioni?

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