La lettera: “Bandi pubblici per i grandi eventi, non prendiamoci in giro”

La lettera: “Bandi pubblici per i grandi eventi, non prendiamoci in giro”

Pubblicato il 13 con scadenza 30 maggio, l'avviso pubblico per aggiudicare la gestione della Molo Street Parade in programma il 29 giugno. Il 10 con scadenza 30 aprile, quello per la Beach Arena di Miramare. Ma si tratta di eventi che per poter essere realizzati richiedono una lunga e complessa preparazione. Come si conciliano i tempi dei bandi con la predisposizione del progetto, i contratti da sottoscrivere con gli artisti e tutta la macchina organizzativa?

Penso che sarebbe ora di sollevare il sipario e informare l’opinione pubblica dell’atteggiamento a dir poco “furbesco” dell’amministrazione comunale per quanto riguarda la pubblicazione e gestione dei bandi i quali, quando si vuole “controllarne” l’aggiudicazione, si pubblicano a ridosso delle manifestazioni e dei lavori affinché chiunque voglia parteciparvi sia dissuaso dai brevissimi tempi organizzativi o da altri “filtri” che rendono impossibile l’aggiudicazione.

Prendiamo ad esempio la Molo Street Parade: il bando è stato pubblicato il 13 maggio, con scadenza 30 maggio, per una manifestazione da tenersi il 29 giugno. Ora ditemi quale organizzazione sarebbe in grado, in così pochi giorni, di programmare artisti e iniziative varie utili al successo della manifestazione.
E’ noto che gli artisti, soprattutto in estate quando le richieste sono più numerose, programmino per tempo i propri tour, concerti, esibizioni e presenze a gettone, si parla di mesi prima e a volte, con artisti molto richiesti, anche un anno prima.
Non parliamo poi dell’organizzazione del piano di sicurezza che richiede verifiche e sopralluoghi da parte degli enti preposti per ottenere il nulla osta e quindi prenotare e incaricare le agenzie di security, anch’esse sempre molto impegnate durante il periodo estivo.

Nel caso della Molo sono certo che l’organizzazione viene giustamente predisposta un anno per l’altro. Si aggiunga che quando si scritturano artisti questi vogliono acconti alla firma del contratto, altro acconto almeno un mese prima della manifestazione e il saldo prima dell’esibizione.
Ora mi si dica quale imprenditore può fare tutto ciò e investire ingenti somme senza avere la certezza dell’aggiudicazione della manifestazione, la quale si ottiene solo con la vincita del bando.

Se tutto ciò avvenisse in modo corretto il bando dovrebbe essere pubblicato in tempo utile e quindi non un mese prima ma almeno parecchi mesi prima per dar modo a chiunque di parteciparvi. E chissà che in questo caso non si sarebbe fatto avanti qualche “pretendente”.
Invece no, nel paese dei miracoli, abbiamo un bando presentato a metà maggio, andato deserto, che conteneva la possibilità di una trattativa diretta per l’aggiudicazione, e che, da quello che si legge, l’edizione 2019 dovrebbe essere gestita da chi lo ha fatto fino ad oggi, che si presume non abbia dovuto attendere l’esito del bando per avere già pronta tutta l’organizzazione a regola d’arte, il che presuppone che artisti, sicurezza, strutture e quant’altro necessario all’evento fosse già stato predisposto, forse anche con acconti agli artisti, i quali si danno solo disponendo di qualche certezza, pena la perdita degli stessi.

Stessa cosa dicasi per la famosa e tanto desiderata Beach Arena, avviso pubblicato il 10 aprile con termine 30 aprile e con un solo partecipante.
Sia nel caso della Molo che di Beach Arena siamo in presenza di modalità che generano legittimi sospetti e dato che parliamo di manifestazioni dove vengono investiti e incassati milioni di Euro, e nelle quali sono stati investiti anche soldi pubblici, forse qualcuno dovrebbe fare chiarezza e allontanare questi legittimi sospetti.

Willer Dolorati

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