La maggiore storica dell’architettura emiliano romagnola: «preoccupata dei lavori al castello»

La maggiore storica dell’architettura emiliano romagnola: «preoccupata dei lavori al castello»

Docente emerito di Storia dell’arte medievale e moderna e di Storia dell’architettura all’Università di Bologna, Anna Maria Matteucci Armandi Avogli Trotti ha inviato una lettera al sindaco. Annuncia anche una importante giornata di studi su «Rimini, città del Rinascimento».

Anna Maria Matteucci.

Anna Maria Matteucci Armandi Avogli Trotti può essere considerata la più importante storica dell’architettura emiliano-romagnola, con una caratura di rilevanza internazionale. Docente emerito di Storia dell’arte medievale e moderna e di Storia dell’architettura all’Università di Bologna. E’, insomma, una istituzione in ambito accademico (qui e qui; qui la sua lectio magistralis su “architetti italiani alle corti d’Europa” in occasione della consegna del premio internazionale Quarenghi) e dunque la notizia che segue assume una importanza notevole. Proprio lei nei giorni scorsi ha inviato una lettera al sindaco (trasmessa anche all’assessore alla cultura Piscaglia), che pubblichiamo qui sotto. Esprime le sue preoccupazioni sulla sorte di Castel Sismondo opera di Brunelleschi, e annuncia che un «gruppo di noti studiosi» vuole organizzare in autunno una giornata di studi dedicata a «Rimini, città del Rinascimento».

Gentilissimo Signor Sindaco,
Le scrivo perché preoccupata dei lavori fatti e da farsi a Castel Sismondo.
Sono fra gli storici dell’arte che vedono in questa opera l’impegno di Brunelleschi sia in base a quanto affermato da Tuccio Manetti (1423-1497), quindi contemporaneo dell’architetto, sia per la certa presenza del Brunelleschi per ben due mesi di permanenza nello stato di Sigismondo Pandolfo e Malatesta Novello. Vi è poi l’affermazione di Roberto Valturio nel De re militari che descrive dettagliatamente il fossato affermando essere opera di «magnae mentis et praeccellentis ingenii opus», una definizione che non può non attribuirsi al celebre architetto.
Avere in Romagna e in particolare a Rimini un’opera per lo meno iniziata dal Brunelleschi è cosa di grande prestigio. Così i due maggiori architetti del 400, Alberti e Brunelleschi appunto, si troverebbero vicini e splendidamente attivi a Rimini, che risulta capitale del primo Rinascimento. Penso che ciò contribuirebbe molto ad aumentare il flusso turistico, non solo vacanziero. Altra prova si potrebbe trovare nella raffigurazione del castello nel celebre dipinto di Piero della Francesca del 1451.
Molti storici dell’arte condividono o sono interessati a questa attribuzione. Perciò desidererei annunciarle che un gruppo di noti studiosi vuole dedicare nel primo autunno una giornata di studi alla Sua città: Rimini, città del Rinascimento. Alberti, Brunelleschi, Piero della Francesca, Agostino di Duccio… sono tutti da voi. Dice poco? Tanti celebri storici italiani e stranieri che si sono occupati dell’argomento stanno già aderendo alla proposta.

RingraziandoLa per l’attenzione, Le invio i miei migliori saluti,

Anna Maria Matteucci Armandi Avogli Trotti
Professore Emerito dell’Università di Bologna

P.S. Le notizie qui riportate sono in parte frutto degli approfonditi studi di Giovanni Rimondini, studioso appassionato e serio.

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