Stasera «appello all’umano»: in 7 anni raccolti 70mila euro

Stasera «appello all’umano»: in 7 anni raccolti 70mila euro

Ininterrottamente dall’agosto 2014 ogni 20 del mese si ripete l’iniziativa, nata a Rimini da un gruppo di amici decisi a non restare indifferenti di fronte alla drammatica invasione di Mosul da parte delle milizie dell’Isis.

Questa sera, martedì 20 luglio cade il settimo anniversario dell’Appello all’umano. Ininterrottamente dall’agosto 2014 ogni 20 del mese si ripete l’iniziativa, nata a Rimini da un gruppo di amici che non volendo restare insensibili di fronte alla drammatica invasione di Mosul in Iraq da parte delle milizie dell’Isis, cominciarono a pregare pubblicamente per i cristiani e le altre comunità religiose costrette a subire una pesantissima persecuzione a causa della loro fede. Impossibile restare indifferenti di fronte alla distruzione e all’aggressione della comunità cristiana presente nella piana di Ninive fin dai tempi dei primi apostoli.
«La preghiera per noi è un grande richiamo all’origine del cambiamento personale e anche delle vicende storiche del mondo. Perciò ogni 20 del mese questa iniziativa da Rimini ha coinvolto amici di tante altre città d’Italia e all’estero. Tra queste Cesena, Bologna, Prato, Siena, Perugia, Cattolica, Loreto, Forlì, Milano. All’estero, Damasco in Siria, Erbil in Iraq, Lugano, Jos in Nigeria, Haiti. Anche 27 comunità religiose e monastiche si uniscono nella preghiera nella stessa data», spiega il comitato Nazarat di Rimini.
Appuntamento dunque questa sera alle ore 21 in piazza Tre Martiri per la reciterà del rosario. Nel manifesto di convocazione si ricorda che papa Francesco, che attraverso il suo segretario di stato cardinale Pietro Parolin ha conosciuto e benedetto l’iniziativa, ha più volte ricordato che i martiri cristiani di oggi sono più numerosi di quelli dei primi secoli.
«Come sempre a conclusione dell’appuntamento sarà fatta una raccolta fondi che andranno alle famiglie cristiane del Medio Oriente colpite duramente dalle conseguenze della guerra. Non è di poco conto ricordare che in questi sette anni sono stati raccolti circa 70mila euro che, al netto delle spese, sono stati destinati ai fratelli più bisognosi e sofferenti».

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