“La nostra storia più grande”: è nato il Centro di documentazione sul turismo in Romagna

“La nostra storia più grande”: è nato il Centro di documentazione sul turismo in Romagna

Offrire informazioni utili alla crescita culturale e imprenditoriale di chi si occupa di turismo, sia come studente che come operatore. E' la "biblioteca" (contenente volumi, giornali, depliant e riviste) che è stata costituita all'interno dell'Istituto Marco Polo. Utilissima per capire il successo e le crisi, ma anche la girandola di enti che si sono succeduti, fino alla Destinazione Romagna.

di Giuliano Ghirardelli

Il 19 maggio la Fiavet Emilia-Romagna (il sindacato degli agenti di viaggio) e l’Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” di Rimini hanno inaugurato il Centro di Documentazione sul Turismo in Romagna, all’interno dello stesso Istituto, a Marebello. Il Centro ha lo scopo di raccogliere e catalogare tutto il materiale possibile – libri, riviste, documenti, depliant, ecc. – con l’idea di offrire informazioni utili alla crescita culturale e imprenditoriale di chi opera nel Turismo, sia come studente che come operatore. Alla conferenza di presentazione e all’inaugurazione hanno partecipato: Paolo Mazzola – presidente della Fiavet Emilia Romagna; Valeria Gabrielli – preside dell’Istituto “Marco Polo”; Jamil Sadegholvaad – Assessore alle attività economiche del Comune di Rimini; Patrizia Rinaldis – presidente dell’Associazione Albergatori di Rimini; Giovannino Montanari – presidente Fiavet della provincia di Rimini e il sottoscritto.
E’ nato, così, il Centro di Documentazione sul Turismo in Romagna, e il suo debutto è avvenuto nella sede dell’Istituto “Marco Polo” di Rimini, nella scuola che prepara i tecnici del turismo, ovvero i “periti turistici” (nel nostro panorama regionale, una struttura scolastica unica nel suo genere) e che ospita questa iniziativa realizzata in stretta collaborazione con la Fiavet Emilia Romagna.
Con il Centro di Documentazione potremmo fare i conti con la nostra storia, e trovare al suo interno gli strumenti di studio e di ricerca… e di riflessione. Lì dentro c’è la possibilità di ricostruire per intero la nostra vicenda, la storia del Turismo in Romagna, per arrivare alle luci e alle ombre della nostra attualità, senza la paura di mettere sulla bilancia anche i pericoli che corre la nostra economia…
Il Centro offre fin d’ora più di 500 volumi (con l’obiettivo di raggiungere quota 2000 a fine anno), più centinaia e centinaia di giornali, depliant e riviste dedicati al turismo in Romagna.
Ed è proprio in questi mesi in cui la Regione è impegnata, in base alla nuova legge sul turismo L. R. 04/2016, nell’avviamento del nuovo ente turistico Destinazione Romagna, che risulta ancor più necessaria la conoscenza del territorio, delle sue eccellenze, della sua storia – compresa quella del Turismo – e dei progetti e delle ricerche che hanno cercato di spingere in avanti l’economia e la cultura turistica della nostra regione.
All’iniziativa hanno collaborato attivamente i giovani studenti del “Marco Polo”, impegnati nella catalogazione digitale del materiale, coordinati dalla dott.ssa Nadia Bizzocchi della Biblioteca Gambalunga.
Il materiale del Centro è suddiviso in 41 sezioni, la prima è quella dedicata alla LEGISLAZIONE TURISTICA l’ultima al TURISMO SCOLASTICO, passando per il MARKETING ALBERGHIERO, I PROGETTI E LE RICERCHE NEL TURISMO, I TRASPORTI (compreso, logicamente, il TRASPORTO AEREO, con tutti i bilanci annuali di Aeradria), IL TURISMO SOCIALE E IL TURISMO DELLA TERZA ETA’, LE GUIDE E I MATERIALI PROMOZIONALI (compresi quei dépliant degli alberghi che ora – nell’era di internet – non si stampano quasi più), LA STORIA DEL TURISMO… una Storia di cui andiamo orgogliosi, ma che ci obbliga anche a vedere e a meditare sulle occasione perse e sugli errori… sulla sfilza, ad esempio, degli Enti Turistici che si sono succeduti nel tempo alla guida della nostra principale economia: dalle Aziende autonome di Soggiorno agli Enti provinciali per il Turismo, dal Consorzio per la Propaganda Collettiva (dal 1972) alla Promotur, dall’Agertur all’Azienda di Promozione Turistica regionale APT, all’APT Rimini & Co. (dal 1986), a RiminiTurismo che nasce nel 1995, poi gli Assessorati provinciali al Turismo e le Unioni di Prodotto (entrambi soppressi)…

Un Centro già in grado di documentare l’epopea del dopoguerra, passo dopo passo, quando si lasciò fare alla piccola, piccolissima, iniziativa privata. A quella piccola impresa che oggi tutti – ma proprio tutti – dicono sia la ricetta miracolosa dell’Italia che sta in piedi. Chi aveva voglia di lavorare sodo e di emanciparsi trovò, così, un posto al sole. Un proletariato di campagna e di borgata travasò in quel nuovo lavoro tutte le sue doti: la grande capacità di fare, la voglia di stare con gli altri, di servirli… Fu un successo che si tradusse – negli anni – in milioni e milioni di ospiti, da tutta Europa. E nella nascita di migliaia e migliaia di attività sulla riviera – alberghi, pensioni, negozi, chioschi… – che regalarono un benessere che nessuno aveva neppure sognato. Poi la storia come proseguì? In un secondo tempo tutto è diventato un po’ più complicato e difficile, a partire dagli anni settanta: soprattutto con la concorrenza vincente delle nuove proposte di vacanza, ovvero con la Spagna che all’improvviso – cioè nel giro di pochissimi anni – diventerà un colosso turistico… a nostro spese. E tanti altri guai od acciacchi. Ma ogni volta Rimini e la Romagna tenteranno di reagire. Ed è anche questa la storia che il Centro di Documentazione vuole raccontare.

Nel 1950, Rimini contava meno di 200 esercizi alberghieri (comprese, logicamente, anche le pensioni e le locande), 500 in tutta la Riviera; dopo dieci anni – a Rimini – saranno più di 1000 e arriveranno, all’inizio degli anni ’70, a superare le 1600 unità! (nel 1967 gli esercizi alberghieri nella provincia di Forlì erano 3562). Però, già a partire dal periodo che va al 1967 al 1970 inizia a ridursi la componente estera del movimento turistico.
Nel 1966 l’aeroporto di Rimini, con 392.594 passeggeri e 7.450 voli raggiunse il quarto posto tra gli aeroporti di Italia in base al movimento passeggeri. Nel 1977 si ebbe un notevole calo del traffico con solo 1.800 aerei durante l’anno. I tour operator stranieri scelgono altre mete: è la Spagna la maggior concorrente della riviera.
La reazione non si farà aspettare, sia nel settore pubblico che in quello privato, all’insegna del “mettersi insieme” per promuovere e commercializzare la nostra offerta turistica; gli operatori daranno vita, nel 1968, a Promozione Alberghiera, la prima cooperativa fra albergatori nella storia italiana (lo strumento comune per acquisire nuova clientela); parallelamente nel settore pubblico, enti turistici ed enti locali avevano già iniziato ad operare congiuntamente per promuovere assieme l’intera Riviera (vedi il Consorzio per la Propaganda Collettiva); è da lì che parte, nella “fucina degli anni settanta”, l’idea di avvicinare la promozione del settore pubblico alla commercializzazione dell’apparato privato (rappresentato allora da cooperative come Promozione Alberghiera e Cooptur, nata nel 1974).
Da allora in poi la “storia del nostro turismo” registrerà una serie di di grandi novità (basti pensare all’arrivo del marketing o alla nascita dei grandi eventi…), per giungere oggi ad un panorama che vede al suo centro l’attività dei club di prodotto e la nascente Destinazione Romagna.
Questo ed altro nel Centro di Documentazione, inaugurato al “Marco Polo” di Rimini.

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