La nuova facciata del Campus mostra già segni di degrado

La nuova facciata del Campus mostra già segni di degrado

Macchie biancastre di salinità rovinano i rivestimenti in pietra e gli intonaci della sede di via Cattaneo.

Ultimata in tempi assai recenti, la sede del Campus universitario di Rimini mostra già segni di degrado nella facciata prospiciente la via Cattaneo.
Di fatto si nota che lo zoccolo in pietra di quel prospetto, appare già afflitto dal fenomeno di risalita di umidità capillare dal basso e dalla manifestazione di conseguenti macchie biancastre di salinità dovute ai sali igroscopici. In alcuni casi, addirittura, la stessa ha già iniziato il processo di rovina della superficie lapidea.

Una situazione imprevista? Direi proprio di no, perché il fabbricato esistente prima della sua demolizione per far posto a quello nuovo, già mostrava questi sintomi ed il problema era quindi noto tanto da poterlo affrontare come dovuto. Sarebbe probabilmente stato sufficiente tener conto della situazione in cui versa la parte non demolita, per avere la conferma che un accorgimento in tal senso fosse necessario, oltreché dovuto. Magari utilizzando tecnologie apposite, semmai ne fosse stata adottata qualcuna, coadiuvate da un successivo rivestimento in pietra con modalità “ventilata” tanto da facilitare l’evaporazione di quell’umidità eventualmente residua. Non si dimentichi, infatti, che proprio in quella zona, in un remoto passato, vi era l’arenile marino.

Non è cosa da poco da confinarsi in un mero fattore estetico, ma con l’andar del tempo l’elemento descritto continuerà la sua azione nociva, visibile specie nei rivestimenti quali, in questo caso, pietra ed intonaci. Un difetto costruttivo o progettuale annoverabile in termini legali tra i “gravi difetti”. Sebbene a Rimini, e specie in quella sede, non esiste una facoltà di Ingegneria o Architettura, non è comunque un bel risultato da mostrare, considerato che l’edificio è di nuova costruzione e il costo sostenuto in proposito non piccolo.

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