L’amministrazione comunale interviene sulla testa mancante della scultura di Castagna

L’amministrazione comunale interviene sulla testa mancante della scultura di Castagna

«Il frammento di opera a cui si fa riferimento non si trova nello stabile dell’ex caserma dei vigili del fuoco, è invece conservato in un deposito comunale, adeguatamente catalogato e protetto». Però è rimasto lì fino a maggio e da decenni le "Due figure" attendono l'intervento di ripristino. Ma, gaudium magnum, la giunta comunale annuncia che intende procedere alla ricomposizione e al restauro.

Riceviamo la nota del Comune di Rimini in merito all’articolo pubblicato due giorni fa:

«In relazione all’articolo “La testa mancante della scultura di Pino Castagna giace in un disordinato deposito” pubblicato in data 28 novembre 2023 sul vostro portale, l’Amministrazione precisa che il frammento di opera a cui si fa riferimento non si trova nello stabile dell’ex caserma dei vigili del fuoco come si afferma, ma è invece conservato in un deposito comunale, adeguatamente catalogato e protetto.
Inoltre le foto pubblicate a corredo dell’articolo non sono evidentemente recenti: come è noto, lo stabile in zona via De Warthema è attualmente oggetto di un intervento di riqualificazione finanziato con risorse Pnrr che consentirà la realizzazione di un nuovo centro servizi per il contrasto alle fragilità. Già dallo scorso giugno, proprio per consentire la realizzazione di tale intervento, i locali sono stati svuotati da ogni contenuto. Al netto della reale datazione delle foto, è dato certo che quelle immagini non rispecchino la situazione attuale.
Oltre a consentire la realizzazione dei lavori previsti dal piano del Pnrr, va sottolineato che il trasferimento del materiale è funzionale alla prossima costituzione del nuovo deposito unico di tutte le opere dei musei comunali.
E’ infine intenzione dell’Amministrazione comunale procedere alla ricomposizione e al restauro dell’opera di Castagna, per il quale è necessario individuare una figura professionale altamente specializzata».

Ringraziamo l’amministrazione comunale per la precisazione e per le informazioni che fornisce, soprattutto per quanto annuncia nelle ultime righe e cioè dell’intenzione di procedere alla ricomposizione e restauro dell’opera di Castagna. Detto questo, sono trascorsi vari decenni da quando la scultura è stata “decapitata” e le fotografie che documentano un deposito oggettivamente imbarazzante non risalgono a mezzo secolo fa ma allo scorso mese di maggio. Benissimo, dunque, che quei locali siano stati svuotati e la testa mancante risulti ora adeguatamente protetta.

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