L’apoteosi di Bruscia, ovvero: come ti trasformo un uomo di cultura in Babbo Natale

L’apoteosi di Bruscia, ovvero: come ti trasformo un uomo di cultura in Babbo Natale

Riminese, laureato a Roma con lode, 40 anni tra una manciata di settimane, Simone Bruscia ha collezionato incarichi. Da Assalti al Cuore al Premio Riccione, dalle stagioni teatrali di Bellaria, Savignano e Riccione al Bellaria Film Festival: ora lo relegano ad allestire il programma degli eventi natalizi. Gratis. Ascesa e precipizio di un uomo di cultura che ha cercato di soddisfare i Sindaci del territorio. Di ogni parte politica.

Elegante, vanesio, un tanto depresso
Sentite come suona bene la didascalia: “è impegnato dal 2005 nell’ideazione e nella realizzazione di progetti culturali e con la sua ricerca esplora il terreno di confine tra i linguaggi artistici”. Dopo tanta ricerca, verrebbe da dire, il “terreno di confine” esplorato dal ‘piccolo principe’ della cultura rivierasca è quello tra le diverse Amministrazioni pubbliche. Quando lo humour nero non era bandito da Riccione e non grandinavano querele per l’uso di un virile aggettivo, avevo ribattezzato Cristian Amatori, il dirigente del Comune di Riccione passato con sinuosa serenità da sinistra a destra, dal PD a Noi Riccionesi, da Pironi alla Tosi, il Giuliano Sangiorgi di queste parti. La somiglianza con il frontman dei Negramaro è lampante – e lui era posseduto da una lampeggiante ambizione. Simone Bruscia, invece, mi pareva Tiziano Ferro. Elegante, vanesio, un tanto depresso. Ora: Amatori è stato spedito a cantare da un’altra parte mentre Bruscia è stato promosso – così la Determinazione dirigenziale n. 1059 – “coordinatore” del “Tavolo Grandi Eventi” del Comune di Riccione, a braccetto con l’Assessore al Turismo e alla Cultura, Stefano Caldari. Il “coordinatore”, per coordinare meglio, potrà “utilizzare i locali e le attrezzature del Palazzo del Turismo”. Visto che il “coordinatore” viene dal mondo della cultura, non piglia un soldo. “La partecipazione del dott. Simone Bruscia al tavolo di coordinamento in qualità di coordinatore avviene a titolo gratuito per l’Amministrazione”. Chi ci crede è bravo. Simone Bruscia, per la cronaca, per l’incarico di direttore dell’Associazione Riccione Teatro, prende 29.200 euro lordi all’anno.

Il Sindaco Enzo Ceccarelli stravede per lui e gli affida, dal 2011, la direzione artistica del Teatro Astra. Dal 2014 anche la direzione del Bellaria Film Festival

Riccione, Bellaria, Savignano: il monopolista delle stagioni teatrali
Già, ma chi è Simone Bruscia? Pelato, barbuto, quarant’anni quest’anno (il 3 novembre), scarpa giusta, vestiti su misura – o sdruciti come moda insegna – un dandy che sa dosare i complimenti come veleni di prima qualità, colto dal virus della vanità – basta vedere le fotografie, raffinatissime, che posta sul profilo facebook, tra il guru e il gagà – Bruscia nasce a Rimini, si diploma al ‘Giulio Cesare’, vira verso Roma, ‘Sapienza’, dove abbranca la Laurea in Lettere con il massimo dei voti, compresa la lode. Nel 2005, insieme a Mauro Ermanno Giovanardi, quello dei La Crus, Bruscia s’inventa ‘Assalti al Cuore’, festival di arti e teatranti e letterati, con l’idea di rendere ‘spettacolare’ la cultura. Il gioco dura quel tanto, promosso da Comune di Rimini, Provincia, Regione. Poi Rimini gli assesta un calcio nelle palle e Bruscia catapulta, nel 2010, a Riccione. Dopo un breve apprendistato sotto la tutela di Fabio Bruschi, storico factotum di Riccione Teatro, Bruscia, amatissimo dal Sindaco Massimo Pironi, spicca il volo, dirigendo l’edizione del TTV Festival. L’anno dopo, 2011, è la volta della direzione artistica del suo primo Premio Riccione, è l’edizione numero 51. Il ‘carattere’ di Bruscia è subito riconoscibile: pochi fronzoli – cioè, questioni culturali, decisamente pallose – e molti lustrini. E una certa disposizione ad obbedire al seduttivo richiamo dei potenti. Nel 2012 è lui a coordinare le feste per i 90 anni del Comune di Riccione – per alcuni furono disastrose, per altri si poteva far peggio. Nel frattempo, il rapace e capace Bruscia, che non mette più piede a Rimini, si fa un attico a Bellaria. Il Sindaco Enzo Ceccarelli stravede per lui e gli affida, dal 2011, la direzione artistica del Teatro Astra. Dal 2014, Bruscia acchiappa pure la direzione – succulenta – del Bellaria Film Festival: per un paio di edizioni co-dirige insieme a Roberto Naccari, direttore dell’Associazione Santarcangelo dei Teatri, studioso di cinema e cineasta, dal 2016 fa da solo. Nel contempo, dal 2015, beneamato anche dal Comune di Savignano sul Rubicone, firma il cartellone teatrale del ‘Cinema Teatro Moderno’; nello stesso anno ottiene, nell’ambito di un riallestimento delle attività culturali riccionesi, la direzione artistica della stagione del Teatro del Mare, poi ribattezzato Spazio Tondelli. Insomma, tra Riccione, Bellaria e Savignano, la cultura – pardon, lo spettacolo – risponde all’eco ‘Bruscia, Bruscia, Bruscia’. Tutti gli riconoscono una certa cultura, e una certa qualità: soddisfare gli amministratori pubblici. Si sa, d’altronde, che solo conquistandosi i potenti si è un vero uomo di cultura, altrimenti, sei solo uno sfigato che ha letto tanto.

Grandi Eventi. Tutti gratis!
La parabola di Bruscia, però, è indicativa. Tutti ne parlavano come del prossimo dirigente del settore cultura&turismo. Lui ha fatto tiè: ciò lo avrebbe tramutato da uomo ‘di cultura’ – con l’aura da santo e l’aureola da taumaturgo – a burocrate, chi glielo fa fare? Madama Tosi, bi-Sindaco di Riccione, però, non è nata ieri: pagare uno stipendio a un uomo ‘di cultura’ che le organizza una manciata di spettacoli e un premio ogni due anni non le garba. Il compromesso è quello di mettere il colto dandy come “coordinatore” dei Grandi Eventi. A gratis (determina canta). Che vuol dire? Che Bruscia è stato scelto dal Comune “in considerazione della elevata professionalità ed esperienza dello stesso in materia di eventi, nonché della conoscenza del territorio riccionese”. Capito? Uno passa la vita – fa cultura dal 2005 ed è a Riccione da 7 anni – con un certo snobismo “nell’ideazione e nella realizzazione di progetti culturali e con la sua ricerca esplora il terreno di confine tra i linguaggi artistici” (leggi sopra) e viene riconosciuto perché fa eventi come un Linus qualunque e perché conosce il “territorio riccionese”… Pazzesco. E poi, che vuol dire fare il “coordinatore”? Che cosa coordina? Determina canta: “una programmazione puntuale degli eventi più importanti, ivi compresi quelli da realizzare per l’imminente Natale/Capodanno”. Povero Bruscia, tanta fatica per finire a programmare gli eventi natalizi. Manca solo che lo vestano da Babbo Natale.

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