Sulla tratta Rimini-Ravenna c’è chi reclama il Trc, per eliminare la barriera della ferrovia

Sulla tratta Rimini-Ravenna c’è chi reclama il Trc, per eliminare la barriera della ferrovia

Il Comitato che sta nascendo a Bellaria Igea Marina, significativamente denominato "Ferro...via", vuole cogliere al volo l'opportunità del Trc (che da Rimini dovrebbe proseguire fino a Ravenna in due successivi stralci) per realizzare un vecchio sogno: al posto dei binari una strada a più corsie. Sarà fattibile? La parola ai promotori dell'iniziativa.

Se a Riccione sono state fatte le barricate contro il Trc e sono nati agguerriti comitati per battersi con ogni mezzo nel tentativo di bloccare l’opera, a Bellaria Igea Marina sta nascendo un comitato che vede nel Trc un’ancora di salvezza. E che spera di prendere i classici due piccioni con una fava: dotarsi di un collegamento efficiente su gomma e cassare il problema dei problemi, la strada ferrata che separa la città e che, soprattutto in estate, genera non pochi inconvenienti con code interminabili ai passaggi a livello. Un tema tanto sentito che il centrodestra lo cavalcò alle storiche elezioni che scalzarono dal municipio il Pd, promettendo risultati concreti che non si sono visti. Attacchiamoci al Trc, pensa adesso qualcuno. Se si dovesse perdere anche questo tram, il sogno di una città senza l’ingombrante barriera sarebbe definitivamente da archiviare.

“La Regione Emilia-Romagna, nell’ambito delle sue competenze riguardanti la gestione delle reti ferroviarie locali, ha da tempo messo a punto il Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) il quale prevede che il Trasporto Rapido Costiero (TRC) sia realizzato lungo la costa per l’intera tratta Riccione-Ravenna”, spiegano due personaggi ben noti come Michelangelo “Lalo” Petrucci e Alfonso Vasini, membri del comitato “Ferro…via”. “Il primo stralcio (Riccione-Rimini) è già in fase avanzata, il secondo (Rimini-Bellaria Igea Marina) ed il terzo (Bellaria Igea Marina-Ravenna) sono in attesa di essere definiti dai Comuni interessati. In una recente dichiarazione, l’assessore regionale ai trasporti, Raffaele Donini, ha evidenziato i vantaggi del TRC soprattutto in termini ecologici, di sicurezza e di intermodalità. In prospettiva – ha detto l’assessore – c’è la volontà di realizzare una soluzione simile a quella che ha interessato il tratto Riccione-Rimini, anche per il tratto Rimini-Ravenna. Una volontà che trova piena accoglienza a Bellaria Igea Marina e verosimilmente presso i Comuni che si snodano lungo il percorso che congiunge i due capoluoghi e che genera ormai non più sopportabili disagi alla circolazione in prossimità dei passaggi a livello frequentemente chiusi per consentire il transito dei treni”.

In che cosa consiste l’iniziativa? “Il Comitato FERRO…via, che si sta formando tra cittadini bellariesi ed igeani che hanno a cuore le sorti della loro città, ha elaborato una idea che prevede la sostituzione dell’attuale linea ferroviaria con una strada a più corsie su cui fare transitare, oltre che gli automezzi pubblici e privati che alimentano il normale traffico locale, la Metropolitana Costiera (apposite navette elettrificate su gomma al posto dei treni) che servirebbe anche la Stazione, l’Aeroporto ed il Polo fieristico di Rimini. I passaggi a livello sarebbero sostituiti da rotonde; le fermate (con frequenza di 12-15 minuti) sarebbero effettuate in apposite piazzole ai bordi della carreggiata; video pannelli con l’elenco degli alberghi abbinati alle corrispondenti fermate consentirebbero ai passeggeri di scendere a pochi passi dalle destinazioni prescelte. Tale idea beneficerebbe anche degli effetti positivi conseguenti al previsto contemporaneo dirottamento del traffico mercantile sulla linea Ravenna-Faenza”.

Quali e quante risorse per la realizzazione dell’opera? “La realizzazione dell’opera richiederebbe un impegno economico sostenibile e genererebbe un vantaggioso rapporto costi-benefici: in buona sostanza si tratterebbe di sostituire le rotaie con l’asfalto. I ponti sul porto di Rimini, sul fiume Marecchia e sul fiume Uso esistono già. Continuerebbero ad essere utilizzate senza ulteriori oneri le infrastrutture esistenti nel sottosuolo (reti idraulica, fognaria, elettrica, telefonica, del gas). Le sedi stradali liberate dal traffico locale si trasformerebbero in zone verdi, pedonali e ciclabili godibili dai cittadini e dai turisti”.
In quale forma, anche giuridica, si prevede di gestire l’attività? “Per la gestione di questo nuovo sistema di trasporto potrebbe essere costituita una società a capitale misto i cui soci sarebbero l’Ente FFSS che conferirebbe in quota la proprietà della strada ferrata; Regione Emilia-Romagna tramite la FER (che oggi spreca una grande quantità di denaro per fare transitare sulla linea molti treni al giorno, quasi sempre completamenti vuoti); i Comuni interessati, con i loro Enti preposti al servizio del pubblico trasporto locale, ecc.”

Che fine hanno fatto le altre proposte sullo stesso argomento? “La Metropolitana costiera, che si snoda lungo la fascia litoranea a poca distanza dal mare da Ravenna a Rimini-Riccione e che contribuisce anche a sfoltire il traffico del trasporto locale, appare l’unica ragionevole soluzione all’annoso problema della ferrovia; certamente la migliore rispetto a quelle impraticabili suggerite nel recente passato quali, per citarne alcune, lo spostamento della ferrovia a monte, il potenziamento (raddoppio?) della linea a binario unico attuale, l’interramento”.
Quale il prossimo passo del Comitato Ferro…via? “Il Comitato si rende disponibile a sottoporre all’assessore Raffaele Donini, ma anche alle Ferrovie dello Stato ed ai Comuni interessati (a partire dal Comune di Bellaria Igea Marina sul cui fondamentale sostegno massimamente confida) la suddetta idea corredata dei dettagli utili alla sua migliore comprensione”. In carrozza, anzi in metropolitana, si parte.

COMMENTI

DISQUS: 0