L’Appello all’umano sul sagrato della cattedrale e con importanti presenze

L’Appello all’umano sul sagrato della cattedrale e con importanti presenze

Anticipato alle 20,30, anziché in piazza Tre Martiri si tiene domani in via IV Novembre. E' prevista la presenza di mons. Lambiasi e ritorna la statua della Madonna del Libano che proviene da Batnaya, dove fu profanata dai miliziani dell’Isis.

Con l’appuntamento di sabato 20 agosto inizia il nono anno dell’Appello all’umano, preghiera e testimonianza in favore dei cristiani perseguitati programmata ogni 20 del mese dal comitato Nazarat a partire dal 20 agosto 2014. Si tratta della iniziativa che coincide quest’anno con la giornata inaugurale del Meeting e con alcune novità. Anzitutto ritorna tra noi la statua della Madonna del Libano che proviene da Batnaya, una cittadina della Piana di Ninive in Iraq. Lì fu profanata dai miliziani dell’Isis che occuparono la città nell’agosto 2014. In quella città del nord del Paese (24 chilometri da Mosul) risiedevano un migliaio di famiglie cattoliche costrette a fuggire per non essere sterminate. In quell’area due terzi delle abitazioni furono distrutte dalla furia jihadista e su tutta la Piana di Ninive sono state incendiate e completamente distrutte circa 300 tra chiese, cimiteri e monasteri. Molte statue e simboli religiosi vennero bersagliati dai terroristi e le croci sostituite dalla bandiera nera dell’Isis. In qualche caso le statue sono state recuperate e restaurate ma la locale comunità cristiana ha scelto di lasciare in evidenza i segni della profanazione, per ricordare la loro resistenza alla persecuzione. Ecco dunque che la statua torna a Rimini.
Cambiano invece orario e luogo per l’occasione: non più piazza Tre Martiri ma il sagrato della chiesa cattedrale in via IV Novembre e alle ore 20,30 (non alle ore 21). Come altre volte ha assicurato la sua presenza il vescovo di Rimini monsignor Francesco Lambiasi.
L’iniziativa nata a Rimini ha ormai coinvolto una ventina di altre città in Italia e all’estero, per esempio a Damasco in Siria, Erbil (Iraq), Lugano (Svizzera), Jos (Nigeria) ed anche una trentina di comunità monastiche e religiose.

Comitato Nazarat di Rimini

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