Cinquanta sfumature di scarichi fognari

Cinquanta sfumature di scarichi fognari

La pioggia abbondante significa, come sempre, "sfioratori di piena" da aprire. E tutto finisce in mare. Ci sono purtroppo ancora situazioni orribili, che abbiamo fotografato anche nel giorno di Ferragosto. Nella città che si gloria del Psbo rappresentano una vergogna. E si attende il 22 agosto per i nuovi prelievi di Arpae.

Quelli in corso all’altezza di un certo numero di “sfioratori” (così vengono chiamati ufficialmente) sono «divieti temporanei di balneazione», episodi «occasionali dovuti a misure di gestione preventiva», si legge sul sito di Arpae. Rimarranno zone interdette alla balneazione (e sta alla buonsenso dei fruitori della spiaggia bagnarsi o meno in queste acque) fino a 18 ore dopo la chiusura.
Praticamente quando si verificano forti piogge vengono aperte le paratie e tutto finisce in mare. Laddove è mare aperto, tutto più facilmente prende il largo, ma in presenza di scogliere alte come la muraglia cinese, la cosa si fa più difficile. E forse è per questa ragione che nei giorni scorsi l’amministrazione comunale di Rimini ha deciso di incaricare un laboratorio (non Arpae) per «una campagna di campionamenti per la verifica della qualità delle acque marine di balneazione di Rimini Nord interessate dalla presenza di barriere frangiflutti» (qui). E’ un problema col quale bisognerà fare i conti, quello dello scogliere, tanto è vero che in alcuni comuni della costa c’è chi ci ha già pensato. Quello di San Mauro Pascoli, ad esempio, che dispone di una ridotta spiaggia ma che si è messo di buona lena per «migliorare la qualità delle acque» e ha deciso un intervento sperimentale affidandosi al geologo Giancarlo Faina: ha aperto quattro varchi nelle scogliere in modo da favorire il ricircolo. Ma torniamo ai divieti di balneazione (qui la situazione sulla costa).

Quando cade una «pioggia persistente e/o di notevole intensità» che causi l’apertura degli sfioratori di piena, piovono anche i divieti di balneazione all’altezza dei seguenti “sfioratori di piena”:

Torre Pedrera – scaricatore Brancona
Viserbella – scaricatore la Turchia
Deviatore Marecchia – bypass depuratore Santa Giustina
Deviatore Marecchia – scaricatore Rimini Isola
Rimini – Ausa – sollevamento “Kennedy 45V” per zona di mare “Kennedy battigia” Bellariva- scaricatore Colonnella 1
Bellariva – scaricatore Colonnella 2
Rivazzurra – scaricatore Rodella
Miramare – scaricatore Roncasso
Miramare – Rio dell’Asse

Ogni volta che succede i turisti che affollano la spiaggia rimangono un po’ interdetti e si aggirano intorno agli scarichi con espressioni fra lo stupito e lo schifato perché dalle “fosse” esce l’indicibile e l’acqua assume una colorazione fra il giallo torbido e il marroncino. Chissà se anche i sindaci di centrosinistra e il candidato Andrea Gnassi l’avranno vista dal privilegiato punto di osservazione che si sono scelti, il “tetto” del Grattacielo, dove sono saliti per scattare una delle foto che accompagna l’atto di fede nell’ex sindaco di Rimini che dovrà portare a Roma la Romagna, divieti di balneazione compresi.
Da qualche tempo abbiamo monitorato alcuni sfioratori e le fotografie che pubblichiamo documentano per alcuni situazioni imbarazzanti. Alla vigilia e nel giorno di Ferragosto lo sfioratore “La Turchia” si trovava nelle condizioni che mostrano gli scatti. Purtroppo l’olezzo non può essere fotografato ma vi assicuriamo che era insopportabile. Poi tutto è stato “ruspato” via, forse per evitare che il ruscelletto di schifezze finisse in mare alla prima apertura. La prossima rilevazione di Arpae scatterà infatti il 22 agosto e dopo la recente figuraccia (qui), meglio non replicare.

Così invece si presentava questa mattina la “Brancona”.

Sempre Brancona, divieto di balneazione temporaneo, questa mattina.

Qui invece (e nella foto sotto) siamo allo sfioratore “Colonnella 1”.

Colonnella 2.

La situazione dei divieti temporanei di balneazione oggi.

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