L’arcivescovo di Mosul il 20 maggio alla preghiera per i cristiani perseguitati

Il grido di dolore dei cristiani perseguitati in Medio Oriente e in diverse altre parti del mondo continua, anche se i persecutori tentano di soffocar

Il grido di dolore dei cristiani perseguitati in Medio Oriente e in diverse altre parti del mondo continua, anche se i persecutori tentano di soffocarlo nel sangue ogni giorno di più. Non l’abbiamo dimenticato e dall’estate scorsa, mensilmente, organizziamo in piazza Tre Martiri incontri di preghiera e testimonianza. Anche mercoledì 20 maggio, con la novità del cambio di orario (alle 20 anzichè alle 21) reciteremo in piazza il rosario. In questa circostanza sarà con noi monsignor Yohanna Petros Mouche, arcivescovo siro cattolico di Mosul, da dove il 7 agosto dell’anno scorso è stato costretto a fuggire per evitare la minaccia di morte lanciata dai miliziani dell’Isis. Così il presule ha raggiunto i suoi fedeli a Erbil, il territorio curdo al confine tra Iraq e Turchia.
La sua sarà una breve testimonianza a cui seguirà il giorno successivo (giovedì 21 maggio in mattinata) un incontro con gli studenti delle scuole superiori della Karis. L’arcivescovo Mouche, in questo periodo in Italia per una serie di incontri sulla situazione di persecuzione che i cristiani e altre minoranze religiose stanno subendo in Iraq e Siria, sabato 23 maggio parteciperà alla giornata di preghiera indetta dalla Cei per i martiri di oggi, presiedendo la veglia di Pentecoste nella cattedrale di Ferrara.
Anche il Comitato Nazarat aderisce alla preghiera indetta dalla Cei per sabato 23 maggio in tutta Italia. A Rimini, le aggregazioni laicali hanno organizzato una veglia alle ore 21 in piazza Tre Martiri a cui sarà presente il vescovo Francesco Lambiasi.

Comitato Nazarat

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