L’erede di Gnassi è già in campagna elettorale

L’erede di Gnassi è già in campagna elettorale

A Marina centro c'è un Belvedere? A Rimini sud ve ne faremo due. Esageriamo: anche la rotonda in mezzo al mare. Il delfino si è lanciato. E dimostra di essersi preparato bene alla Sorbona del Pd.

Non c’è ancora l’ufficializzazione della candidatura ma la sostanza non cambia. Il delfino di Gnassi (e non nel senso di delfinario ma di Delfinato, e dunque di erede del re di Rimini) non solo si atteggia sui social, ma mette anche in pratica le buone prassi degli amministratori di mestiere quando si avvicinano le elezioni. Diciamo che non ha inventato niente di nuovo, semplicemente ha imparato che per vivere di politica bisogna frequentare le migliori scuole. E la Sorbona in questo campo è il Pd. Li ci sono i migliori docenti.
Allora, raccontano oggi le cronache che l’assessore Jamil Sadegholvaad, l’uomo del destino (e lui spera non quello cinico e baro) che si è già messo sulla luminosa scia del sindaco regnante dal 2011, ma per disgrazia dei riminesi giunto al termine del suo mandato, ha incontrato gli albergatori di Rimini sud.
Sono fantastiche le cronache perché riferiscono tutte le promesse, per filo e per segno, senza nemmeno un piccolo rivolo di ironia. All’incontro hanno partecipato anche altri assessori, pare, però le promesse più belle sono arrivate dall’assessore venuto dal nulla e ora ai nastri di partenza per correre da gonfaloniere dei pessimi giorni nostri. Ha detto che il Psbo (la cui efficacia è ancora un mistero della fede fognaria) in coincidenza con lo sfioratore Colonnella 2 e Rodella, regalerà non un Belvedere ma due. Non un trampolino di lancio come quello di piazzale Kennedy, ma il raddoppio. E siccome gli albergatori sono particolarmente provati dalla pandemia e non respirano ottimismo a pieni polmoni nemmeno per il 2021, allora Jamil Sadegholvaad ha voluto esagerare: vi faremo anche un pontile. Lungo lungo. Circa 200 metri, e «forse una rotonda sul mare». Il virgolettato è un colpo di giornalismo per cui è giusto menzionarlo. Ma da quali elaborati tecnici saltano fuori queste meraviglie? Dal nulla. «Sono ipotesi che verranno discusse con gli operatori e i cittadini nelle prossime settimane», sono costretti a dire. Anche perché già il Belvedere di Rimini non è che sia stato un regalo di Hera, ma viene pagato in bolletta dai citoyen di Rimini sud, nord, est e ovest. Che vogliano pagarne altri due di trampolini di lancio sarebbe un attimo da verificare.
Poi avanti con altre promesse: il glamping di lusso, la Novarese, la Bolognese, la Murri, il sottopasso Portofino, l’aeroporto. Alla Sorbona del Pd Jamil Sadegholvaad ha studiato parecchio e dimostra di essere maturo. Può farcela.
Il suo personale passaggio del Rubicone l’ha compiuto in chiusura di 2020. Il 27 dicembre. Incipit: «La mia esperienza da assessore nei 10 anni al fianco di Andrea Gnassi mi ha insegnato innanzitutto che amministrare non può essere un mero esercizio tecnico. Ci vuole una visione, una sana passione disinteressata e un amore vero per la propria città». Deve essersi laureato con la lode e col bacio accademico uno così alla Sorbona di cui sopra. E via sviolinate al mentore e, di rimbalzo, auto-carezze.
Poi, dopo questo post, è stato un crescendo di messaggi ammiccanti agli elettori, auguri, albe di nuovi giorni, pensieri politicamente corretti sulle quote rosa e sulle orde barbariche trumpiane, sugli affetti più cari, sui peana alla sanità. Ha già anche postato la foto per il manifesto elettorale (la prendiamo in prestito solo nella parte alta, ma intera è un bijou).

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