Lite sulla cassa fra grillini vecchi (ex) e nuovi

Lite sulla cassa fra grillini vecchi (ex) e nuovi

E' approdata davanti al giudice di pace la querelle sull'utilizzo della somma residua all'associazione Rousseau, dopo che alcuni componenti del vecchio MeetUp "Grilli Pensanti" di Rimini hanno abbandonato il gruppo. Devolverla in beneficenza alle famiglie dei bambini con patologie oncologiche, come vorrebbe qualcuno, oppure gestirla per l'attività politica? E gli eletti (Croatti, Sarti, Sensoli) sono informati di quel che sta accadendo?

Riceviamo e pubblichiamo da Giorgio Cerasani: “I soldi ce li teniamo e non li diamo ai bambini oncologici”. Nel comunicato non si parla mai della somma al centro della contesa per cui abbiamo chiesto a Cerasani: degli 8mila euro che erano rimasti, tolte alcune spese, sarebbero oggetto della transazione, di cui si parla nel testo che segue, 5mila euro.

Il 5 dicembre scorso si è consumata una causa innanzi il Giudice di Pace di Rimini, Dr. Messina, causa che vede contrapposti alcuni grillini riminesi “moderni” da una parte, e alcuni componenti del vecchio gruppo MeetUp “Grilli Pensanti” in versione “originale” dall’altra, con questi ultimi fuoriusciti da anni dal MoVimento, non condividendone più le sfacciate contraddizioni e incoerenze.

Componenti del vecchio gruppo MeetUp che, per intenderci, portò all’elezione di tre Consiglieri Comunali – Luigi Camporesi, Gianluca Tamburini e Carla Franchini – a quella di Giulia Sarti in Parlamento, di Marco Affronte in Europa e della Raffaella Sensoli in Regione.

E’ doveroso ricordare che due gruppi contrapposti si sono resi protagonisti di una disputa già nel nell’anno 2015. Il gruppo dei grillini “moderni” espresse sostanzialmente la volontà di donare la somma residua all’associazione Rousseau, mentre il gruppo composto da membri esperti e fuoriusciti dal MoVimento in quei mesi, manifestò la volontà opposta di utilizzare la somma per svolgere attività politica nel rispetto delle promesse fatte agli elettori.

Sono il Tesoriere di questo gruppo storico MetUp/MoVimento 5 Stelle e custode della somme che residuarono dalla cassa comune con la quale si affrontavano le spese per le attività politiche. Dopo le insanabili fratture interne al M5S di quel tempo, io sono rimasto custode di questa somma senza poter trovare una soluzione di accordo tra le Parti nel frattempo disperse, chi nel panorama politico attuale, chi allontanatosi senza proseguire alcuna attività politica.

Per iniziativa di due ex grillini – Stefano Francesco Piva e Carlo Baldantoni – che vantano pretese su quelle somme, vengo citato in giudizio, evidentemente anche in nome e per conto di quelli che, secondo loro, sono gli eredi di quel gruppo ormai scioltosi e senza più identità. Tralascio gli atti del processo, certamente al di fuori dagli schemi della giurisprudenza e che andranno eventualmente approfonditi nelle opportune sedi giudiziarie, e arrivo alla conclusione transattiva per iniziativa del giudice adito, Dr. Messina.

In camera separata dalle parti si raccolgono gli avvocati con il giudice i quali ne escono con una transazione che sostanzialmente, tagliate le cifre con l’accetta, si conclude con il devolvere quelle somme a un Ente Associativo Senza Scopo di Lucro, senza voler aggiungere, come da mia espressa volontà, la dicitura: “Terzo alle Parti e Benefico e/o di Beneficenza”, con una dichiarata opposizione da parte dell’Avvocato Di Grazia, fiduciario dei ricorrenti, e anche lui parte in causa quale attivista dell’Associazione, come risulta in atti.

In qualità di tesoriere e custode sono convinto che nessuno di noi ex grillini ha più titolarità su quelle somme, in quanto è venuto meno il presupposto, con e per, le quali erano state raccolte. Quelle somme erano state raccolte sul territorio Riminese grazie soprattutto alle dazioni dei cittadini e anche degli stessi attivisti o simpatizzati del gruppo politico, e ritengo debbano tornare alla collettività favorendo le attività di un’associazione benefica del territorio. Un parere e un orientamento che ho condiviso con alcuni ex attivisti e anche con i Consiglieri Comunali, Gianluca Tamburini, Luigi Camporesi, Carla Franchini e Marco Fonti.

Ho così proposto alla controparte di devolvere quelle somme alla Associazione AROP che presta aiuto alle famiglie dei bambini con patologie oncologiche ricoverati nella AUSL Romagna oppure, per la loro parte del 50%, ad altro Ente di loro gradimento con diverse finalità, purchè benefiche e/o di beneficenza.

Ebbene i Grillini Riminesi, fra cui alcuni che aderiscono al sedicente: “Team Costruttori di Fiducia”, certamente sostenuti dal Senatore della Repubblica Marco Croatti, dalla Deputata Giulia Sarti, dalla Consigliera Raffaella Sensoli, si sono presentati in udienza chiedendo di devolvere quelle somme alla associazione Grilli Pensanti 2, il cui Presidente è proprio uno dei due ricorrenti, il Sig. Stefano Francesco Piva, oggi candidato alle prossime elezioni Regionali sul portale Rousseau.

Insomma la Grilli Pensanti 2 è l’associazione senza scopo di lucro che sostiene l’attività politica del M5S Riminese, che quindi preferisce tenere in tasca queste somme anziché devolverle in beneficenza.

Venerdì 13 Dicembre, presso l’Hotel Corallo di Rimini, si terrà la consueta: “Cena di Natale”, organizzata proprio dall’associazione Grilli Pensanti 2 di Rimini, a cui parteciperanno Gianluigi Paragone, Giulia Sarti, Macro Croatti la Consigliera uscente Raffaella Sensoli anche per raccogliere, come di consueto in queste occasioni, dazioni di denaro a favore dell’associazione Grilli Pensanti 2. Chissà se il Presidente Piva ha comunicato agli eletti della posizione assunta da lui per tutta l’Associazione e i suoi iscritti e simpatizzanti?

https://www.facebook.com/events/2467966926808589/

Io invece il 22 dicembre aiuterò Tommaso Della Motta, amico ed ex attivista come me, a far decollare l’evento organizzato per la raccolta fondi a favore di AROP come da evento Facebook che segue:

https://www.facebook.com/events/426913204855487/

Chissà se Giulia Sarti, sostenitrice alla scorsa edizione dell’evento a favore di AROP è stata messa al corrente dell’esito del giudizio?

Ovviamente ho rifiutato la firma di questa transazione e attendo fiducioso l’ordinanza del Giudice che, nella certezza che sia terzo tra le Parti, non potrà avallare alcuna somma a favore dei ricorrenti, atteso che, con un gioco di parole artatamente posto in essere, inficerebbe un accordo da egli stesso promosso.

Diversamente resisterò con ogni azione necessaria.

Giorgio Cerasani

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