Lungomare Tintori: ecco servita una variante suppletiva da 600mila euro

Lungomare Tintori: ecco servita una variante suppletiva da 600mila euro

Tra le voci che hanno determinato l'aumento della spesa compare anche l'area fitness. Ma l'elenco delle «circostanze impreviste ed imprevedibili» è lungo.

Con una delibera di giunta della scorsa settimana è stata approvata una sostanziosa perizia suppletiva e di variante all’intervento relativo al nuovo lungomare Tintori, con la rideterminazione del quadro economico complessivo. Durante l’esecuzione dei lavori «è emersa la necessità di introdurre alcune modifiche per circostanze impreviste ed imprevedibili». E l’elenco è lungo: si va dalla «necessità di eseguire lo spostamento dei sottoservizi e reti a servizio delle aree di lungomare Tintori e dell’arenile (quali rete distribuzione gas, energia elettrica, fogna ed acquedotto), non previsti in progetto in quanto la loro esecuzione era stata procrastinata a successivi interventi» (mentre «Durante le opere di demolizione della muratura esistente a confine della proprietà pubblica/area demaniale, si è invece constatata la presenza di tubazioni interrate di acquedotto, fognatura e gas che precludevano la realizzazione delle opere previste da progetto con compiutezza. Si è reso quindi necessario prevedere lo spostamento di tali reti») alla demolizione e rimozione di «manufatti in cemento e cemento armato posti al di sotto ed in aderenza al muro esistente in muratura a confine tra proprietà pubblica e arenile, anche in corrispondenza degli accessi a mare esistenti». Fino «alla posa in opera, sull’apparato dunale a protezione dell’innalzamento della quota del piano di calpestio di progetto, di maggior quantità di vegetazione, arbusti e alberature, così da preservarne le caratteristiche di opere di mitigazione del rischio idraulico contestualmente all’esecuzione dei nuovi accessi a mare».
E’ stato anche necessario modificare «la pubblica illuminazione, con la progettazione di nuovi pali con corpi illuminanti che possano soddisfare le mutate esigenze di illuminazione derivanti dalla realizzazione dei nuovi accessi a mare e dell’apparato dunale», che ha comportato l’installazione di 13 nuovi pali per la pubblica illuminazione con 3 corpi illuminanti ciascuno (per un totale di 39). Modifiche importanti rispetto al progetto, per un totale di 280.401,85 euro.

Ma siamo solo a metà della variante. Un’altra spesa notevole ha riguardato: «la rimozione (invece della demolizione come era previsto da progetto)» delle balaustre in travertino negli accessi agli stabilimenti balneari, «ed il loro trasporto nel magazzino comunale, su richiesta dell’Assessorato alla Cultura» (ma perché mai si era pensato di demolirle?); «il raccordo delle opere di progetto con Piazzale Kennedy e l’allungamento dell’area a verde verso via Beccadelli, al fine di raccordarsi con le quote ed i manufatti esistenti»; «la fornitura e posa in opera nel terrapieno provvisorio di tappeto erboso “rotoprato” pronto alla posa, in luogo del prato a semina ed essenze tappezzanti con piantumazione di alberature Platanus platanor in considerazione delle tempistiche previste per la realizzazione dello stesso, dell’impossibilità che le condizioni climatiche potessero favorirne l’attecchimento e della temporaneità dell’installazione». Per fare presto si è optato per il tappeto verde “a rotoli”.
Altri costi riguardano «le delimitazioni della pavimentazione in legno a mare e monte, e delle aiuole come previsto da Progetto, con elementi in legno massarandouba a correre, in continuità formale con la pavimentazione, in luogo dei cordoli in pietra di Trani previsti da progetto», «la necessità di eseguire pezzi speciali curvi, bordi, coperture di pozzetti, come da progetto», e «la bordatura in legno degli accessi a mare e la previsione di corrimano al fine di migliorare la fruibilità e la sicurezza degli utenti».
Ma tra le voci che hanno determinato l’aumento della spesa compare anche «la predisposizione dell’area fitness per la collocazione delle attrezzature da allestirsi in base al Contratto di Sponsorizzazione tecnica stipulato dal Comune di Rimini con la Società Tecnogym (approvato il 03/07/2020) per l’allestimento della Palestra con attrezzature Technogym in Lungomare Tintori n. 26 (Fronte Bagno 21) per il periodo dal 15.07.2020 al 30.09.2020». Se si aggiunge qualche altro “ritocchino”, per questa seconda tranche di interventi il costo complessivo ammonta a 266.065,53 euro.
Il totale dà 546.467,38 euro. A questi si deve aggiungere un aggiornamento ai costi della sicurezza, conseguenza del coronavirus, per 23.353,55 euro: aumento delle baracche, santificazione dei luoghi di lavoro e dei mezzi di trasporto, ulteriori dispositivi di sicurezza. E 17.642,65 euro di oneri per la sicurezza, che portano la variazione del contratto a 587.463,58 euro (32,315% in più rispetto all’importo originario), che aggiungendo l’Iva salgono a 646.209,94 euro. Si era partiti (considerato il ribasso) da 1.817.952,37 euro (prima del ribasso 2.385.386,92 euro), e si è arrivati a 2.405.415,95 euro.
Anche la tempistica ha visto degli sforamenti: i lavori sono stati consegnati in via d’urgenza al raggruppamento temporaneo di imprese il 25 novembre 2019. Tempo di esecuzione: 180 giorni. Il termine avrebbe dovuto essere il 22 maggio. Qui è arrivata la prima proroga, pari a 40 giorni. Quindi un’altra proroga al 31 luglio. Ma un giorno prima del termine è stata concessa la sospensione parziale dei lavori. In questo tratto di lungomare devono partire i lavori per il raccordo con il lato monte.

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