Mario Mauro raduna i “popolari” riminesi

Mario Mauro raduna i “popolari” riminesi

Un ristorante tutto per loro, che straordinariamente ha aperto i battenti anche di sabato, e una "comitiva" che non si vede spesso ai tavoli del self-

Geo Lisi, Mario Mauro e Mimmo Pirozzi al pranzo politico consumato oggi al ristorante La tavola pitagorica

Geo Lisi, Mario Mauro e Mimmo Pirozzi al pranzo politico consumato oggi al ristorante La tavola pitagorica

Un ristorante tutto per loro, che straordinariamente ha aperto i battenti anche di sabato, e una “comitiva” che non si vede spesso ai tavoli del self-service che abitualmente mette in tavola studenti e lavoratori. La “tavola pitagorica” gestita da Diapason, in via Tonti (di fronte alla sede centrale del Polo universitario di Rimini) oggi a pranzo ha visto riuniti alcuni pezzi grossi dei Popolari per l’Italia (anche se fra i presenti c’era probabilmente qualcuno che si è presentato solo per ascoltare e osservare o semplicemente perché invitato): dal leader Mario Mauro, ministro alla Difesa del governo Letta, poi Giorgio Lisi, coordinatore organizzativo nazionale della nuova formazione (come ha rivelato Rimini 2.0 nei giorni scorsi), Mimmo Pirozzi (a quanto pare l’anima dei “popolari” a Rimini), più una serie di commensali di provenienza ciellina (Antonio Smurro, Bruno Sacchini, Valerio Lessi e altri) ed esponenti della lista civica “Rimini Più” che si presentò alle ultime elezioni amministrative: dal candidato sindaco Antonio Polselli a Gigi Bonadonna (anche lui molto coinvolto nel progetto Popolari per l’Italia), oltre a Matteo Guaitoli ed altri. lisi-mauroPiù o meno una ventina di persone. Di cosa hanno parlato? Mario Mauro (che in mattinata era stato a Pesaro e nel pomeriggio si è recato a Bologna sempre per organizzare la presenza dei Popolari per l’Italia nelle varie realtà) ha introdotto i temi nazionali, la situazione politica italiana e poi le prospettive dei Popolari per l’Italia. Per ora si vola alto, evitando di parlare di strategie riminesi, anche perché sarebbe presto per farlo, ma è chiaro che sia Giorgio Lisi che Mimmo Pirozzi e Gigi Bonadonna non si lasceranno scappare la scadenza delle amministrative del 2016 (sempre che non si voti prima, si comincia a mormorare nel mondo politico locale) per giocarsi il “simbolo” e un certo radicamento territoriale nella competizione elettorale per conquistare Palazzo Garampi.

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