Metromare: arriva la stangata anche per i Comuni che non beneficiano del servizio

Metromare: arriva la stangata anche per i Comuni che non beneficiano del servizio

Sulle casse dei comuni il Trc nel 2021 (l'avvio del servizio definitivo con i mezzi elettrici è ipotizzato ad aprile) grava per 2.229.707. La protesta del Comune di Bellaria Igea Marina e due conti anche per gli altri principali municipi della provincia di Rimini alla voce aumento dei contributi consortili Agenzia mobilità romagnola.

Partiamo dalla protesta del Comune di Bellaria Igea Marina. «Dalla documentazione ricevuta in settimana, si evince come per il 2021 sia previsto per il nostro Comune un incremento di costi del 42.30% rispetto al 2020: è inaccettabile come il TRC, opera a cui Bellaria Igea Marina è del tutto estranea, sia da sola la responsabile di una impennata pari a 2.229.707 euro, solo parzialmente attenuati da razionalizzazione del Trasporto Pubblico Locale». Lo segnalano l’assessore alla Mobilità Bruno Galli e l’assessore ai Lavori pubblici Cristiano Mauri che sono saltati sulla sedia quando hanno sfogliato il bilancio di previsione 2021 di Agenzia mobilità romagnola.
Avete letto bene: sugli enti pubblici del bacino di Rimini grava un salasso di oltre 2 milioni 200mila euro a causa del Metromare. Una somma importante, soprattutto in questi tempi, che include anche l’addebito al gestore del costo di affitto della struttura per 385mila euro.
Si stima che l’avvio del servizio definitivo (non più sperimentale) del Metromare possa avvenire ad aprile e rientrare quindi a tutti gli effetti nella gestione del sistema di trasporto pubblico locale. Sarà un’impresa far tornare i conti, o quantomeno non dissanguarsi, per mantenere in vita il Metromare perché il covid ha pesantemente bastonato il trasporto pubblico e il ritorno ad una parvenza di normalità avrà tempi lunghi. Ma nonostante questo gli enti locali lavorano alla prosecuzione del Trc oltre Riccione e verso la Fiera.

Bruno Galli vicesindaco e assessore a mobilità e turismo del Comune di Bellaria Igea Marina.

Torniamo a Bellaria. «Il quadro è aggravato dal fatto che quest’anno non si potrà beneficiare della premialità di 500mila euro erogati dalla Regione. Negli ultimi dieci anni abbiamo sempre denunciato l’assenza di una contabilità industriale che mettesse in evidenza il peso dei costi del TRC sulle spalle dei singoli comuni», spiegano i due assessori bellariesi. «I costi del TRC non sono a carico dei comuni che non sono interessati dall’opera, ci è stato detto all’inizio. Poi è arrivata la ripartizione dei costi fissi di struttura e, infine, il pieno coinvolgimento economico anche di chi non c’entra nulla, con il pretesto che si tratta di un servizio di costa. Tutto questo ci lascia basiti».
Un carrozzone che sarà sempre difficile da mantenere in vita, dunque, che ricade anche sulle finanze dei comuni che non lo utilizzano. «Sorvolando sulla validità del TRC, opera comunque progettata più di 25 anni fa, costata una fortuna, realizzata con un forte impatto ambientale e sul territorio, ciò che è fuori discussione è come l’ulteriore potenziamento del TRC vedrà aumentare il gap degli investimenti tra Rimini Sud e Rimini Nord. Tra l’altro su un territorio in cui restano attivi servizi tradizionali del trasporto pubblico ed una linea ferroviaria di costa verso cui la Regione è sempre più orientata a un rafforzamento. Quella ferrovia tanto impattante per Bellaria Igea Marina, che deve convivere con la presenza di ben cinque passaggi a livello in poco più di due chilometri e mezzo, che diventano sei inserendo anche quello della zona colonie in circa sette chilometri di lunghezza del nostro comune».
Da ultimo Galli e Mauri fanno notare che «a disagio si aggiunge disagio, con un trasporto pubblico costiero che, di fatto, per un residente di Bellaria Igea Marina è tranciato all’altezza di San Mauro Mare rendendo molto complicato il raggiungimento del bacino Forlì-Cesena: quell’unicum con il bacino di Rimini, sotteso alla creazione dell’Agenzia Unica, resta una pia illusione. Cosa dire poi del ritardo nella sostituzione con mezzi ecologici della flotta, il ricorso al TAR di Riccione sempre per il TRC, l’incertezza sui contributi in arrivo dalla Regione: ci sono mille ragioni per manifestare il nostro dissenso e difendere gli interessi dei cittadini di Bellaria Igea Marina, che di AMR sono fruitori ma anche contribuenti».

Cristiano Mauri assessore ai lavori pubblici.

Il riferimento al ricorso al Tar com’è noto riguarda le procedure di affidamento del servizio Metromare e contempla una richiesta economica complessiva che si aggira sui 320mila euro.
Ma facciamo due conti sull’aumento dei costi per alcuni dei principali comuni della provincia di Rimini così come sono stati previsti nel bilancio 2021 di Amr.
Quasi 58mila euro in più per il Comune di Bellaria Igea Marina, Cattolica 19.600 euro, Coriano quasi 29mila euro, Misano 32mila, Riccione 31.300, Rimini 614mila, Santarcangelo 49.500, Verucchio oltre 21mila.
Per il bacino di Rimini Amr per l’affitto dei beni strumentali del trasporto pubblico locale, paga 1.100.677 euro: per la sede di via Dalla Chiesa 511mila, per gli impianti di fermata e rete filoviaria 204mila, per la struttura del Metromare 385mila.

COMMENTI

DISQUS: 0